Capitolo 39

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Michele Pov
"Tu non vai da nessuna parte,e non si discute" dice Marcus nel tentativo di farmi cambiare idea.
È da un pezzo che andiamo avanti in questo modo e finiremo per litigare.
"Tu non sei nessuno per dirmi cosa fare e cosa non fare, perciò,fatti da parte Marcus" dico spingendolo per farmi passare
"Non te lo permetterò" dice urlando con gli occhi iniettati di rabbia tanto quanto ai miei.
Mi volto per guardarlo,riservandogli il medesimo sguardo.
"Non ti permetterò di agire"
"È la mia ragazza,faccio ciò che mi pare"
"Certo perciò preferisci metterla in pericolo"
"Non la metterò in pericolo,voglio liberarla da quell'inferno"
"Michele ti rendi conto? È come se la stessi dando in pasto ai lupi..la metterai in pericolo più di quanto non lo sia già"
Lo so.
Ne sono consapevole.
Ma non riesco.
È troppo.
Una settimana senza lei,non posso farcela.
"E tu ti rendi conto che non ce la faccio più?Una settimana.Una fottutissima settimana senza lei.Quanto ancora devo stare lontano?"
"Lei è rimasta un mese senza te" dice per poi darmi le spalle e uscire dalla porta.
Un colpo.
Quelle parole mi hanno ferito più di quanto non immagini.
Ma è vero,lei ha sofferto tanto senza me.
Ma ciò non vuol dire che io non stia soffrendo senza lei.
A questo punto non ho scelta e chiamo Antony.
"Pronto?" Dice la voce dall'altro lato del telefono
"Antony,sono Michele.Hai notizie?"
"No, purtroppo.Ma sto facendo il possibile e dovete stare calmi.Se lei sospetta un movimento o un piccolo particolare siamo nei guai.
Comportatevi normalmente,come se non sapeste dove si trovasse.
In questo modo penserà che il suo piano stia andando come previsto e di passare inosservata.
Ora devo andare..a momenti sarà qui e non deve scoprire che sono in contatto con voi"
"Puoi darle un messaggio? Perfavore"
"Certo"
"Dille che l'amo tanto e che tutto questo finirà presto"
"D'accordo,lo farò.Ora devo andare.Non appena so qualcosa vi avviserò" dice per poi riattaccare.
Eppure mi manca così tanto.
Vorrei abbracciarla fino a toglierle il fiato.
Ma devo aspettare ancora un po' e tutto questo finirà.
Prendo le chiavi per andare dai ragazzi.
Da lontano scorgo una figura molto familiare.
Che cosa? Jessica è qui?
È impossibile.
Salgo in macchina e la inseguo per 10 Min,ma poi riesce a scappare
"Dannazione" dico sbattendo le mani sul volante
Cambio direzione e corro ad avvisare i ragazzi.
Suono ripetutamente il campanello finché Stephan non apre.
"Michele che hai? Hai l'espressione di chi ha visto un fantasma"
"Ragazzi Jessica è in circolazione"
"Che cosa?"dice Marcus
"Ne sei sicuro?" Dice mia sorella
"Sì l'ho vista pochi minuti fa.Ho cercato di seguirla ma è scomparsa"
"Ma è impossibile,ci sono pattuglie ovunque come fa ad essere in città?" Chiede Rory
"Probabilmente non è abbastanza.. dobbiamo andare dalla polizia ad avvisarli.Magari controlleranno nuovamente la zona e forse troveranno qualche traccia"
"Sta diventando pericoloso" dice Rory
"Cosa?" Chiediamo io e Marcus guardandoci
"Se continuiamo a denunciarla,la polizia le starà addosso e in questo modo non avremo mai l'opportunità di liberarla"
"Ma dobbiamo,può fare del male a chiunque" dice Stephan
Riflette per un secondo
"D'accordo,andiamo dalla polizia e diremo di averla vista"
"Forza andiamo" dice Marcus prendendo le chiavi "Non abbiamo più tempo"

Aurora Pov
Freddo.
Tanto freddo.
Quella stronza vuole vedermi morta.
Non appena la polizia la prenderà sarà lei a trovarsi nelle mie condizioni.
Antony apre la porta per poi entrare.
"Ehy,ti ho portato qualcosa da mangiare,lei a momenti sarà qui perciò è meglio se mangi e ti metti in forze." Dice per poi andare via,ma si ferma sulla soglia della porta.
"Ah devo darti un messaggio da parte di Michele"
Smetto di mangiare per un attimo e pongo tutta la mia attenzione su di lui
"Dice che ti ama tanto e che tutto questo finirà presto"
"Grazie Antony"
"Te lo garantisco,finirà presto" fa un cenno col capo per poi chiudersi la porta alle spalle.
Continuo a mangiare quel poco di cibo e non appena finisco,osservo l'esterno da quella piccola finestra in alto.. c'è il tramonto.
Sfumature tra l'arancione e il rosso si diffondono in tutto il cielo, lasciando spazio agli ultimi raggi di sole che illuminano questa stanza vuota.
Continuo a guardare finché non sobbalzo a causa di un tonfo.
"Non è di buon umore,ottimo" dico a me stessa
Entra nella stanza come una furia e comincia a urlarmi contro.
"Sei una stronza,avrei dovuto ucciderti subito.Forse,in quel caso,si sarebbe buttato tra le mie braccia in cerca di consolazione"
"Stai delirando" dico guardandola sconvolta
"No,non sto delirando.Oggi l'ho visto da lontano,sai era così arrabbiato per la tua scomparsa che avrebbe preso a pugni chiunque l'avrebbe ostacolato.Ha anche cercato di seguirmi,ma per fortuna non ci è riuscito" dice avvicinandosi lentamente
"Tipo te?Perché in questo caso sei tu la psicopatica che lo sta deviando dai suoi sospetti"
"Oh,non ti conviene parlarmi in questo modo..forse non mi conosci,ma so essere anche molto cattiva tesoro" dice carezzandomi il volto
"Mi basti psicopatica,non mi servi anche malvagia" dico guardandola dritta negli occhi.
Un sorriso cattivo le si forma sul viso.
D'un tratto un pizzicore si diffonde sullo zigomo per poi lasciare lentamente spazio al dolore.
Guardo a terra e piccole gocce di sangue scivolano lentamente dal viso fino a cadere sulla mia mano.
"Sei una stronza" le urlo contro ma mi blocco nel momento in cui sento un forte dolore all'addome facendomi piegare in due.
Mi assesta un calcio dopo l'altro fino a farmi mugolare di dolore e piangere.
Non posso difendermi per via di quelle maledette catene.
"Cosi ti va bene?Sai non ho ancora finito"
"Jessica smettila,lasciala in pace così la ucciderai" sento una voce lontana urlare.
Probabilmente sarà Antony.
Ma ormai non ho più certezze.
Sono a terra dolorante e probabilmente ho sbattuto forte la testa.
Lei continua a colpire fino a farmi perdere i sensi.
I dolori aumentano e anche il sangue.
L'ultima cosa che riesco a vedere è Antony che mi guarda come se volesse urlare e portarmi via da tutto questo.
Uno sguardo pieno di dolore e di odio verso Jessica.
E poi lei.
Il suo sguardo.
Uno sguardo colmo di rabbia,orgoglio e odio.
E il suo sorriso.
Un sorriso vittorioso.
Avrà vinto la battaglia,ma non la guerra.
Chiudo lentamente gli occhi abbandonandomi su quel pavimento freddo,in contrasto con il calore del mio sangue.
Forse è proprio questo che intendeva Antony con 'Finirà presto'.
Mi son ripetuta così tante volte questa frase.
Ma poche volte ho appreso il suo reale significato.
Non c'era più niente da fare,ormai l'avevo capito da tempo.
C'era sempre lei tra noi ed era un ostacolo troppo grande.
Come quando ti trovi dall'altra parte e devi fare qualsiasi cosa pur di superare il burrone e raggiungere il tuo obbiettivo.
Ma molto spesso le cose non vanno come si spera.
Forse quelle poche volte che ho cercato di superarlo sono caduta,mi sono sbucciata le ginocchia e magari qualche livido.
Ma mi sono sempre rialzata.
Ma stavolta no.Stavolta ci sono caduta dentro.
Difficilmente ne uscirò,magari qualcuno mi tenderà la mano e mi aiuterà.
La mia salvezza in questo momento è Antony.
Lui mi aiuterà a scappare da tutto questo,dalla trappola di Jessica.
Forse è la fine o forse no.Chi lo sa.
Cosa sarà mai la fine?
Di certo non questa.
Classifico la fine come la morte.
Perciò questa non è la fine.
Io non sono morta,sono viva.
Lei non metterà mai un punto a tutta questa storia, sarò io a farlo una volta per tutte.

#notaautrice
Ragazzii ci avviciniamo davvero alla fine,manca pochissimo.
Sto cercando di aggiornare il più presto possibile.
Spero vi stia piacendo il libro.🌸🌸
Al prossimo capitolo.
Baci 💓

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