7- Come sono andate le cose

478 29 0
                                    


  Un silenzio quasi innaturale regnava nello studio della preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Un mago dall'aspetto anziano e caratteristici occhi argentati aveva appena finito di ripetere quello che era successo nel suo negozio non più tardi di quel pomeriggio.
"E sei proprio sicuro che quella ragazza fosse sua figlia, Olivander?"
A rompere il silenzio era stato l'uomo calvo, di colore, la voce bassa e profonda ma al tempo stesso rassicurante.
"Avreste dovuto vederla Ministro, quella ragazza era senza dubbio sua figlia. Ha detto di chiamarsi Elizabeth Charlotte" rispose deciso il fabbricante di bacchette.



A quel nome il Ministro sussultò visibilmente: allora era proprio lei...



"Se tutto ciò è vero dobbiamo provvedere a mettere al sicuro la ragazza il prima possibile" commentò la professoressa McGranitt dopo un attimo di riflessione. "E naturalmente dovremo anche informare i suoi genitori adottivi..." aggiunse.
"Se posso intromettermi Minerva, penso che per il momento dovremo aspettare"
Un mago dalla lunga barba argentata e penetranti occhi azzurri nascosti dietro la montatura dei suoi occhiali a mezza luna aveva preso parola dalla sua postazione all'interno di un dipinto appeso al muro di fianco alla scrivania della preside.
"Sono certo che se avesse voluto avrebbe potuto prendere la ragazza oggi stesso, appena lasciato l'ospedale, ma non l'ha fatto"
I presenti rivolsero la loro attenzione al vecchio preside, non troppo stupiti che fosse intervenuto.
"Immagino che rapire una ragazza nel bel mezzo del centro di Londra avrebbe richiamato l'attenzione, Silente. Davanti al figlio del capo del Dipartimento Auror poi..." spiegò tranquillamente il Ministro.
"Spero mi perdonerai Kingsley se io non la penso esattamente così" proseguì gentilmente Silente.
"Vedi, ho avuto anch'io occasione di conoscere Shayleen, ben prima della guerra e prima che avesse il suo incarico presso il Ministero. E dopotutto è stata anche una tua allieva, Minerva. Sono sicuro che anche tu converrai sul fatto che già all'epoca ha sempre dimostrato di preferire un approccio piuttosto particolare quando voleva ottenere qualcosa. Del tipo: se non puoi batterli fatteli amici, non so se mi spiego..."
"Non hai tutti i torti, in effetti... continua" lo esortò la McGranitt.
Gli occhi del mago scintillarono dietro le lenti degli occhiali.
"Io penso che Shayleen cercherà di arrivare alla ragazza un po' per volta, cercando di portarla dalla sua parte, di convincerla. Penso che un gesto eclatante come un rapimento in piena regola non sia assolutamente nel suo stile, oltre al fatto che è l'ultima cosa che vuole. Se sua figlia dovrà stare dalla sua parte non è questo il modo in cui cercherà di avvicinarsi a lei" concluse semplicemente.
"Quindi secondo te non dovremo fare niente, dovremo stare qui fermi ad aspettare senza dire nulla a quella povera ragazza!" esclamò quasi esasperata la professoressa McGranitt. "Proprio come l'ultima volta. Non sarebbe meglio metterla subito al corrente di tutto?"
"Suvvia Minerva, sto solo dicendo che per il momento dovremo aspettare che sia lei a fare la prima mossa, per cercare di capire quali siano le sue reali intenzioni. Dopodichè potremo raccontare tutto anche alla ragazza".
"E con Potter come la mettiamo? Dopotutto è stato con la ragazza per tutto questo tempo"
"Concordo con la preside" intervenne Olivander. "Il giovane Potter mi è sembrato particolarmente coinvolto, non credo che lascerà perdere molto facilmente":
"Credo che almeno sotto questo profilo Albus abbia ragione. Magari Shayleen non vuole riprendersi la figlia con la forza, ma non credo che si farà scrupoli nell'eliminare chiunque cerchi di ostacolarla. Potter non deve più vedere quella ragazza" convenne Kingsley. "Te ne occupi tu, Minerva?"
La preside annuì, sconfitta.







Tutta quella storia stava cominciando a preoccuparlo.
Quando quasi trent'anni prima, a poco più di cinque anni dalla fine della seconda guerra magica, quella nuova minaccia si era presentata, il neo Ministro della Magia Kingsley Shacklebolt non ci aveva pensato due volte e aveva subito provveduto a porre fine alla questione il prima possibile.
La comunità magica aveva appena cominciato a riprendersi dall'ultima guerra, non aveva bisogno di un nuovo pazzo fissato sulla superiorità di alcuni maghi su altri.

Pura MagiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora