17 - Addestramento

293 17 0
                                    



Quel lunedì le ore di lezione sembravano non passare più, e di certo Elise non trovò facile concentrarsi su quello che i docenti spiegavano.



La sera precedente, prima di entrare in casa, si era fermata per qualche istante davanti alla porta dell'appartamento per riprendere fiato dopo la corsa che aveva fatto dall'orfanotrofio.
Aveva chiuso gli occhi e si era imposta di impostare l'espressione più felice e soddisfatta del suo repertorio, quella che avrebbe effettivamente avuto se dopo l'appuntamento con James fosse tornata direttamente a casa come aveva detto al ragazzo.
Non era il caso che Julia venisse a sapere della sua deviazione, si sarebbe preoccupata per niente.
Per fortuna la sua recita era risultata convincente, e Julia si era accontentata di sapere per filo e per segno quello che era successo tra lei e James quel pomeriggio.
Da parte sua Elise le raccontò anche del fatto che le stavano tornando alcuni ricordi, e che aveva scoperto che in realtà lei e James si erano incontrati per la prima volta quando avevano otto anni.
Quello non aveva motivo di nasconderglielo.
La reazione di Julia quando le aveva detto che il pomeriggio seguente lei e il ragazzo si sarebbero incontrati di nuovo per mettere alla prova i poteri di lei, che ci sarebbe stato anche Dan e che lei era invitata fu esattamente come Elise si era aspettata: la mora aveva improvvisato un balletto per il salotto per poi andare a stritolare la coinquilina in un abbraccio che le aveva letteralmente tolto il respiro.





Elise accolse la fine delle lezioni con un grande sospiro di sollievo, anche se non poteva fare a meno di sentirsi leggermente preoccupata per quello che la aspettava di lì a poco: e se non fosse stata all'altezza? E se avesse fatto una pessima figura?
Inutile dire che dopo questi pensieri Julia sembrava decisamente più entusiasta di lei all'idea del pomeriggio che avrebbero trascorso.



"Sei sicura che siamo nel posto giusto?" domandò la mora quando si furono inoltrate nel parco.
"Certo, che domande fai? Guarda: laggiù c'è lo scivolo" rispose Elise stupita dalla domanda dell'amica. Non era la prima volta che anche lei veniva in quella parte del parco.
"Elise io non vedo niente. Forse sarebbe meglio tornare indietro..." protestò Julia cominciando a tirare l'altra per il braccio.
"Ma che cavolo stai dicendo Ju? Muoviti che siamo arrivate" ribattè Elise, e alla fine riuscì a trascinare Julia fino all'area dei giochi.
Le sembrò di essere attraversata da un formicolio e di colpo Julia smise di divincolarsi guardandosi intorno confusa.
"Si può sapere che cosa ti è preso?" le domandò Elise.
"Non lo so, è strano. È stato come se all'improvviso avessi qualcosa di importante da fare... il più lontano possibile da questo posto..." rispose Julia non sapendo bene come spiegarsi.



"Colpa degli incantesimi respingi-babbano, scusateci. Ci eravamo dimenticati che doveva venire anche lei" rispose una voce, e solo allora le due ragazze parvero realizzare che non erano sole.
"Abbiamo circondato l'area con alcuni incantesimi di protezione in modo che solo i diretti interessati possano entrare, così non correremo il rischio di essere scoperti" spiegò il signor Potter facendo un ampio cenno con le braccia come ad invitarle a guardarsi intorno.
E in effetti Elise dovette riconoscere che ai confini dell'area sembrava ci fosse una leggera nebbiolina opalescente. Evidentemente era di quello che parlava il signor Potter.
Facendo vagare il suo sguardo non potè fare a meno di soffermarsi sulla figura di James, al quale sorrise arrossendo un poco al ricordo del pomeriggio precedente, e di Dan che invece era già completamente concentrato su Julia.
Elise ridacchiò e si avvicinò a James: "Come mai c'è anche tuo padre?" gli chiese.
"È stato lui a mettere le misure di sicurezza, essendo un Auror è piuttosto bravo in queste cose... e poi si è offerto insieme a mia zia di farti un po' da insegnante" spiegò lui.
"Tua zia?"
James annuì all'ultima domanda indicandole un punto con lo sguardo, ed Elise si rese conto che effettivamente c'era anche una donna che prima non aveva notato.
La cosa che subito le saltò all'occhio furono i capelli: una nuvola di ricci castani che avevano tutta l'aria di essere più ribelli dei capelli di Potter senior e jr. messi insieme. A parte quello l'aspetto della donna fece pensare ad Elise di avere davanti una persona molto precisa e ordinata, e sicuramente anche molto brava visto che, bacchetta alla mano, stava letteralmente facendo apparire dal nulla dei grandi cuscini colorati.
"Hermione credo che possano bastare..." commentò divertito il signor Potter notando i cuscini disseminati sul prato. "In realtà non pensavo di certo di arrivare agli schiantesimi oggi..."
"E perché no? Se è brava come dite non vedo perché non potrebbe farcela, dovremo pur insegnarle qualche incantesimo per difendersi" rispose la strega girandosi per la prima volta a guardare Elise, soppesandola per qualche istante.
Evidentemente non trovò nulla da ridire visto che alla fine le rivolse un sorriso e le tese la mano presentandosi: "Io sono Hermione, la zia di James. E chiamami tranquillamente per nome cara. Tu invece sei Elise, giusto?"
"Elise Starlet, piacere" rispose lei stringendole la mano.
"Bene, quando James mi ha esposto la sua idea di provare a farti esercitare con qualche incantesimo ho subito pensato ad Hermione" disse il signor Potter. "È sempre stata la più brava a scuola, quindi ho pensato che sarebbe stata la scelta migliore come insegnate e lei fortunatamente ha accettato"
"Avevo pensato di cominciare con gli incantesimi che di solito vengono insegnati al primo anno e poi in base a come te la cavi decidere come andare avanti" proseguì Hermione prendendo la parola.
Elise annuì interessata, non vedeva l'ora di cominciare.
"Mi hanno detto che tu non usi la bacchetta..." disse poi e la ragazza assentì leggermente in imbarazzo.
"Io non credo che sia un problema..." proseguì gentilmente la donna. "James eseguirà per primo l'incantesimo e poi tu proverai a replicarlo, questa era la mia idea" spiegò.
"Allora iniziamo!" esclamò alla fine visto che nessuno aveva nient'altro da aggiungere.

Pura MagiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora