immagina Niall Horan

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Era finalmente finito il mese di giugno e con lui gli esami di maturità. Mi ero appena diplomata e per festeggiare Simona, la mia pazza amica, decise di portarmi per il week-end in un luogo che lei adorava e che reputava come un paradiso terrestre. Londra.

Io non avevo molta voglia di andarci, ma il mio cervello mi disse che dovevo farlo per lei, e così mi ritrovai in aeroporto alle 03:00 per prendere un cavolo di aereo che partiva alle 06:00. <<Ma Simo, proprio in aereo dobbiamo andarci?>> io avevo una paura tremenda del vuoto e l'idea di essere in un affare di metallo che sarebbe potuto precipitare non mi piaceva proprio <<Lo so che hai paura dell'altezza, ma vedrai che non succederà niente. Dai usa il tuo metodo di Relax e non ci pensare>> decisi di ascoltare la mia amica, presi gli auricolari e li attaccai al cellulare, aprii la playlist "Relax" e selezionai "riproduzione casuale". Mi appoggiai alla sedia scomodissima dell'aeroporto e chiusi gli occhi mentre la voce della mia storica cotta mi riempiva le orecchie, rallentando il battito cardiaco e disciogliendo i nervi che in questo momento erano attorcigliati come uno scooby doo.

La mia cotta storica? Niall James Horan. L'ho adorato dal primo istante in qui l'ho visto. Simona andava sempre hai loro concerti e aveva una foto autografata con ognuno di loro, io avevo il libro e qualche CD; lei piangeva e urlava a ogni concerto, io ero quella che veniva trascinata ad ogni concerto.

Tutte le volte che ero nervosa mi bastava ascoltare le loro voci per dimenticare il mondo e i suoi problemi.

***

Arrivate all'aeroporto di Londra salimmo su uno di quei pullman rossi a due livelli, dirigendoci verso il nostro Hotel.

Simona era già stata a Londra, conosceva tutto di questa città e mi trascinò per le sue strade affollate come se fossi un cagnolino al guinzaglio. Mi porto, quel pomeriggio sulla famosissima ruota panoramica <<Lo so che hai paura dell'altezza, ma devo assolutamente dirti una cosa. E non posso dirtela in mezzo a tutti questi babbani>> io ruotai gli occhi al cielo << ok che siamo a Londra, ma le citazioni da potterhaed no eh>> lei rise per poi trascinarmi in uno di quegli affari trasparenti attaccati alla ruota panoramica. Appena la nostra cabina raggiunse l'altezza massima, la ruota si fermò e il panico inizio a salirci dalle dita dei piedi << perché si è fermata>> guardai Simona con voce tremante << non ti preoccupare, è normale. Comunque... >> mise le mani nella borsa e ne estrasse dei cartoncini e me li porse << Tieni. Ecco perché siamo qui a Londra.>> presi i cartoncini e li guardai. Erano dei biglietti. Per un concerto. Degli One Direction. << cioè fammi capire. Mi ha trascinata a Londra per il loro concerto>> Stavo urlando dalla gioia <<Tu sei schizzata da paura>> urla i saltandole al collo <<Lo so, tu non sei mai stata a un loro concerto e così... >>.

***

Passammo tutta la sera a cantare le loro canzoni a squarciagola <<Sai potresti fare la cantante y/n sei molto brava>> mi disse Simona mentre saltava sul letto nella nostra stanza in albergo << decisamente sono più brava di te, sembri una balena morente tu>> dissi ridendo come una pazza, lei in risposta mi tirò un cuscino in faccia.

La mattina dopo mi svegliai presto. Mi girai verso la mia amica che dormiva ancora, con i capelli scompigliati e la sbauscia che le u a viva dalla bocca. Feci una smorfia di schifo, poi mi alza e m'infilai dei pantaloncini e una canottiera, misi le mie adoratissime Jordan, presi cellulare e auricolari e uscii dalla stanza per fare una passeggiata.

Nelle orecchie avevo solo loro, ero immersa nella musica e non mi accorsi di ritrovarmi a cantare "story of my life". Forse la musica era un po' alta perché non mi accorsi di andare a sbattere contro qualcosa, meglio dire qualcuno. A dire il vero era quella persona ad essermi venuta a dosso. <<O my god, I'm sorry, I was in a hurry and I saw you. Are you OK?>> ero praticamente con il sedere per terra... aspetta, quella voce... alzai la testa e mi trovai davanti due occhini color oceano un po' coperti da una chioma bionda ossigenata. Era lui. Niall era davanti a me ad una spanna dalla mia faccia<<Y-yes. Yes I'm fine. Do Not worry. >> lui sorrise dispiaciuto, si alzò e mi porse la mano per rimettermi in piedi <<What did you listen?>> mi chiese sorridendo << I was listening to you?>> dissi diventando rossa come un pomodoro << Are you a directioner?>> << No, But I love your voice... your voices I mean.>> che figura da cioccolataio. Lui rise ed io con lui. Poi avvicinò una mano alla mia guancia per mettermi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio ed io diventa un peperone per la millesimali vota in dieci minuti. <<Who will come to the concert tomorrow night?>> chiese accarezzandomi la guancia e sorridendo << yes the will come. >> dissi sorridendo a mia volta. Lui si avvicinò pericolosamente a me e mi baciò la guancia facendo suonare 555mila campanellini nella mia testa, provocando un brivido lungo la spina dorsale << then I'll look>> detto questo estrasse dalla tasca dei jeans un foglietto e una penna, ci scrisse sopra qualcosa e me lo diede in mano, mi baciò ancora la guancia e disse:<< call me baby>> e se ne andò lasciandomi li.

Forse Simona aveva ragione. Questa vacanza mi sarebbe piaciuta.

Ciaoooooo

Allora....lo so non è l'apoteosi del magnifico, ma hey, non sapete la fatica che ho fatto per scrivere i dialoghi in inglese.
Spero vi piaccia 😘
P.s lo so che questo "immagina" un po assurdo, ma come dicono benji e fede : " MAI SMETTERE DI SOGNARE".

Con questo è tutto, alla prossima.
Xxx Aidilteenwolf1 Xxx

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