13- Scoperte

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Sara

Il nuovo aereo progettato da Hank è veramente comodo. Amo queste poltrone imbottite reclinabili, mi ricordano il lusso dell'hotel a cinque stelle in cui ero stata invitata l'anno scorso per un concerto.

Lusso allo stato puro.

Sono seduta di fianco a Logan perché non me la sentivo di condividere il posto con Charles e sinceramente sono molto felice della scelta. Nonostante l'ansia dettata dalla situazione surreale, quest'uomo mi incute una sorta di calma mistica. Non riesco a capirne il motivo, ma la sua sola vicinanza mi fa sentire protetta.

Mi sta raccontando quello che è successo con Trask e non riesco a credere che Charles non abbia usato il suo potere per fermare Raven e Erik. E' stato davvero così stupido o la sua ossessione per il libero arbitrio ha deciso di fermarlo di nuovo?

"Perché non li hai fermati Charles?" Non riesco a trattenermi dal chiederglielo.

"Perché non potevo farlo." Risponde semplicemente senza guardarmi in faccia.

La rabbia comincia ribollirmi in tutte le vene e non riesco più a stare ferma. Mi alzo e lo raggiungo a pochi centimetri dalla faccia.

" Ti è per caso dato di volta il cervello? Erik rischia di uccidere Raven mentre lei è in procinto di distruggere il futuro della nostra gente e tu non fai niente perché la tua ossessione per il libero arbitrio te lo impedisce? Sei veramente diventato così stupido? Solo a me hai voluto togliere la possibilità di scegliere cosa fosse meglio per il mio futuro?" Urlo frustrata con gli occhi che iniziano a sfumare verso il rosso.

" Non ho mai detto che non l'ho fatto perché non volevo. Ho detto che non potevo. Sono due cose differenti." Risponde cercando di mantenere un tono tranquillo anche se cela a malapena il suo nervosismo.

" Spesso se il volere è forte riesce anche a sovrastare il potere. Potevi fermare entrambi e concludere tutta questa storia ma non l'hai fatto!" Urlo iniziando a scuotergli le spalle con forza.

Lui si alza di scatto e mi allontana di pochi centimetri. Il suo volto è completamente contratto in una smorfia strana che rispecchia la rabbia e il dolore.

" Non l'ho fatto perché non ho più i miei poteri." Urla di rimando guardandomi negli occhi.

Il suo azzurro limpido e sereno è lievemente più scuro adesso che ci faccio caso. La pupilla, nonostante ci sia una buona luce nel jet, è più dilatata della norma.

" In che senso non hai più i tuoi poteri?" Chiedo completamente allibita. Non credevo che il gene mutante potesse sfumare con il tempo in seguito ad un trauma o allo scarso utilizzo. Io stessa non impiego il mio potere da tempo ma so per certo che è ancora dentro di me ad aspettare di essere tirato fuori.

" Il siero che ha progettato Hank mi ridà l'uso delle gambe ma mi priva dei miei poteri perché mi annebbia la mente e chiude il collegamento con le voci." Risponde in tono piatto, risedendosi sulla poltrona.

Non riesco a credere che Charles abbia rinunciato ai suoi poteri. Adorava entrare in contatto con le voci degli altri mutanti per aiutarli. La scuola stessa era basata sulla ricerca dei ragazzi mediante il suo potere. Senza il suo aiuto è praticamente impossibile riuscire a trovarli e a salvarli.

La sua scelta mi destabilizza completamente. Non riesco a credere che abbia rinunciato a tutti i suoi sogni e ai suoi ideali solo per poter riutilizzare le gambe. Se fosse successo a me o Raven sarebbe stata una scelta comprensibile perché nella vita non abbiamo mai avuto uno scopo così forte che ci ancorasse al nostro potere, ma non lui. Non il Charles che avevo conosciuto a Oxford e sognava di aiutare gli altri con la sua mente astuta.

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