Quella domenica mattina il risveglio di Elise fu probabilmente uno dei più strani di tutta la sua vita.
Ancora sospesa a metà tra il sonno e la veglia un rumore era riuscito a farsi strada fino ai suoi timpani nonostante la ragazza avesse la testa completamente nascosta sotto il cuscino: la sera prima si era completamente dimenticata di chiudere le persiane e lei con tutta quella luce che entrava dalla finestra non sarebbe mai riuscita a dormire.
Toc-toc-toc
Sembrava che qualcuno stesse bussando, ma non alla porta.
Sicuramente non era Julia, lei non avrebbe di certo perso tempo a bussare: di solito quando andava a svegliarla si limitava a saltarle addosso minacciandola poi di andare a prendere il famoso secchio d'acqua se ci metteva troppo a svegliarsi.
Toc-toc-toc
In effetti i colpi non sembravano proprio provenire dalla porta, quanto dalla finestra...
Toc-toc-toc
Sembrava quasi il rumore prodotto da dei sassolini lanciati addosso al vetro della finestra, pensò Elise stiracchiandosi, avendo ormai rinunciato a provare a riprendere sonno.
Da dei sassolini oppure da un gufo che... un gufo?
Seduta sul bordo del letto la ragazza si strofinò gli occhi, convinta di essere come minimo in preda ad una allucinazione.
Magari stava ancora sognando... sì, doveva essere quella la spiegazione.
Quando le fu chiaro che nonostante tutto non stava ancora dormendo si concesse di osservare meglio il volatile che stava ancora battendo sul vetro della finestra.
Era proprio bello, il piumaggio scuro e folto, un'aria quasi regale e... era una sua impressione o sembrava leggermente scocciato?
Dandosi mentalmente della stupida –come poteva un gufo avere un'espressione scocciata?- aprì la finestra rabbrividendo all'aria mattutina e il gufo entrò nella stanza planando sul suo letto facendo un verso indispettito.
"Di cosa ti lamenti? Quella che è stata svegliata presto qui sono io!" borbottò Elise che nel frattempo aveva addocchiato la sveglia che segnava le otto passate da poco: per lei era ancora molto presto visto che era domenica.
Solo in quel momento notò che il volatile aveva qualcosa legato alla zampa: una lettera?
Cercando di essere il più delicata possibile, ed evitando accuratamente il becco dell'animale, Elise liberò il gufo dalla busta.
Quello, non prima di averle scoccato un'ultima occhiata di disapprovazione, schioccò il becco e con un frullo d'ali era di nuovo fuori dalla finestra sparendo poi in pochi secondi dalla sua vista.
Fantastico: era domenica mattina ed era stata svegliata da un gufo che le aveva recapitato una lettera... probabilmente dopo tutto quello che le era capitato nei due giorni precedenti quella poteva essere considerata una cosa quasi normale.
Quasi.
La busta era strana, non era in carta semplice, ma in pergamena ruvida e leggermente giallina.
Il suo nome era scritto in inchiostro nero sul fronte con una calligrafia che lei non riconobbe.
Stava per aprirla, ma all'ultimo momento cambiò idea e si fermò.
Almeno per quella mattina aveva bisogno di un po' di normalità.
Fece giusto in tempo a nasconderla sotto alcuni fogli di appunti che aveva sulla scrivania che Julia fece il suo ingresso nella stanza, rigorosamente senza bussare, ancora in pigiama anche lei.
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Pura Magia
FanfictionPer "festeggiare" il fatto di aver finito gli esami ho deciso (invece di cominciare a concentrarmi sulla tesi) di cominciare a pubblicare questa ff che ho per le mani da un po' di tempo. Dopo quella sui fondatori e quella su Draco e Astoria la new g...