Giugno (2)

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CAPITOLO 36

Anche la sessione estiva è arrivata e, stranamente, mi sento davvero motivata a studiare.
Mi alzo alle 8 ogni mattina, mi imbottisco di caffè e mi butto tra i libri fino all'ora di pranzo, per poi riprendere fino alle 16 di pomeriggio. In questo modo ho la serata libera da dedicare ad Alan o alle mie amiche senza sentirmi in colpa.
Sono veramente stupita dalla mia capacità organizzativa! Chi l'avrebbe mai detto che l'avere un ragazzo mi avrebbe motivata così?
Però lo devo ammettere: ci sono pomeriggi in cui decido di andare a studiare in biblioteca solo perché so che ci sarà anche Alan. Quelli sono i giorni in cui rendo meno perché, quando lui è vicino a me, non riesco a concentrarmi! La sua presenza mi distrae e mi fa impazzire.

Oggi è un pomeriggio di questi e vado in biblioteca senza avvisarlo.
Guardarlo da lontano, mentre è concentrato e indossa i suoi occhiali alla Clark Kent, con i capelli che cadono ribelli sulla fronte... è davvero rilassante. Passerei ore a guardarlo.
<<Honey, non ti aspettavo. Vieni qui>>, sussurra non appena si accorge della mia presenza.
<<Non volevo interromperti>>.
<<Hai studiato oggi? Ricordati che dobbiamo dare il massimo così da avere più tempo per noi dopo>>.
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<Lo so, non ti preoccupare. Sto studiando come una pazza, lo sai>>, gli rispondo continuando a bisbigliare.
<<Avevi voglia di vedermi?>>, mi domanda con quel solito sorrisetto beffardo che mi ha attratta negli ultimi mesi. La risposta è evidente sul mio viso: certo che sono qui per questo, altrimenti che altri motivi avrei per uscire di casa in un caldo pomeriggio di giugno?
<<Vieni con me>>, mi dice stringendomi la mano. Lo seguo tra gli scaffali della biblioteca e, quando siamo nel punto più nascosto, lui si appoggia alla parete e, continuando a sorridere, mi trascina contro di sé.
<<Anch'io avevo voglia di vederti>>, sussurra prima di baciarmi.
Non mi sono ancora abituata a questa nuova situazione e continuo a domandarmi se non si tratta di un sogno.

Alla sera mi trovo, invece, con le mie amiche per il solito aggiornamento settimanale.
<<Allora, quando riparte Alan?>>, mi domanda Giorgia non appena ci sediamo sugli sgabelli del locale.
<<Fra circa dieci giorni. Chissà come sarà>>, le rispondo affranta.
<<Ti prego, ti prego, ti prego. Non andare in crisi per la distanza, ok?>>.
Non questa volta. So che Alan ci tiene sul serio tanto quanto me e, ormai, lo conosco da un po' di tempo quindi non mi aspetto strane sorprese.
<<Oh non ci pensare! Godetevi questi giorni insieme>>, mi anticipa Ilaria ammiccando vistosamente e scatenando una reazione esagerata in Michela: <<Cooooooosa? Perché ammicchi? Sai qualcosa che non so?>>. Poi si rivolge verso di me e, indicandomi con un dito, esclama:<<Guarda che se l'avete fatto e non me l'hai detto mi offendo>>.
<<Ti pare?>>, ribatto sarcastica. Praticamente, siamo il Club delle pettegole.
<<Che diamine stai aspettando?! Ogni volta che vedo il tuo ragazzo, nella mia testa, ci faccio di tutto>>, interviene Riccardo suscitando delle risatine maliziose.
<<Ehi! Va che sono gelosa! Potrei raccontare tutto al tuo stallone>>, gli dico sghignazzando.
<<Oh fidati. Sono certo che anche lui ha le mie stesse fantasie! Secondo me l'altra sera, mentre stavamo facendo le nostre cose...>>.
Oddio.
<<Ricky, per favore. Non voglio sapere che, mentre siete a letto insieme, pensate al mio ragazzo>>, lo interrompo. Il mio ragazzo. Che bello dirlo. Vi presento il signore e la signora Leery.
Giorgia interrompe le mie deliranti fantasie matrimoniali raccontandoci del suo ragazzo, Jacopo, e di come le cose stiano andando bene, finché non è lei a riportare l'attenzione sulla mia storia che, ultimamente, è davvero sotto ai riflettori. Credo proprio che dipenda dal fatto che non ho mai avuto nessuno e, dunque, questa situazione sia considerata come un miracolo, ma non mi importa.
<<Cosa gli organizzerai per la partenza? Una serata romantica?>>, mi domanda curiosa.
<<Non ci ho ancora pensato. Pensavo una giornata tranquilla da trascorrere insieme. La sera potremmo passarla a guardare un film sul divano... che c'è?>>, chiedo osservando lo sguardo ammiccante di Michela che continua a muovere le sopracciglia in su e in giù.
<<Beh per serata sul divano intendi una serata passionale vero? Sul divano si, ma uno sopra l'altro, giusto?>>, esclama entusiasta.
<<Uno: i miei sono a casa. Due: è troppo presto>>, rispondo guardando Giorgia che annuisce mostrandomi che è d'accordo.
<<Ho un'idea! E si chiama sesso orale...>>, afferma Riccardo.
Io mi guardo attorno di soppiatto per vedere se qualcuno è rimasto scandalizzato dai nostri discorsi.
<<Basta con ste scemate>>, gli dico riportando la mia attenzione sul mio cocktail.
<<Guarda che è un'ottima idea. Sicuramente Alan apprezzerebbe e non sarebbe come farlo. In più, come dice Samantha Jones, ti dà un senso di potere perché, cito, anche se sei in ginocchio, tieni l'uomo per le palle>>, dice Michela in sostegno di Riccardo.
<<Senti, io ti voglio bene, ma devi smetterla di guardare Sex and the City! Noi vogliamo aspettare. Ci conosciamo da tanto, ma ci frequentiamo da poco. Capiterà quando capiterà>>, rispondo alzando le spalle e pregando che la lezione di educazione sessuale sia finita.
Non capisco perché tutta questa pressione. Io credo nel romanticismo e nella spontaneità.
Quando il mio cellulare vibra, leggo subito il nuovo messaggio:

Buonanotte honey. Divertitevi e non parlate troppo di me ;) Salutami le tue amiche. Sogni d'oro

Ecco, questi sono i piccoli gesti che mi piacciono. Niente di esagerato, ma cose normali che ti fanno capire che l'altro ti sta pensando.

Egocentrico! :P Buonanotte 💖

(Esempio di sguardo ammiccante ahahhaha)

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