12- Giorni di un passato

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Contea di Westchester, New York, Gennaio 1973

Charles

La nostra missione a Parigi è stato un vero disastro. E' vero, siamo riusciti ad impedire a Mystica di uccidere Trask, ma il pericolo non è ancora cessato. Erik si è lasciato nuovamente cogliere dalla sua pazzia e ha voluto porre rimedio alla situazione, tentando di assassinare Raven.

Non riesco a crederci. Ha rovinato ogni cosa. Di nuovo.

L'aereo con cui stiamo tornando a casa, sta sorvolando la costa Americana placido e tranquillo, incurante del disastro mondiale che rischiamo di vivere.

" Dobbiamo fermarci a prendere Sara." Impone Logan con il suo tono burbero.

" Logan, ti ho già detto che non voglio vederla. Non la coinvolgerò in questa storia, ce la sbrigheremo da soli." Rispondo con tono arrabbiato.

Per quanto mi piacerebbe vederla, non ho nessuna voglia di coinvolgerla in una storia che non le appartiene.

Anche perché l'ultima volta che avevo sbirciato nella sua vita, avevo scoperto che usciva con un uomo.

Un vero uomo. Alto, muscoloso ed estremamente virile. Non di certo il reietto che sono diventato io.

" Charles, abbiamo bisogno del suo aiuto." Intima l'altro cominciando a scaldarsi.

" La sua presenza servirebbe solamente ad aumentare i problemi. Per cui no, non la voglio tra i piedi." La rabbia comincia a fuoriuscire come un fiume in piena.

Non so quanto durerà il siero di Hank, ma quando sono così facilmente irritabile è un chiaro segno della fine dell'effetto che ha su di me. E' come una droga, il mio corpo necessita costantemente una dose ingente di quel liquido.

"Non mi interessa quello che c'è stato tra voi, la dobbiamo raggiungere. E subito." Intima lui, alzandosi dalla sua postazione e raggiungendomi con aria minacciosa.

L'ira che mi invade è sempre più forte e non riesco a fermare il mio corpo, che si alza a sua volta e senza paura inizia a spintonarlo.

" Tu non sei nessuno per impormi quello che devo fare! Non voglio vedere Sara, quindi non andrò a cercarla per continuare questa maledetta missione, hai capito?" Gli urlo a pochi centimetri dal volto.

Lui si allontana di poco e scuote la testa disgustato.

" Sei proprio diverso dal professore che conosco io. Non avrei mai immaginato che il tuo orgoglio fosse più forte dell'amore che provi per lei." Il tono si rimprovero di Logan mi fa bloccare il respiro.

" Come fai a sapere che sono innamorato di lei?" Chiedo con voce strozzata.

" Me l'hai mostrato con il tuo potere quando siamo diventati amici." Dice con voce vibrante.

" Bè, questi non sono affari che ti riguardano. E' vero, sono ancora innamorato di lei, ma non ho intenzione di farmi calpestare di nuovo come le ultime cinque volte." La mia voce, seppur irosa, è tornata ad una tonalità normale.

Non posso crederci. Questo sconosciuto sa tutto di me e io non so nulla di lui, se non che viene dal futuro e ha degli artigli in osso impiantati nelle nocche.

Chi si crede di essere? Non ha nessun diritto di impormi una scelta che non ho alcuna voglia di assecondare.

Non sono nella condizione di affrontare Sara e soprattutto ho bisogno del mio siero prima che l'effetto finisca. Non voglio tornare a sentire tutte quelle voci strazianti nella testa, non voglio sentire il dolore delle loro menti che mi cercano. Non voglio tornare ad essere dipendente dagli altri.

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