Imperium

654 49 3
                                    

Partiamo all'istante, il rombo del motore dell'aereo privato mi fa sobbalzare più volte. Asam è seduto davanti e mi dà la schiena parlottando con qualcuno alla radiotrasmittente. Mi rilasso nonostante l'agitazione e respiro piano, concentrandomi su quello che mi aspetta.

Chiudo gli occhi cercando di svuotare la mente e per fortuna ci riesco, per una manciata di minuti. Poi la sottospecie di gridolino della Fenice me li fa riaprire.

L'uccellaccio svolazza liberamente nella cabina e il mio sguardo viene subito catturato dal finestrino alla mia destra. Mi sporgo leggermente e ammiro il paesaggio che sfila maestoso e fiero sotto di me. Non riconosco niente, solo colori a campitura, verdi, marroni e gialli.

«Tutto bene?» chiede Asam girandosi lateralmente.

«Sì!» grido per sovrastare il rombo. Lui china la testa lievemente e continua a pilotare, perfettamente a suo agio.

Odio questi aggeggi volanti. Mi danno la sensazione di morire.
Non ti piace volare?

Scherzi? Io adoro volare. Non rinchiusa in una scatola d'acciaio, ma in libertà, assaporando l'aria. Te lo farò provare.

A me non piace granché volare.

Fenice mi guarda malissimo.

Ma per favore! A chi non piace volare? Dopo la prima volta vedrai che ti piacerà così tanto che non vorrai più scendere!
Continua a crederci. L'entusiasmo non ti manca.

Passano minuti, ore e non me ne rendo conto. Mi sento la testa staccata dal corpo, sia per il viaggio che per la situazione assurda che mi è capitata.
Abbasso lo sguardo verso il finestrino e deglutisco. I campi hanno lasciato spazio al blu e la distesa del mare mi fa un po' preoccupare. L'ho visto tre volte in tutto nella mia vita e solo quando ero piccola. Vedere questa grande immensità di acqua che crea uno spettacolo così pazzesco all'inizio mi ha fatto sospirare di felicità e stupore, ma quando la Fenice si è messa a raccontare di aerei caduti e navi affondate, ogni cellula di allegria è scomparsa.

Quindi, per rilassarmi, chiudo gli occhi e appoggio la testa al sedile sonnecchiando. Non ho sonno, anzi affatto, sono troppo tesa e nervosa per dormire.

Passa un'altra eternità avvolta nella nebbia e quando mi accingo a guardare sotto di me, il mare è sparito del tutto. Ecco ricomparire le macchie verdi e marroni, con qualche sprazzo argentato. Asam si gira verso di me sorridendo e mima con le labbra la parola "centro". Annuisco con un sorriso un po' forzato mentre le mie dita si contorcono l'una con l'altra.

Non ho mai viaggiato fuori dalle Regioni dell'Ovest. Il mio sogno è visitare le Regioni del Nord, con la loro tecnologia super avanzata o quelle del Sud per la ricchezza di cultura e colori. Per ovvie ragioni non mi è mai piaciuto il Centro. Sia perché ci abitano solo persone importanti (tra cui la crème dei Guardiani e Consiglieri), sia perché è un'isola galleggiante.

La Fenice mi guarda con occhio critico. Non so come faccio a riconoscere le espressioni di un rapace, ma so che è così.

"Notiamo come il rapace china la testa in segno di ironia lasciando così trapelare il suo sarcasmo per vedere il suo Guardiano in difficoltà; notiamo come stringe gli occhi a fessura, come..."

Piantala.
Accidenti, mi rovini il divertimento!

Io e te siamo irrimediabilmente collegate, Amy. Anch'io so come ti senti in questo momento.

Aha, e come mi sento, allora?

Stai per scoppiare dal nervosismo. Rilassati, andrà tutto bene.
Facile dirlo per te che lo hai fatto milioni di volte.

The New Age Of Guardians [Completa] #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora