Prologo

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Cos'è un vampiro? Oggi c'è chi dice che sia una persona morta poi tornata in vita. Nell'antichità lo descrivevano come uno spirito.

La realtà? Un vampiro è come me. Un giovane demone che prende il controllo di una persona.

Ma in poche parole, possiamo dire che le affermazioni fatte qui sopra, su ciò che la gente di oggi e di ieri, crede, non è del tutto errata.

Ci sono alcune eccezioni, però, come la storia che riguarda il sangue. Falsa! Quei buchi di cui spesso si parla nei libri o nelle storie, sono riconoscimenti.

Possediamo i corpi, viviamo e diventiamo vecchi e prima di trasferirci in un altro corpo, segniamo il primo con un morso.

Non ne beviamo il sangue, questo succede solo quando qualcuno ci sfida o ci procura danno.

Non diventano vampiri coloro che vengono morsi, vampiri divengono coloro che arrivano ad un contatto sanguigno tra loro e noi.

Possiamo curarci ferite e praticare arti magiche. Siamo capaci di tutto, anche di provare amore.

Ma, una volta procreata la stirpe, dobbiamo uccidere la madre, per evitare

che soffra nel momento in cui la prole si ciba della sua carne.

Il suo corpo verrà, infatti, divorato dai figli, che prenderanno forma umana e vivrà fino al secolo dopo, nel quale dovrà impossessarsi di corpi per vivere in eterno.

Questa storia non ha lieto fine.

Solo la mia vita andrà avanti. La mia prole vivrà anch'essa con me nell'eternità.

Non si può definire un'avventura, né tanto meno cronaca.

È la storia della mia lunga esistenza.

1400. Medioevo.

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