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-Che piacere tesoro- urlò una donna spingendomi dentro la casa -io sono Claire- sorrise strigendomi forte.
-Claire falla respirare- la rimproveró il padre di Caleb -io sono Martin- disse porgendomi la mano che strinsi -piacere- sussurrai imbarazzata.
-Molly, Isabel scendete- urlò il padre mentre ci accomodavamo.
Arrivati in soggiorno Caleb si sedette su una poltrona invitandomi a sedermi sulle sue gambe e nonostante l'imbarazzo, mi ricordai che noi 'stavamo insieme' perciò dopo un Respiro profondo mi ci sedei.
Lui strinse in miei fianchi con le braccia facendo rincontrare le sue mani sulla mia pancia.
-Oh ciao cara io sono Molly- disse una ragazza entrando e stringendomi la mano.
Era una bella ragazza, più bassa di Caleb ma sicuramente più grande di qualche anno.
-Dai Isabel non vergognarti entra- disse Molly guardando dietro un muro, ma la bimba faceva vedere poco del suo viso e tornava a nascondersi.
-Vieni qui tesoro che ti presento una principessa- disse dolcemente Caleb guardando nella stessa direzione.
Io ovviamente divenni rossa in meno di un secondo.
Ero io la principessa? Non avevo neanche il coraggio di guardarlo.
La bimba sembrò fidarsi e cominciò a far qualche passo verso noi scrutandomi.
-Lei é la principessa?- chiese indicandomi con il broncio.
Caleb ridendo annuì mentre io non sapevo proprio cosa fare.
-Si è lei la principessa- urlò lei avvicinandosi a noi e stringendo le braccia attorno al collo del fratello e poi scrutò il mio viso, proprio come Caleb aveva fatto la prima volta.
-Dev'essere una principessa perché è tanto bella- disse sorridente e accarezzandomi la guancia.
Era dolcissima ed io stavo andando a fuoco per quanto potessi essere in imbarazzo.
-Anche tu sei una principessa, sei moolto bella- le dissi accarezzandole i capelli.
Lei saltò giù e tornò in cucina dove anche gli altri ci aspettavano.
-Bravissima- sussurrò al mio orecchio Caleb mentre ci avvicinavamo in cucina. Tutti erano già seduti , erano rimasti solo due posti ovviamente per noi.
-Perciò Ashley- disse Martin richiamando l'attenzione su di me -cosa fanno i tuoi genitori?- chiese normalmente.
Io un attimo riflettei e lo guardai sorridente.
-mia madre fa l'agente immobiliare- dissi sperando non chiedesse di più. Non mi piaceva dover parlare di mio padre.
Vidi Caleb preoccupato leccarsi le labbra per poi prendere la mia mano e stringerla leggermente, non so esattamente il perché.
-e tuo padre?- chiese con tono come se fosse scontento che mancasse qualcosa nella mia risposta.
Io abbassai lo sguardo e Caleb strinse ancora di più la mia mano, come per darmi la forza. Quella di cui avevo bisogno.
-mio padre-cominciai a dire e poi sospirai -è morto, lui era un soldato.. È morto in.. Missione- dissi con un filo di voce fissando il piatto.
-Oh mio Dio mi dispiace- disse Martin chiaramente imbarazzato.
-Tu e le tue solite domande- lo rimproverò Claire.
-Stia tranquilla, è successo parecchio tempo fa.. Fa meno ehm.. Male parlarne ora- confessai scrollando le spalle.
-Caleb porta Ashley a vedere la casa per favore che io nel frattempo sparecchio- sorrise Claire e vedendo Caleb alzarsi lo seguì.
Cominciò a mostrarmi tutta la casa, immensa e con mobili nuovi e altamente informatici. Aveva anche una piscina!
Come ultima tappa mi fece entrare nella sua stanza.
Era immensa tutta dipinta di blu, una parete piena di sole foto, di paesaggi, persone o momenti.
Al centro un letto da una piazza e mezzo con due comodini ai lati.
-Fotografi?- chiesi avvicinandomi ai suoi scatti.
-Delle volte, mi rilassa- spiegò scrollando le spalle.
Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti tenendo in mano una foto che ritraeva la sua famiglia.
-Mi dispiace- disse d'un tratto e io lo guardai inarcando un sopracciglio -per tuo padre.. Non dev'essere stato.. Facile- disse sedendosi accanto a me.
-Non lo è stato- ammisi scrollando le spalle -ma le cose sono cambiate ora- dissi quasi più rassicurando me che lui -la tua famiglia è perfetta- gli dissi fissando la foto.
-Già questa famiglia è perfetta- sbuffò fissando la foto e io lo guardai inarcando un sopracciglio. Questa famiglia? Non era la sua?
-Claire non è mia madre biologica- confessò e io rimasi a bocca aperta. Osservandolo meglio, somigliava molto a Martin ma non aveva nulla di Claire.
-e..e.. Tua madre? Quella biologica intendo?- chiesi imbarazzatissima e subito mi penti di aver fatto quella domanda. Ci conoscevamo da pochissimo con quale criterio pensavo me ne avrebbe parlato.
-mia madre- disse quasi in un sussurro -lei è una prostituta, lo fa per lavoro- rise nervosamente guardandomi ed io mi limitai a mordermi il labbro, volevo saperne di più - mio padre la pagò quella volta e Lei rimase incinta, voleva abortire.. Non si poteva permettere una gravidanza con il lavoro che faceva- disse freddamente -mio padre così la pagava ogni mese per far sì che lei mi tenesse e una volta venuto al mondo mi prese con lui per costruirci una vita insieme- disse con un tono misto al dolce e al frustrato -dopo tanti anni poi è entrata Claire nella nostra vita, aveva già una figlia, Molly- continuò a raccontare sospirando -e infine è nata Isabel- disse e gli apparve un magnifico sorriso in volto.
-Sei molto legato a lei vero?- gli chiesi con un timido sorriso.
-Tremendamente, è forse la cosa più bella della mia vita quella bambina- rise mordendosi il labbro.
-E' adorabile- commentai posando la foto e guardandomi poi attorno.
-E tu l'hai mai conosciuta?- chiesi ad un tratto, lui mi guardò inarcando un sopracciglio - Tua madre, quella vera, l'hai conosciuta?- chiesi deglutendo.
Si lo sapevo, ero sempre troppo curiosa.
Lui serrò la mascella e mi fissó puntando i suoi occhi duri su di me, facevo fatica a mantenere lo sguardo.
-No- disse secco -non ne avrei motivo- disse freddo e poi si alzò dal letto -dovremmo scendere- concluse e dopo essermi alzata scendemmo.
Nel frattempo Shay mi inviò un messaggio dicendomi che tra poco sarebbe passata da casa di Caleb per uscire.
-Tra poco devo andare- dissi mentre ci avvicinavamo alla sua famiglia che si era trasferita in soggiorno.
-E' stato un piacere conoscerti- sorrise stringendomi in un abbraccio Claire.
-Veramente adorabile, torna quando vuoi Ashley- sorrise suo padre stringendomi la mano.
- Ciao principessa- corse verso di me Isabel. Io la presi in braccio lasciandole un bacio sulla guancia - Ciao e buonanotte a te principessina- le sussurrai e lei rise scappando nuovamente.
-Ti accompagno- disse Caleb mettendo un braccio attorno ai miei fianchi ed io annuì.
-Grazie mille di tutto, veramente, una cena ottima- ringraziai tutta la famiglia e andammo con Caleb verso la porta.
-Bene è andata bene- disse lui aprendo la porta e appoggiandosi allo stipite -grazie mille- rise leccandosi le labbra.
-Ti dovevo un favore- minimizzai scrollando le spalle.
Nel frattempo un clacson suonava, Shay era arrivata.
-Io vado allora- dissi dondolandomi sui talloni, non so bene neanche io cosa stessi aspettando.
-Si ehm certo- disse stranamente imbarazzato. Si avvicinò a me e improvvisamente mi paralizzai diventando tutta rossa.
Ma contrariamente ai miei pensieri, mi lasciò un leggero bacio sulla guancia.
-Ciao- ripetei voltandomi.
Presi un respiro e mi voltai nuovamente verso lui.
-Potremmo essere.. Amici, se ti va- dissi poco sicura di me e mordendomi un labbro.
-Ehm amici?- ripeté lui dubbioso, Io scrollai le spalle.
Avevo fatto una cazzata, come mi era passato per la testa? Io e lui amici? Ci eravamo solo scambiati due favori, e due baci ma vabbe, ma da domani saremo tornati ad ignorarci come sempre.
-Perché no- disse ad un tratto sorridente -divertiti allora, a domani amica- rise mordendosi il labbro per poi chiudere la porta e lasciarmi a fissarla con un sorriso ebete.

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