-Perché sei venuto qui?-sussurrai fissandolo.
-Mi andava- disse fissandomi -mi andava di passare la serata con te- aggiunse deglutendo e notai anche dell'imbarazzo nelle sue parole.
Mi morsi il labbro e non so neanche cosa mi passò nella testa quando fui io a gettarmi sulle sue labbra.
Subito le nostre lingue si incontrarono, lui poggió una mano sulla mia schiena stringendomi al suo corpo mentre io tenevo le mie strette sulle sue spalle.
Ogni volta che c'era questo contatto la mia testa sembrava quasi non funzionare più!
Si allontanò dalle mie labbra cominciando a lasciare baci sul mio collo facendomi indietreggiare fino al letto dove ci sdraiammo, io sotto e lui sopra.
Instintivamente chiusi le gambe intorno al suo bacio mentre lui stringeva leggermente la mia coscia continuando a baciare il collo e poi la clavicola.
-Tesoro- sentì urlare mia madre.
E questo mi svegliò, c'erano tutti sotto!
Subito spinsi Caleb lontano da me e mi alzai.
-Arrivo- urlai guardandomi allo specchio per aggiustarmi -Andiamo?- sospirai guardando Caleb che aggiustandosi i capelli annuiva.
Fortunatamente e contrariamente a quello che pensavo, la cena andò per il meglio e Caleb entrò anche nelle grazie di mia madre che continuava a guardarlo sorridente.
-Noi andiamo a bere qualcosa, vi unite?- chiese una volta finito Ian.
Guardai Caleb per capire cosa ne pensasse.
-Perché no- disse semplicemente scrollando le spalle.
-Andiamo-cercai di sorridere alzandomi.
Usciti fuori, Lucy e Ian andarono con la macchina di quest'ultimo mentre io e Caleb con la sua.
-Non è andata male la cena- commentai quando parcheggiammo davanti ad un locale.
-Lo dico io che sei troppo pessimista- mi derise stringendomi un fianco avvicinandomi a lui.
-Vado a prendere qualcosa da bere?- chiesi per smorzare leggermente la tensione quando fummo dentro.
-Ti accompagno- mi propose Lucy sorridente.
Okay, questa ragazza mi faceva sempre più paura.
Ci avvicinammo al bancone e ovviamente ordinò lei per tutti.
-Perché hai fatto venire Caleb?- chiesi schiettamente guardandola.
-Me l'ha chiesto tua madre- disse scrollando le spalle.
Mi prendeva in giro?
-Sei seria?- risi inarcando un sopracciglio -dopo quello che è successo quella sera, nonostante tutto stai ancora con Ian, mia madre ti chiede di invitarlo ad una cena e tu lo fai?- sputai.
-Era per farti un favore- disse scocciata.
-A me?- chiesi acidamente.
-Dopo quella sera avevo detto a Ian di me e Caleb.. Lui mi aveva mollata- confessò calmando il tono di voce -solo dopo qualche giorno mi sono resa conto di quanto realmente lo amavo.. Ho lottato per averlo- disse a denti stretti e fissandomi.
-E quale sarebbe il favore che hai fatto a me?- ero letteralmente sorpresa del fatto che stava dicendo tutto quello che era successo proprio a me. Forse stava veramente cambiando.
-Oh andiamo- rise lei -Ashley tu gli piaci- sorrise leggermente.
Sentì immediatamente le guance andarmi a fuoco e rimasi completamente senza parole mentre lei rideva leggermente.
Presimo in mano due drink ciascuno e ci girammo quando due ragazzi bloccarono il passaggio.
-Bamboline dove andate?- chiese uno dei due maliziosamente.
-Lontano da voi- dissi tornando la solita acida di sempre -se vi fate da parte magari- sorrisi falsamente.
-Questa è mia- rise sempre lo stesso guardandomi e mordendosi il labbro.
-Non siamo sole- disse duramente Lucy inarcando un sopracciglio -è meglio che ve ne andiate- urlò ma i due si misero semplicemente a ridere.
-Ma noi vogliamo passare del tempo con voi- parló finalmente l'altro.
-Al diavolo- urlai cercando di dividerli, inutilmente.
Il primo ragazzo mi prese dal polso avvicinando il mio viso al suo e facendo cadere a terra in drink.
-Bambolina evitiamo di fare le difficili- sussurrò e potei sentire la tremenda puzza di alcool che emanava.
-Mollami- urlai cercando di liberarmi.
-Lasciatele in pace- si intromise qualcuno.
-E chi ce lo ordina?- rise il ragazzo mollando la presa su di me ed entrambi si voltarono a guardare il ragazzo dietro di loro. Ian.
-Ian Fitzgerald- disse con tono duro.
I due si guardarono inarcando un sopracciglio -sono con me, sparite o in meno di cinque secondi sapete già che rimpiangerete di non averlo fatto- disse tranquillamente.
Si scambiarono degli sguardi e subito i due ragazzi sparirono facendo tirare un sospiro di sollievo a me e Lucy.
Ovviamente quei ragazzi avevano fatto la mossa giusta, sentendo il cognome di Ian avranno capito che sarebbe stato meglio sparire in quanto sua madre era senatrice e suo padre l'avvocato più importante della città.
-Grazie- sussurrai quando lui si avvicinò abbracciando Lucy.
-Nulla- accennò un sorriso.
Sentì un peso sullo stomaco vedendoli abbracciati e fui veramente gelosa di loro due.. In tutto ciò, tra l'altro, Caleb non si era preoccupato di dov'ero e non c'era neanche quando avevo bisogno di lui.
Dov'era?
Lo cercai con lo sguardo intorno e quando lo trovai non sapevo seriamente se ridere o piangere.
Era già con un drink in mano mentre parlava con una biondina.
Era più occupato a provarci con una che a vedere come stavo io.
Come ogni volta aveva combinato qualche cazzata.
Aveva detto di voler passare la serata con me e mentiva anche questa volta.
Non avrei versato una lacrima, ma non potevo stare lì un minuto in più.
-Scusate.. Io vado- dissi guardando Lucy e Ian che si limitarono ad annuire.
Uscita fuori cominciai a sentire leggermente freddo, mi strinsi nelle spalle e decisi di non tornare in quel momento a casa.
Decisi così di chiamare Shay.
-Ehi biondaaaa- urlò lei appena rispose e sentì un gran casino intorno a lei.
-Ehi dove sei?- risi leggermente.
-Al Grimm, vieniiii- continuò ad urlare.
Non le risposi neanche, chiusi la chiamata e dopo aver chiamato un taxi andai al Grimm.
Appena entrata incontrai Shay seduta al bancone con altre due ragazze che bevevano.
-Sera- sorrisi lasciandole un bacio sulla guancia.
-Questo è tuo- disse Shay porgendomi un bicchiere -al vetro- mi ordinò.
Io risi ma non ci pensai due volte. Bevvi tutto il drink d'un colpo.
-Ahh- sospirai poggiando il bicchiere mentre tutti ridevano e battevano le mani.
-Un altro giro- urlai mentre il barista preparava già gli altri cocktail.
Dopo il terzo sentì il telefono squillare, mi allontai per poter rispondere.
-Pronto?- dissi con voce impastata.
-Ashley dove ti sei cacciata??- urlò Caleb dall'altra parte del telefono.
-Sono con Shay e non sono affari tuoi io mi sto divertendo- dissi tenendomi da una sedia per non cadere -torna da quella biondina e non rompermi più- urlai per poi gettare, senza rendermene conto, il telefono per terra.
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Help Me Please!
ChickLit-Farò qualsiasi cosa in cambio- mi lasciai scappare. Lui si fermò un attimo e si voltò guardandomi con un sopracciglio alzato. -Qualsiasi cosa?- rise maliziosamente. Io deglutì senza rispondere e passò a guardarmi nuovamente, soffermandosi sulle mie...