CAPITOLO 25
Da San Valentino continuo a ripensare ad Alan chiedendomi cosa sia successo alla mia mente. Ho passato talmente tanti mesi a pensare a Manuele ed odiare Alan che non riesco proprio a spiegarmi il mio cambiamento. Proprio ora che tra lui e Giorgia potrebbe esserci qualcosa.
Lei è una delle mie più care amiche e, anche se una parte di me vorrebbe non dirle nulla e sotterrare il mio improvviso interesse, so che dovrei parlarle. Una parte di me vorrebbe tacere, anche perché non sono nemmeno certa di essere interessata a lui. Solo che non voglio diventare quel tipo di persona che non è onesta con le amiche e non voglio rischiare che in futuro Giorgia mi chieda consigli sulla sua relazione con Alan. E' una situazione difficile perché fino a quando non li ho visti insieme ero certa di odiare lui per il suo stupido atteggiamento, ma probabilmente ne sono sempre stata attratta.<<Credo di essermi presa una cotta per Alan. Lo so che ti piace, Giò, so che l'ho sempre odiato. So anche che non ti devi preoccupare, mi passerà in fretta e giuro che non sarò mai gelosa o invidiosa di voi due insieme! Mi dispiace, mi dispiace davvero>> comincio a blaterare rapidamente quando incontro la mia amica.
<<Sabri, non mi piace Alan>>.
<< Lo so che lui è perfetto per te. Mi sotterrerei dalla vergogna: una cotta per l'odioso e perverso Alan . Cioè, se ti piace è perfetto! Sono una persona orribile. Mi disp...>> ripeto pateticamente.
<<Sabri, piantala. Datti una calmata e piantala. Respira profondamente! Cavolo dovresti sul serio smetterla con tutto quel caffè. Quanti ne hai bevuti?>> dice scrollandomi per le spalle, mettendo fine al mio melodramma.
<<Ma io..>>.
<<Niente ma! Cerca di ascoltarmi. Non mi è mai piaciuto Alan, o almeno non in quel senso. In più ho sempre saputo della tua cotta per lui!>>.
<<Come? No! A te piace Alan e tu piaci a lui. E io l'ho sempre odiato, è solo ultimamente che ho cominciato a...>> continuo parlando rapidamente.
<<No, seriamente, quanti caffè hai bevuto?>>.
<<Cinque, come al solito>>, le rispondo.
<<Dovresti smetterla con il caffè!>>.
<<Non posso, mi serve per vivere! Se non bevessi caffè sarei una copia al femminile di Frankestein>>.
<< Ok ok, torniamo alle cose serie. Alan. Sai quante volte lo nomini ogni volta che ci vediamo? Anche se solo per dire che è odioso e insopportabile ed egocentrico. Chi disprezza compra, dicono. Noi eravamo della stessa idea. Tu sei tipo la versione femminile di Catullo>>, mi illumina Giorgia raggiante.
<<Ma voi due..>>.
<<Noi due niente! Siamo solo diventati amici...per te. E per il ragazzo per cui ho una cotta visto che ho scoperto essere in classe con Alan. Per la cronaca, il tuo uomo un giorno mi ha detto tutto preoccupato "Non vorrei sembrarti scortese o pazzo, ma vorrei assicurarmi che anche per te questo nostro rapporto sia solo di amicizia">>, dice cercando di imitare la voce di Alan.
In effetti questa è una delle sue frasi e riesco a immaginarmelo mentre lo dice.
<<Quindi siete solo amici?>>, ripeto stupita.
<<Solo amici. Per te e per la mia cotta. Sai, ultimamente sono uscita con un po' di ragazzi. Appuntamenti terribili>>.
<<Davvero? Perché non ce l'hai detto?>>, esclamo sbalordita.
<<Perché sono stati appuntamenti talmente disastrosi che quasi mi vergognavo a raccontarveli! Sono uscita con uno che conviveva, ma era in cerca di avventure. Un altro che, al primo appuntamento, mi ha chiesto se ero interessata a diventare un'amica di letto.. Ma anche no!>>, mi dice ancora scioccata.
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La dura vita delle ragazze single
ChickLitAvete mai immaginato come sarebbe stata Bridget Jones se avesse avuto 18 anni? Sabrina si sente come lei: una ragazza normalissima, impacciata e divertente, con una voglia folle di innamorarsi come qualsiasi ragazza della sua età. Quando, durante...