9 - Coinquilini indisponenti

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Sara

Apro il rubinetto della doccia, girando la leva verso l'acqua congelata per cercare di fare chiarezza su quello che è appena successo. Ho bisogno letteralmente di una doccia gelata per far rimettere in moto il mio cervello che sembra essersi bloccato.

Cosa diavolo mi è preso? Sono incazzata nera con Charles per tutto quello che mi ha fatto e mi lascio corrompere da un bacio? Certo, non un bacio normale... Un bacio passionale e pieno di trasporto. Un bacio che aspettavo da tempo... ma pur sempre un bacio.

E' veramente così bassa la soglia di controllo che riesco a mantenere quando me lo trovo intorno?

E soprattutto, cosa significa quel gesto? Tra noi c'è sempre stato del magnetismo che speravo sfociasse in qualcosa di serio, ma lui non si era mai spinto così avanti.

L'unica volta che ci siamo baciati eravamo al ballo della sua università e dopo averlo fatto, aveva decretato che era colpa dell'alcol. Non voglio essere presa in giro dalla sua anima di donnaiolo e soprattutto non voglio essere un errore.

Sono certa che presto o tardi vorrà parlare dell'accaduto, ma non so minimamente come comportarmi. Se inizia a parlare da intellettuale, come suo solito, rischio di snocciolare ogni dettaglio sul mio stupido innamoramento.

No, non deve sapere con certezza che sono innamorata di lui. Se davvero tra noi c'è qualcosa, dovrà essere lui a fare il primo passo. Non sono una ragazzina ingenua e non sono la sua ennesima preda senza cervello.

Esco dalla doccia con i pensieri che finalmente hanno iniziato ad assumere una forma e inizio ad asciugarmi, quando qualcuno bussa alla porta del bagno poi la apre senza attendere la mia risposta.

" Alexl!" Urlo al mio amico quando me lo trovo davanti.

" Scusa Sara..." Si volta di scatto per darmi il tempo di infilarmi la biancheria.

E' vero che sono coperta dall'asciugamano, ma non mi sembra il caso di dare un nuovo pretesto che possa incrementare i suoi sogni erotici.

" Che cosa ci fai qui?" Sbuffo indossando velocemente la tuta pulita che mi ha dato Hank.

" Pensavo che il bagno fosse vuoto. Devo farmi una doccia veloce perché tra poco si cena." Dice lui, tornando a voltarsi verso di me.

" Wow Sara. La nuova tuta ufficiale ti sembra cucita addosso!" Esclama con entusiasmo squadrandomi da capo a piedi.

Effettivamente devo ammettere che il gusto di Hank è veramente molto apprezzabile in fatto di abbigliamento femminile sportivo, anche se decisamente non lo indosserei mai in battaglia.

La divisa che mi ha fornito è un vestitino bianco che arriva all'altezza delle cosce, aderente nella parte alta dove culmina con uno scollo abbastanza profondo a V, e largo dalla vita fino all'orlo.

" Ti piace?" Chiedo appoggiandomi al rubinetto per infilarmi le calze bianche che arrivano fino al ginocchio.

" Parecchio. Esci da questo bagno se non vuoi che ti chiuda dentro a chiave. Con me." Risponde lui ammiccando.

Alex è sempre il solito. Da quando ci siamo conosciuti non fa altro che fare battute allusive su un nostro possibile coinvolgimento sessuale, solo per fare l'idiota. In realtà quando andiamo a passeggiare da soli diventa timido e taciturno.

" Allora esco. Non voglio bloccarti la crescita, ragazzino!" Dico infilandomi anche le scarpe e avviandomi verso la porta.

" Ragazzino a chi? Ci sono solo due anni di differenza tra me e te, non dieci!" Risponde leggermente infastidito.

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