24 - Senza parole

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  Elise mangiava in silenzio masticando lentamente ogni boccone.
Peccato che quella del silenzio non fosse stata propriamente una sua scelta.



Quello che aveva appreso dai ricordi del Ministro della Magia era stato abbastanza per farle decidere che con sua madre non voleva più averci niente a che fare.
Raccontare tutta la storia su come si era ritrovata a casa di Shayleen dopo quella notte al San Mungo e tutto quello che ne era seguito le era sembrata la cosa più sensata da fare.



La prima a cui avrebbe raccontato tutto sarebbe però stata Julia: era sicura che l'amica avrebbe capito perché aveva taciuto la cosa fino a quel momento, e avrebbe potuto contare sul suo supporto quando sarebbe arrivata l'ora di confessarlo agli altri.
Aveva così deciso di affrontare l'argomento a cena, non aveva previsto che però si sarebbe letteralmente ritrovata a corto di parole.





Arrivata a metà dell'insalata che avevano preparato come secondo aveva infatti esordito con un: "Julia, devo confessarti una cosa" salvo poi trovarsi a boccheggiare aprendo e chiudendo la bocca senza che ne uscisse una parola.
La mora l'aveva guardata alzando un sopracciglio e lei si era affrettata a scuotere la testa scusandosi, dicendole che aveva cambiato idea e glielo avrebbe detto dopo: prima voleva finire di mangiare con calma.


Un unico pensiero le aveva occupato la mente per tutto il resto della cena: cosa diamine le era successo?
Perché non riusciva a raccontare nulla di quello che le era successo e che aveva a che fare con Shayleen?



Senza farsi notare aveva provato a iniziare il discorso un altro paio di volte ma niente, ogni volta la voce le si bloccava in gola e lei non riusciva ad emettere un suono.



L'illuminazione le arrivò mentre terminava di asciugare il lavello dopo aver finito di lavare i piatti.
Buttò in parte il canovaccio correndo in camera sua: prese il primo pezzo di carta utilizzabile che trovò sottomano sulla scrivania, appoggiò la punta della penna al foglio e... niente, non riusciva nemmeno a scrivere!
La sua mano sembrava come paralizzata, incapace di eseguire i suoi comandi.
Mollò bruscamente la penna inspirando profondamente.
Shayleen doveva averle fatto qualcosa, era l'unica spiegazione.


"Allora, di cosa volevi parlarmi?" le domandò Julia, appoggiata allo stipite della porta, facendola sobbalzare.
"Ecco, io..." provò di nuovo Elise, ma il risultato era sempre lo stesso.
La ragazza gemette frustrata mettendosi le mani nei capelli.
"Volevo dirti una cosa... mi credi se ti dico che non riesco a farlo? Ogni volta che provo a toccare l'argomento è come se la voce mi si bloccasse. Non riesco nemmeno a scriverlo..." spiegò, sperando che Julia avrebbe accettato anche quella sua ultima stramberia con il suo solito atteggiamento ottimista.
Quella sembrò soppesare per qualche istante la strana spiegazione che le era stata fornita per poi alzare le spalle.
"Suppongo che allora aspetterò finchè non troverai un modo per... sbloccarti" commentò alla fine.
"Grazie" sussurrò Elise mentre la coinquilina usciva dalla stanza.



Quella cosa doveva essere assolutamente risolta al più presto.







***


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