IMMAGINA LIAM PAYNE

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Era l'agosto del 1940. La guerra incombeva su tutte le nazioni. Molti uomini furono costretti a lasciare le proprie famiglie per andare a faccia a faccia con il nemico senza la sicurezza del loro ritorno. All'epoca eri una giovane ragazza, avevi solo diciotto anni, ma nonostante la giovane età avevi deciso di sposarti con l'uomo che aveva rubato il tuo cuore, Liam Payne. Quell'agosto del 1940 ti saresti dovuta sposare, ma evidentemente il destino aveva altri piani. Pochi mesi prima, infatti, il tuo adorato Liam fu chiamato alle armi e con lui anche i tuoi fratelli maggiori e il tuo migliore amico Harry Styles. Tu e Liam avevate pianificato quel giorno nei minimi dettagli, ma la sfortuna aveva bruciato quell'idea trasformando il giorno più importante della tua vita in cenere. <<Non preoccuparti amore mio, sarò di ritorno presto. >> era la quinta volta che te lo ripeteva e tutte le volte tu lo stringevi in un abbraccio sempre più forte <<Promettimi che tornerai. Promettimelo Liam>> non facevi che piangere e la sua uniforme oramai era ricoperta dalle tue lacrime <<Te lo prometto y/n.>> ti disse con un sorriso prima di baciarti. Appena il bacio finì, Liam sciolse l'abbraccio, s'incamminò verso i suoi compagni raggiungendo Harry, si girò un'ultima volta, ti sorrise e salì in treno che portava al campo di battaglia. Liam era un uomo forte, ma la paura di poterti perdere fece scendere dalla sua guancia una lacrima. Una sola lacrima, non una di più. D'istinto, Liam, aprì il finestrino del treno, mise la testa fuori e urlò <<y/n. Ti prometto che tornerò e a guerra finita ci sposeremo. Ti amo y/n>> tu ricominciasti a piangere, ma sapevi che lui sarebbe tornato da te. Lo faceva sempre.

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Erano passati cinque anni e finalmente la guerra era finita. Eri emozionata all'idea di poter finalmente stringere tra le braccia la tua anima gemella.

Ti preparasti in fretta mettendoti il vestito che Liam ti aveva regalato e che adorava, ti legasti i capelli in una treccia e di corsa uscisti da casa prendendo il tram e andando verso la stazione per aspettare i tuoi fratelli, il tuo migliore amico e, ovviamente, il tuo amore.

Arrivasti lì con il cuore in gola e dopo due ore di attesa arrivò il treno. Accanto a te c'erano madri che abbracciavano i propri figli, mogli che abbracciavano i propri mariti, sorelle con i propri fratelli, figli con i propri padri e ragazze con i propri fidanzati, ma cera anche chi piangeva per la perdita di qualcuno. Tra la folla di gente ti si avvicinarono i tuoi fratelli che ti strinsero, ma non ti degnarono di uno sguardo diretto e si fiondarono ad abbracciare vostra madre. Non capivi il perché non ti avessero guardata, ma poco t'importava quando ti trovasti davanti al tuo miglior amico. <<Harry, o mio dio sono così felice di vederti. >> gli saltasti in braccio affondando la faccia nell'incavo del suo collo. <<Dov'è Liam?>> lui non ti rispose e quando lo guardasti negli occhi, notasti che stava piangendo. <<Harry, dove Liam?>> gli chiedesti ancora e i tuoi occhi si fecero lucidi <<y/n, mi dispiace, mi dispiace così tanto, ma Liam... >>.

Non non poteva dire sul serio. Liam non era... Lui doveva tornare da te non poteva essere... iniziasti a piangere e ti abbandonasti tra le braccia di Harry. <<Ok che ero in guerra e sarei potuto non tornare, ma tradirmi con colui che è come un fratello per me... >> spalancasti gli occhi e ti ritrovasti a fissare il tuo grande amore <<Liam!>> urlasti e ti fiondasti tra le tue braccia <<O mio dio, o mio dio! Sei tornato>> Lo baciasti. Dio come ti erano mancate le sue labbra <<Harry... lui mi ha detto che tu... che eri morto>> stavi ancora piangendo <<Cosa? Io non ho detto che era morto, tu non mi hai lasciato finire la frase>> Intervenne Harry per difendersi <<E allora cosa è che mi dovevi dire?>> eri un po' arrabbiata con Harry, ma tutta la rabbia svanì non appena Liam incrocio il tuo sguardo <<Forse credo che sia meglio che te lo dica Liam>> Liam diventò subito rosso dall'imbarazzo e sposto i suoi occhi dai tuoi puntandoli a terra <<Liam, che c'è? che è successo?>> gli dissi alzandogli la testa verso di te per fare in modo che ti guardasse.<<Io... >> iniziò balbettando <<Io... ho perso sul campo di battaglia l'anello che ti avrei dovuto dare quando ci saremmo sposati>> tu gli feci un sorriso e lo baciasti <<anello o non, io ti amerò per sempre. >> Lui ti rivolse un sorriso a trentasei denti e ti baciò come solo lui sapeva fare facendoti sentire, come la prima volta, le farfalle nello stomaco.


SPERO CHE QUESTO IMMAGINA VI PIACCIA, SAPPIATE SOLO CHE STAVO GUARDANDO Pearl Harbor QUANDO L'HO SCRITTO.

UN BACIO A TUTTI.

AIDILTEENWOLF1

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