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-Tesoro sveglia, è mattina- cominciò a dirmi dolcemente mia madre mentre mi accarezzava la guancia -è tardi, vai a prepararti- continuò a dirmi scuotendomi mentre io facevo dei versi di disappunto.
-E se non andassi a scuola?- le proposi passandomi le mani sugli occhi.
-No, Lucy sarà qui a momenti per prenderti- disse duramente -voglio che tu sia carina con lei e questo include farti trovare pronta quando lei sarà qui- concluse e mi tirò via le coperte -su alzati che la colazione è pronta- disse aprendo la porta e andando via.
Sbuffai sonoramente e alzai il busto guardandomi attorno. Odio la mattina.
Io sono Ashley, ho 18 anni e frequento l'ultimo anno del liceo scientifico. Chi è Lucy? La mia futura 'sorellastra' visto che mia madre si è dovuta innamorare proprio di suo padre.
Io e Lucy frequentiamo la stessa classe da 5 anni ma non siamo mai andate d'accordo, lei è un'arpia accompagnata sempre dalle sue scagnozze Emily e Sasha.
Il primo anno eravamo quasi 'amiche' poi fortunatamente mi ero svegliata dal mio sogno su di lei, era cattiva, mi trattava come una schiava e se le andavo contro? Ero fuori.
Ma ora dovevamo, almeno davanti ai nostri genitori, fingere di essere anche delle semplici amiche.
Controvoglia entrai in doccia e subito dopo mi preparai, indossai una gonna fino a metà ginocchio a vita alta e una camicetta bianca messa al suo interno.
Sciolsi i capelli e dopo aver messo mascara e matita scesi.
-Lucy è già fuori tesoro- disse mia madre passandomi un cornetto. Chiaro, non avrei avuto neanche il tempo di fare colazione in pace. Dopo averle lasciato un falso sorriso uscì di casa ed entrai nella macchina di Lucy. -era ora- sbuffò lei facendo partire la macchina.
-Buongiorno anche a te- sorrisi falsamente cominciando a mangiare il mio cornetto.
-Mi sporcherai tutta la macchina- disse guardandomi male.
-La laverai, la colazione è un pasto importante- mi limitai a dire scrollando le spalle.
Il resto del viaggio fu silenzioso.
-Ah tu- disse appena scendemmo dalla macchina.
Ashley, mi chiamo Ashley dannazione.
-Stasera mio padre vuole che usciamo- sputò inarcando un sopracciglio.
-E quindi? Facciamo come al solito, fingiamo di uscire insieme e una volta fuori ci diviamo- dissi semplicemente mentre lei scuoteva la testa.
-Questa volta no, vuole che andiamo al suo ristorante, il nuovo, lui non ci sarà ma lo staff mi conosce- mi spiegò incrociando le braccia sotto il seno - quindi per una sera mangeremo insieme veramente- concluse senza neanche chiedermi cosa ne pensassi.
Io mi limitai ad annuire e dividemmo le nostre strade.
Arrivati in classe Shay era già che mi aspettava al nostro banca.
-Giorno- sputai gettandomi sulla sedia.
-Già allegra di prima mattina, incredibile- ironizzò sorridente.
-Vorrei veder te a venire a scuola con Lucy e dover uscire con lei stasera- dissi comprendomi il viso con le mani.
-Non facciamo come s..- -No, non possiamo fare come sempre perché suo padre stasera ci 'controlla'- tagliai corto -secondo me sospettava che non uscissimo mai insieme- risi sedendomi meglio.
-Probabile- scrolló le spalle.
La lezione fu molto tranquilla fino a quando qualcuno bussò alla porta.
-Prof una circolare- disse una voce maschile.
-Rivers ti hanno assunto come bidello?- ironizzò il prof di fisica e subito Caleb Rivers fece il suo ingresso in aula con un foglio che poggiò sulla cattedra.
-Sarei ben pagato per non far nulla prof, mi invidierebbe anche lei- rise passandosi una mano tra i capelli e guardandosi intorno.
Involontariamente mi voltai verso Lucy che lo guardava mordendosi il labbro e poco dopo scuoteva la testa.
Lucy e Caleb stavano 'insieme', o meglio dire per lei stavano insieme, per lui erano amici.
Si erano ufficialmente lasciati da qualche mesetto e nonostante tutto 'l'amore' che Lucy aveva dimostrato nei suoi confronti, stava già con un altro tipo, un certo Ian.
Mi ero incantata a guardare fuori dalla finestra e mi fece risvegliare Caleb che chiudeva dietro di lui la porta.
-Bene, dove eravamo rimasti?- chiese retoricamente il prof prima di continuare a spiegare.
-Sto morendo di fame- sbuffò alzandosi dalla sedia Shay e io seguì i suoi movimenti ridendo.
-Vado a prendere la pizza per entrambe, tieni i posti tu- mi disse lei allontanandosi.
Io annuì e mi andai a sedere al nostro solito tavolo.
Cominciai a guardarmi intorno fino a quando una figura si fermò davanti a me. Lucy.
-Che vuoi?- sbuffai alzandomi.
-Stasera verrà anche Ian con noi- disse inarcando un sopracciglio.
-Cosa? Perché?- chiesi disperatamente. Già era terribile uscire con lei, ora mi toccava pure fare il terzo incomodo?
-Perché è il mio ragazzo- disse ovviamente lei -non è colpa mia se tu non ne hai uno, ma Non sprecherò una serata con lui per stare con te- sputò squadrandomi dalla testa ai piedi.
Dio quanto potevo odiarla. Quanto avrei voluto prenderla dai capelli facendola strisciare per tutta la scuola mentre mi chiedeva di smettere. Okay no questo era veramente troppo anche per me.
-Oh beh allora anche io porterò una persona- sorrisi falsamente incrociando le braccia sotto il seno.
-tu?- rise indicandomi -è chi sarebbe il disperato?- continuò a ridere guardandosi intorno, stavo per risponderle quando mise una mano davanti alla mia faccia -non dirmelo, voglio godermi la sorpresa stasera- rise prima di andar via.
Sbuffai risendendomi e passandomi più volte la mano sul viso. Come ne sarei uscita adesso?
-Che succede?- chiese Shay sedendosi accanto a me e porgendomi la pizza.
-Succede che mi serve un ragazzo per stasera- sbuffai guardandola e lei mi guardava non capendo -Lucy è venuta per dirmi che stasera ci sarebbe stato anche Ian e io presa dalle sue parole le ho detto che anche io avrei portato qualcuno cazzo- dissi per poi mordere la mia pizza.
-E ora che pensi di fare?- rise lei guardandomi. Ero così buffa?
-Non ridere ti prego- la supplicai guardandomi attorno -Sean aspetta da molto una possibilità con me, magari dovrei dargliela- dissi scrollando le spalle.
-Prevedibile- rise scuotendo la testa -lei si aspetta sicuramente di vedere Sean, Ashely!- mi rimproverò guardandomi -devi farle mangiare le mani questa volta, ti prego- sembrò quasi supplicarmi e io la guardai inarcando un sopracciglio.
Effettivamente sarebbe stato bello vederla rodere un po' per il ragazzo che avrei portato, ma come potevo?
-Cosa dovrei fare?- le chiesi osservandola.
-Io ho un'idea, un po' difficile.. Dovresti lavorarci, sperar che tutto vada b..- -Parla- la interruppi, altrimenti sarebbe stata un'ora.
-Caleb- sorrise Fiera di sé.
Io scoppiai a ridere passandomi le mani sul volto e poi tornai a guardarla.
Lei era seria.
-Caleb? Sul serio?- continuai a ridere -non accetterà mai- dissi scuotendo la testa.
-Pensa a come rimarebbe Lucy a vedere che arriva lì con te, che ti tratta come la sua ragazza, che ti accarezza..- piano piano badai sempre meno alle sue parole e guardai avanti a me.
C'era Caleb.
Dovevo provare?
Dovevo provare.
Mi alzai velocemente e andai verso lui.
-Caleb- dissi stranamente sicura di me.
Lui era al suo armadietto, si girò e mi squadrò -sì?- chiese divertito.
-Io sono- -Ashley, della 5A, so chi sei e tu sai chi sono io- rise passandosi una mano sul volto -andiamo al sodo, dimmi- disse serio e incrociando le braccia.
Io lo guardai inarcando un sopracciglio, non mi aveva neanche dato il tempo di parlare e mi guardava con quell'aria di sufficienza. Mi stava venendo voglia di andarmene.
Mi voltai un attimo per andarmene
Pensa a come rimarebbe Lucy a vedere che arriva lì con te, che ti tratta come la sua ragazza, che ti accarezza..
Mi tornarono in mente le parole di Shay e dopo un sospiro mi voltai nuovamente verso Caleb che mi guardava divertito.
-Avrei bisogno di un favore da parte tua- sospirai guardandolo negli occhi.
Lui tornò serio e mi squadrò nuovamente.
-Spara- si limitò a dire.
Mi torturai le mani in cerca delle parole adatte da dire.
-Bene allora- dissi schiarendomi la voce - stasera devo uscire con Lucy e il suo ragazzo- -e da me cosa vuoi?- mi interruppe.
-Cazzo mi fai parlare?- sbuffai incrociando le braccia al petto, lui alzò le mani in segno di resa ed io ripresi -Bene, non chiedermi perché ma le ho detto che porterò qualcuno con me, e pensavo di portare..- dissi guardandomi attorno, ero chiaramente imbarazzata -te- sussurrai guardandolo.
-Scordatelo- rise superandomi, ma lo tirai per un polso facendolo voltare nuovamente verso di me.
-Perché no?- chiesi frustrata.
-Perché si?- ribatté lui.
-Okay pensala come vuoi ma mi piacerebbe vedere la sua faccia quando mi vedrà lì con te, sarebbe impagabile- dissi cercando di essere convincente.
Lui mi guardò scuotendo la testa e si voltò nuovamente per andarsene.
-Farò qualsiasi cosa in cambio- mi lasciai scappare.
Lui si fermò un attimo e si voltò guardandomi con un sopracciglio alzato.
-Qualsiasi cosa?- rise maliziosamente.
Io deglutì senza rispondere e passò a guardarmi nuovamente, soffermandosi sulle mie labbra e bagnando subito dopo le sue.
-Passo a prenderti stasera alle 8, non fare tardi- rise per poi andarsene, questa volta sul serio.

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