4-Perchè è dura essere felice?

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Da lontano non riuscivo a distinguere le due persone,cosi mi avvicinai e restai senza parole.
Vidi due ragazzi abbastanza vicini,diciamo in 'intimità'
"Non è possibile"esclamai.
Erano Michele e la sua ex.
Sapevo che sarebbe successo qualcos'altro,ma questo era troppo.
Avevo gli occhi gonfi,le lacrime scorrevano veloci e calde sul mio viso e,a causa dell'agitazione,persi l'equilibrio e caddi a terra.
Per fortuna qualcuno era vicino a me oltre ad Aurora.
Un ragazzo alto,con i capelli neri mi aiutò ad alzarmi.
Lo conoscevo,frequentava l'ultimo anno,una sezione diversa da quella di Michele.
Non feci molto caso alla sua presenza,poiché ero scossa da ciò che i miei occhi stavano guardando.
Le mie emozioni erano un misto di delusione e rabbia,cosi mi avvicinai a loro e gli urlai contro.
"Ero preoccupata dato che eri scomparso e intanto tu stai qui,a baciarti con lei. Mi avevi detto che era tutto finito,che amavi solo me,che eri stato deluso da lei,e ora ti comporti come se non fosse successo nulla. Non me lo sarei mai aspettata"
Era difficile fermare le lacrime e trattenere la rabbia,mi sentivo svenire dall'agitazione,ma qualcuno mi afferrò in tempo per la seconda volta.
Decisi di allontanarmi da lì.
Lo guardai un'ultima volta prima di andare via.
Appena gli voltai le spalle sentivo la sua voce che mi implorava di fermarmi e che mi avrebbe spiegato tutto ma purtroppo avevo perso la fiducia e in quel momento volevo stare sola.
Andai con Rory e con quel ragazzo nel piccolo locale nei pressi del liceo.
Mi sedetti e bevvi un sorso d'acqua per riprendermi.
Ero abbastanza agitata.
Nel tavolo con me c'era seduto quel ragazzo
"Ti ringrazio" gli dissi
"Figurati"
Gli rivolsi un piccolo sorriso
"Comunque io sono Jordan"
"Aurora,piacere"
Erano ancora le 11:30 così per un po' parlammo e riuscì a tirarmi su il morale.
Intanto il mio telefono squillava tra i messaggi e le chiamate di Michele,ma non avevo voglia di rispondere.
Stavo troppo male per parlare con lui.
Quel giorno mi ricordai che purtroppo dovevo restare a scuola fino alle 4 per i corsi di recupero,cosi rimasi li fino alle 14:00.
Jordan aspettó fino alle due con me.
Parlammo di molte cose sia scolastiche che della vita privata.
Era molto simpatico e scopri che la sua passione era il disegno.
Si fecero le 12:00, Rory andò a pranzare mentre io rimasi li con lui. Non avevo fame così uscì un po' fuori a prendere aria,ma rientrai subito per evitare di farmi vedere da Michele,nel caso mi stesse cercando.
Restammo soli,ci scambiammo il numero e continuammo a parlare.
Era normale affezionarsi in poco tempo alla gente?
Bhe per me si,e infatti fu così.
Mi affezionai subito a lui,soprattutto per il suo carattere.
Alle 14:00 lui andò via ed io e Rory entrammo a scuola. Per fortuna la lezione non fu pesante e il tempo passò veloce.
Nel pomeriggio arrivata a casa mi arrivò un messaggio da Jordan.
Parlammo tutto il giorno,mentre a Michele non risposi,non me avevo voglia.
Il giorno dopo a scuola entrai con Rory evitando Michele.
Non avevo lezioni pesanti né interrogazioni per fortuna.
Verso le 11:00 uscì dalla classe e c'era Jordan così andai a salutarlo e mi racchiuse in un caloroso abbraccio.
Dopo qualche minuto mentre rientravo uscì dalla classe Michele.
Cercò di fermarmi ma lo evitai.
Alle 12:00 finirono le lezioni ed io e la mia classe uscimmo.
Aspettai nel grande cortile e dopo un po' vidi Jordan.
Anche loro uscirono prima perché mancava il prof di filosofia.
Mi salutò e si sedette con me per farmi compagnia.
Rory era andata via così io restai con lui.
Dopo circa mezz'ora vidi Michele che si avvicinava verso me è solo dopo mi resi conto di essere con Jordan.
Dopo che mi vide insieme a lui,accecato dalla rabbia voleva picchiarlo,ma per fortuna lo fermai in tempo mettendomi in mezzo
"Che cosa vuoi?"dissi
"Che ci fai con lui?"
"Ti ricordo che lui è stato presente quando ne avevo bisogno,quando tu ti sei comportato da stupido"
Si irrigidì e disse
"Non è stata colpa mia,ti posso spiegare"
"Non ce la faccio ad ascoltare altre bugie.Vuoi dirmi che la colpa non è tua?"
"Ti prego"
In quel momento la rabbia si stava impossessando di me così mi allontanai e andai via.
Salutai Jordan,presi l'autobus e tornai a casa.
Quel giorno non pranzai e andai dritta in camera mia.
Parlai un po' con Jordan e in seguito mi addormentai.
Mi svegliai verso le 16:00 e iniziai a studiare.
Non avevo molti compiti così dopo uscì un po' in giardino,mi sdraiai sull'erba e mi rilassai con un po' di musica.
Stavo ascoltando i Green Day,il mio gruppo preferito in assoluto.
Ascoltando le loro canzoni scaricavo rabbia,tristezza e tensione. Mi facevano stare bene e poi le loro canzoni sono stupende.
Li ascoltavo da quando ero piccola e poi non ho mai smesso.
Tra le loro canzoni la mia preferita è 21 guns che riflette su cosa sia davvero importante nella vita e su cosa valga la pena di combattere.
Ma in fin dei conti sono tutte bellissime.
Mi rilassai e per un po' non lo pensai.
Ad un tratto un suono mi distolse da quel momento di "relax".
Era il mio cellulare che suonava e il primo che pensai fu Michele,ma non gli avrei risposto,poi guardai lo schermo e vidi che era Jordan.
"Pronto?"gli dissi
"Ciao bellissima"
"Ciao a te.È successo qualcosa?"
"No volevo solo chiederti se domani mattina ti va di entrare insieme a scuola"
"Mh d'accordo. Dove ci vediamo?"
"Al bar?"
"Va bene a domani"
"A domani"

***

La mattina seguente,arrivai alle 7:45,cosi andai a piedi fino al bar e lui era lì ad aspettarmi.
"Buongiorno"
"Buongiorno"
Mi diede un caloroso abbraccio che ricambiai.
"Ti va di passeggiare?"
"Certo"
Così ci incamminammo nel lungo viale della villa e lui si accese una sigaretta.
Parlammo e scherzammo,poi alle 8:00 entrammo a scuola.
Le prime due ore non avevamo fatto nulla poiché la prof era impegnata ad organizzare un progetto.
Mi appoggiai sul bordo della porta e vidi due occhi che mi guardavano.
Impossibile non riconoscere quello sguardo,quello che solo a guardarlo perdi la testa e ti perdi in quel verde sfumato immeso.
Lo guardai per un po',ma poi rientrai in classe e lo senti chiamarmi.
"Fermati ti prego"
Aveva lo sguardo a pezzi.
"Non è il momento adatto" gli dissi
"All'uscita ti va di parlare? Ti accompagno io a casa"
Ci pensai su,ma poi annuì
"D'accordo"
Lui entrò in classe mentre io rimasi li a fissare il lungo corridoio vuoto e intanto stavo sempre più male.
Ad un tratto sentì due braccia avvolgermi la vita come di solito faceva Michele,ma non era lui,era Jordan.
"È successo qualcosa?"mi chiese
"No nulla,stavo solo pensando ad alcune cose"
"A lui vero?"
Annuì con la testa
"Ha detto che vuole parlarmi all'uscita. Non so se fidarmi o se mi deluderà un'altra volta"
"Se non parlerai con lui non lo saprai mai. A che ora è questo appuntamento?"
"All'una,poi mi riaccompagna lui a casa"
"Capisco,se ti serve qualcosa chiama"
"Ti ringrazio" dissi e lo abbracciai.
Anche quella mattina,come tutte le altre, passò in fretta.
Le lezioni erano finite da poco e stavo aspettando Michele che si stava avvicinando
"Ehy"mi disse
"Ci sediamo qui ti va?"
"D'accordo"
Ci guardammo per qualche minuto poi iniziò a parlare
"Ti chiedo scusa per il mio comportamento nell'ultimo periodo,non so cosa mi sia preso.
Quel bacio per me non ha avuto alcun significato"
Oh che bel modo di iniziare un discorso di scuse.
"Intanto se non fossi stata io a interrompervi tu non avresti smesso" dissi con un tono un po' alterato.
"Aurora è stata lei a baciarmi,non io. Ho cercato di allontanarla,ma i miei vari tentativi furono impossibili. L'ha fatto perché sapeva che ci avresti scoperti, com'è realmente successo.
Dopo che tu te ne sei andata gli ho urlato contro e gli ho detto di non presentarsi più nella mia vita. Gli ho rinfacciato ogni cosa finché non è andata via. Ma prima di andarsene si voltò dicendomi che mi amava ancora,ma io le dissi che non l'amavo più e che ormai eri tu la ragazza che amavo"
Ero senza parole. Io lo amavo e non riuscivo a stare lontana da lui. Quando lui non era accanto a me ogni cosa mi mancava. Erano quasi 5 mesi che stavamo insieme e ormai una parte di me apparteneva a lui.
Mi asciugai le lacrime e gli dissi
"Quando ho visto quella scena era come se il mondo mi fosse crollato addosso. Capisci cosa significa soffrire? Ho trascorso i tre giorni più brutti della mia vita"
Le lacrime iniziavano a scorrere ininterrottamente sul mio viso,quando vidi la sua mano che mi accarezzava dolcemente la guancia alzai lo sguardo e vidi due occhi che mi guardavano con una tristezza infinita.
Voleva che tornassi da lui e che lo perdonassi.
In fondo lo amavo davvero tanto e non sarei riuscita a stare lontana da lui.

#notaautrice#
Ehy ragazzi come va?
Ecco il 4 capitolo spero vi piaccia.
Se si commentate e votate

Un bacio💋💋

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