5 - Il risveglio

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Charles

Ho appena mandato Hank a far compagnia a Sara durante il suo risveglio. Volevo andarci io, ma non vorrei far crescere ulteriormente la rabbia che già nutre nei miei confronti. Rischierei di farla ripiombare nell'oblio.

Muovo velocemente la sedia a rotelle verso la mia stanza in modo da rendermi presentabile per questo incontro, che per quanto ne so, potrebbe essere anche l'ultimo.

Il solo pensiero che lei non mi perdoni e se ne vada per sempre dalla mia vita mi demolisce.

Ma ho fiducia in lei e nel suo animo buono. Sono certo che capirà le mie motivazioni... Deve essere così... Almeno spero.

Mi scoppia la testa per colpa della tensione. Ho atteso questo momento da due mesi e non sono mai riuscito a pensare ad un modo per preparami decentemente alla conversazione.

Non so come si approccerà e cosa vorrà sapere. Non so se sarà furiosa o solamente arrabbiata.

L'unica cosa sicura che so, è che finalmente avrò la possibilità di rivedere i suoi occhi aperti, di sentire la sua voce e soprattutto di vederla nuovamente viva.

Vado in bagno e mi lavo a pezzi cercando disperatamente di fare il più in fretta possibile. Passo un po' d'acqua tra i capelli selvaggi che mi sono lasciato crescere nell'ultimo periodo, poi mi cambio i vestiti.

Nonostante sia passato già un po' di tempo dall'incidente, faccio ancora fatica a vestirmi completamente da solo, in particolare quando devo indossare i pantaloni. So che molti non riescono a farlo nemmeno con anni di pratica, ma io sono giovane, forte e soprattutto orgoglioso. Non voglio essere aiutato perché non mi piace mostrarmi fragile.

Indosso un paio di jeans e una camicia bianca di cui lascio aperti i primi bottoni, poi comincio a spingere il mio bolide verso lo studio.

Sbircio tra i pensieri di Hank e lo trovo nel panico più totale perché non sa come gestire la situazione con Sara. L'ha appena accompagnata a farsi la doccia e da dietro la porta sente il rumore di alcune esplosioni.

Sicuramente è tornata pienamente in sé, e se non riesce a controllare il potere vuol dire che è veramente furiosa.

L'attesa mi sta uccidendo. Probabilmente se mi trovassi davanti ad una giuria che deve decidere la sorte della mia vita, sarei più tranquillo.

Sento delle urla al piano di sotto e comprendo che il momento di rivederla è finalmente giunto.

Ho paura. Una paura incommensurabile, ma allo stesso tempo non vedo l'ora che apra quella porta.

Mi è mancata da morire.

Prendo alcuni moduli dentro un cassetto e fingo di leggerli in modo che lei non si accorga che la stavo spiando tramite i pensieri di Hank.

La porta si apre con forza e una folata di profumo mi arriva fino al naso.

E' arrivata. Alzo lentamente la testa deglutendo e finalmente i miei occhi la vedono sveglia in tutta la sua bellezza... e in tutta la sua furia.

Sara

Calore. La prima sensazione che provo quando la mia mente decide di emergere dall'oblio è il calore.

Lo sento propagarsi lentamente su ogni centimetro del mio corpo. Anche se ho gli occhi ancora chiusi percepisco il bagliore della luce sotto le palpebre.

Provo a muovere la mano destra e sento che risponde, anche se sembra indolenzita. Provo con la sinistra e sento il medesimo intorpidimento.

Lentamente e con molta calma cerco di muovere ogni centimetro del corpo e mi rendo conto che finalmente la paralisi è cessata. Sono nuovamente integra. Sono nuovamente me stessa.

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