Capitolo 40

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Antony's Pov
"Che ti è preso eh?Sei per caso impazzita?" Dico urlandole contro tutta la mia rabbia una volta arrivati nell'altra stanza.
"No,non sono impazzita,mi stavo semplicemente divertendo.Perchè non posso?" dice sorridendo falsamente sedendosi su una vecchia poltrona accavallando le gambe come se non fosse successo niente.
"Davvero?Ti stavi solo divertendo?L'hai quasi uccisa te ne rendi conto?"
"Sta tranquillo,non ha mica sofferto"
La odio.
Odio quel sorriso diabolico.
Odio i suoi modi di fare.
E soprattutto odio il suo essere prepotente.
"Non avrei mai dovuto seguirti, né tantomeno aiutarti se solo avessi saputo di cosa sei davvero capace" do un calcio ad un vecchio vaso rompendolo in piccoli pezzi.
Doveva esserci lei al posto di quel vaso.
Devo andare via di qui e subito.
"Dove stai andando?" Dice con tono autoritario.
Forse non ha capito che odio chi mi da ordini.
"Via,non devo darti spiegazioni riguardo la mia vita privata"
"Bhe invece si mio caro, perché devo farti una domanda" dice alzandosi camminando verso di me
Mi volto e mi trattengo dal non scaraventarla a terra e ridurla a brandelli.
"Tranquillo, è solo curiosità"
"Parla,non ho tempo"
"Come mai ti importa così tanto di lei?"
Lo immaginavo.
Avrà scoperto qualcosa.
Ma certo,non fa altro che intromettersi nella vita privata degli altri.
"È questo che ti preoccupa?Pensi sia interessato a lei?"
L'unica cosa da fare è mentire.
Tra l'altro mi riesce bene.
"Bhe non appena l'hai sentita urlare sei corso in suo aiuto, perciò mi son fatta due domande"
"Bhe pensi troppo.Torturala, fa ciò che vuoi..ma non dovrai più toccarla altrimenti le farai tanto male e quella,ti assicuro che non è vendetta"
"L'unica mia vendetta è la morte"
Decisa.
Assume uno sguardo cupo,colmo di rabbia.
Stringe i pugni e parla a denti stretti.
"Te ne pentirai, è un avvertimento"
"Di cosa dovrò pentirmi" dice ridendo di gusto
"Avrai delle conseguenze.Sai che se le succedesse qualcosa avrai tutti contro.Tutti.Anche Michele.Perció fattele due domande e vedi cos'è giusto e cosa no"
Dico andando via dandole le spalle.
Salgo in macchina ed arrivo in città.
Prendo il cellulare e digito il numero.
"Pronto?"
"Marcus,raduna tutti da te sarò li tra poco"
"Cos'è successo?"
"Vi dirò tutto non appena saremo da te"
"Antony, è pericoloso.Jessica è in circolazione"
"Cosa?che stai dicendo?"
"Sì l'ha vista Michele..non possiamo incontrarci o andrà tutto a rotoli"
"Bisogna attuare il piano,non c'è tempo"
"È successo qualcosa ad Aurora?"
"Non posso dirti nulla,ti richiamo io quando bisogna entrare in azione"
Riattacco la chiamata e torno da Aurora, avrà bisogno di me.
Prima di andare via sono entrato nella stanza,ma non si era ancora svegliata..tutti quei calci l'avranno stordita.
La pagherà cara quella stronza.
Arrivo all'edificio e entrando noto che jessica non c'è.
Continuo a camminare ma niente, nessuna traccia.
"Jessica dove sei?"
"Sono qui.Tranquillo non scappo per paura..vado via un giorno."
"Torni in Inghilterra?"
"Esatto, dopodomani sarò qui.
Il taxi mi aspetta in città, perciò devo andare.Ciao caro"
Prima di andare via sì volta con un sorriso cattivo stampato in volto.
"Ah,e ti consiglio di andare a controllare come sta la ragazza,sai poco fa abbiamo fatto un'altra bella conversazione.Spero si sia divertita.Io si,tanto.ora vado altrimenti perdo il taxi,ci vediamo" fa un cenno con la mano per poi chiudersi la porta alle spalle.
Non appena sento la macchina allontanarsi corro da lei.
L'avrà picchiata di nuovo.
Il solo pensiero che l'abbia toccata nuovamente mi fa ribollire la rabbia nel sangue.
Dannazione non mi sarei dovuto allontanare sapendo di cos'era capace.
Apro con forza la porta e ciò che mi trovo davanti è molto peggio in confronto a ciò che immaginavo.
Il respiro si accellera.
"Oh mio dio" .
Tre parole.
Le uniche che riesco a dire,quasi come un sussurro.
Ma invece vorrei urlare.
Urlare fino a perdere il respiro.
Ma invece è solo questo ciò che riesco a dire.
Ed è niente in confronto a ciò che vorrei fare.

Marcus Pov
"Marcus dannazione che sta succedendo?" Dice Michele sbattendo il palmo della mano sul tavolo
"Non lo so.Non ne ho idea.Mi ha semplicemente detto che doveva parlarci d'urgenza ma con Jessica nei dintorni è impossibile."
"Non ha detto altro?Non ti ha detto come sta?" Chiede Rory ansiosa
"Ha detto..che bisogna attuare il piano non appena ci da il via"
"Non ci posso credere" dice ridendo amaramente
"Calmati,siamo tutti agitati.Dobbiamo essere cauti o andrà tutto all'aria"
Ultimamente è abbastanza agitato.
Quasi tutti litigano con lui.
So quanto gli manca.
Quanto la ama.
Ma si sa,un passo falso e sarà lei a pagare.
E nessuno di noi vuole questo.
"Fanculo" urla Michele dando un pugno al muro,un altro ancora continuando fino ad avere le nocche macchiate di sangue.
"Michele smettila,così non aiuterai ne noi ne tantomeno lei" dice Giorgia alzandosi di scatto prendendolo per una spalla affinché si voltasse.
"Bhe di certo non abbiamo una soluzione Giorgia.Siamo qui con le mani in mano mentre lei è chissà dove.Al freddo probabilmente."
"Ragazzi calmatevi..non troveremo alcuna soluzione se continuate a litigare" dice Stephan dividendoli.
"Io vado via" dice sbattendo la porta senza un cenno o un saluto.
Il suono del telefono fa calare il silenzio.
Lo afferro per poi rispondere subito.
"Pronto?chi è?"
"Marcus sono io,mamma"
"Ehi mamma dimmi"dico sospirando
"Io e tuo padre siamo dai genitori di Aurora, resteremo qui stasera,hanno bisogno di noi"
"Sta tranquilla,io e gli altri staremo qui a casa..stiamo ancora cercando.Voi avete novità?"
"No, niente.Non sapere dove si trovi è una tortura..non hanno mandato niente"
"Che intendi dire?"
"Sì aspettavano una richiesta di denaro,magari una grande somma,ma niente..la polizia sta indagando ma non hanno trovato niente ancora.L'unica prova è stato il suo cellulare"
"Già,noi stiamo facendo la nostra parte.Non appena avete notizie chiama ti prego"
"Sta tranquillo,un bacio" dice per poi riattaccare.
"Allora? sanno qualcosa?"
"No ragazzi, niente.I suoi genitori sono distrutti.Prima l'incidente,poi la ricaduta e infine un rapimento progettato chissà da quanto tempo.Dovevamo pensarci prima.Doveva parlarcene prima"
"Marcus,non fargliene una colpa" dice Rory piggiando una mano sulla spalla
"Non la sto accusando..ma almeno avremmo evitato il rapimento o qualsiasi altra cosa avesse per la testa"
"È stata minaccia.Se avesse parlato le avrebbe fatto del male"
"È ciò che le sta facendo.Ha taciuto per tanti giorni.Questa è la ricompensa?Questo è il ringraziamento per essere rimasta zitta e per aver subito ogni minaccia e ogni insulto?"
"Non voleva.Voleva parlarvene fin da subito.Aveva tanta paura,cerca di capirla diamine!
Non aveva alcuna soluzione,era ad un bivio:chiedere aiuto o stare zitta.
Ha pensato gli altri prima di se stessa.
Temeva che se ne avesse fatto parola con qualcuno ci avrebbe fatto del male.Pensava che avrebbe fatto del male a Michele.
Lei non voleva di certo questo.
Ha fatto qualsiasi cosa pur di lasciarci fuori da tutto questo,e ha scelto il silenzio"
"Qualunque soluzione avesse scelto tra queste due, l'avrebbe portata sempre alla stessa sorte,alla stessa strada.
Ragionate:anche se lei non avesse parlato, sarebbe comunque in questa situazione, niente avrebbe cambiato il cuore di quella ragazza"
"Lei ha rischiato tutto per noi,si è sottomessa agli ordini di quella psicopatica,e adesso tocca a noi.
Non appena Antony darà il via lo faremo uscire da lì.
Rischieremo tutto pur di salvarla.
La riporteremo a casa: è una promessa" dice Stephan alzandosi dalla sedia avvicinandosi
"Sì,ce la faremo"dicono le ragazze decise.
"Ne ha passate tante.È ora che abbia un po' di pace.
È ora che finisca tutto questo.
E saremo noi a farla finita."

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