16 - Home sweet home

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Sara

Attraverso in fretta il corridoio che conduce allo studio di Charles. Sono elettrizzata al pensiero che tra solo due giorni la scuola sarà finalmente aperta.

Dopo i fatti di Washington siamo tornati al progetto originario di aprire un istituto che potesse aiutare i giovani mutanti a far emergere i poteri senza averne paura, per poi proteggerli dal mondo esterno.

Non abbiamo fatto nemmeno in tempo a riposarci dopo la battaglia estenuate, che già stavamo organizzando il personale da chiamare all'interno della scuola per renderla confortevole.

Abbiamo provato a ricontattare Nina come cuoca e devo ammettere che contro ogni aspettativa ha deciso di accettare.

Dopo quella serata disastrosa dieci anni fa al Blazer, anche lei aveva abbandonato il castello ed era tornata a casa dei genitori con il cuore gonfio di odio nei confronti di Charles.

Adesso è sposata con un mutante della sua età che, ironia della sorte, ha un soffio congelante. Sono una coppia molto affiatata e la ragazza, grazie all'avanzare degli anni, è riuscita anche a maturare e diventare piacevole.

Vive qui al castello insieme al marito Jon, che si è offerto di fare da maggiordomo e giardiniere perché non ama stare con le mani in mano e perché entrambi vogliono servire la nostra causa dei mutanti.

Sono felice che le cose si siano sistemate per il meglio. Sono stata pochi giorni in casa negli ultimi tre mesi, perché ero sempre in viaggio con Charles e Hank per salvare giovani, però devo ammettere che la presenza di Nina è diventata importante anche per me. E' l'unica amica che ho in questa grande casa ricca di ragazzini e adolescenti. L'unica con la quale ho condiviso un passato, seppur burrascoso.

Nonostante siano passati solo pochi mesi dall'inizio dell'attività siamo già riusciti a dare ospitalità a più di trenta ragazzi delle età più svariate.

La gioia di ciascuno di loro quando sono entrati all'interno del castello è stata palpabile. I loro sorrisi, le loro risate e i loro scherzi riempiono questo luogo, un tempo tanto tetro, di allegria e voglia di vivere.

Averli intorno è molto piacevole. Se ci fossero anche Erik e Raven sono certa che sarebbero felici quanto noi. Già, Raven...

Sfortunatamente da quando sono tornata a vivere nella residenza di Charles i momenti per vederla sono stati pochi e fugaci perché non aveva voglia di incontrarlo. L'ultimo nostro incontro è stato in un piccolo Caffè di New York alcuni giorni fa. Mi ha detto che purtroppo non ci vedremo per un bel po' perché ha deciso di girare il mondo alla ricerca di mutanti schiavizzati dagli umani per liberarli. In un certo senso sta svolgendo la nostra stessa missione, volta anche a chi non è più in tenera età.

Nonostante il dolore per la separazione sono molto felice per la sua scelta. Sapevo che Raven è buona e il suo voler aiutare chi è in difficoltà, lo dimostra. Ha promesso di chiamarmi spesso e di tenermi aggiornata sui suoi progressi e io le credo. So che non si dimenticherà di me, anche se un particina del mio cuore ha paura di perderla. Mi mancherà non vederla più regolarmente, ma è giusto che ognuna scelga la propria strada. Il bene che ci vogliamo non muterà anche se ci vedremo fra molto tempo.

Lei è e rimarrà per sempre la mia dolce Raven.

Di Erik non si hanno più notizie, sembra che sia scomparso dalla faccia dell'umanità e forse questo accade perché è l'uomo più ricercato del pianeta. La sua situazione non mi preoccupa, Erik è sempre stato bravo a cavarsela da solo, soprattutto quando si tratta della sua incolumità.

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