Dopo quel messaggio di Caleb cambiai argomento e parlammo per tutta la serata di ogni tipo di argomento.
Durante la cena, inoltre, io e Lucy decidemmo di andare a fare colazione insieme per il giorno successivo.
Per questo mi alzai un po' prima in modo da essere pronta quando sarebbe passata.
Dopo aver fatto la doccia Indossai un paio di jeans a vita alta con una camicia bianca all'interno.
-Vado- salutai mia madre prima di uscire di casa.
-Buongiorno- salutai, invece, Lucy appena salì in macchina.
-Giorno- sorrise lei facendo partire la macchina.
-In questo bar i cornetti sono la fine del mondo- esultò appena ci sedemmo in un tavolino fuori.
-Voglio fidarmi- ridacchiai dopo aver ordinato due caffè e due cornetti.
-Chi l'avrebbe mai detto io e te a fare colazione in pace insieme?- risi bevendo un sorso del mio caffè.
-Di certo non io- rise lei mordendo il suo cornetto -ma non sei così male- commentò scrollando le spalle.
-Oh grazie- ridacchiai inarcando un sopracciglio -tu sei peggio- la presi in giro, lei si limitò ad ignorarmi facendomi il dito medio.
-Offro io- dissi subito alzandomi.
-Ashley no-mi rimproverò lei.
-La prossima volta tu promesso, oggi però mi sento buona- risi mordendomi il labbro.
-Va bene- scosse la testa ridacchiando.
Entrai così dentro al bar e mi misi in fila alla cassa.
-Due caffè e due cornetti al cioccolato- dissi alla cassiera.
-cinque euro e quaranta- mi sorrise lei.
-Ehi faccio io- si intromise una voce passando alla cassiera una banconota da venti -pagati anche un altro caffè che ho preso al bancone- aggiunse.
Mi voltai a vedere chi fossi e mi trovai davanti Ramsay.
-Ehi no, no, non mi sembra il caso- dissi subito cercando di dare i miei soldi alla cassiera.
-Voglio solo offrire la colazione a te e la tua amica dai- rise tirando indietro la mia mano e prendendo il resto che la cassiera gli aveva posato.
-Ma perché? Dai no prendi i soldi- mi lamentai porgendogli i soldi.
-Non prenderei mai dei soldi da te- rise mordendosi un labbro.
-Ti devo una colazione allora- risi puntandogli il dito contro.
-Ci sto- mi sorrise mentre uscivamo dal bar -quando vuoi andiamo per questa colazione- urlò prima di allontanarsi mentre io mi avvicinavo a Lucy.
-E il tipo chi è?- rise alzandosi mentre ci incamminavamo verso scuola.
-Il mio coach della palestra- dissi mordendomi il labbro.
-Che figo- urlò facendomi l'occhiolino -ci prova?- chiese mentre attraversavamo la strada.
-Che? No!- risposi subito sicura di essere completamente rossa in viso.
-Si certo- mi derise lei scuotendo la testa -ahhh, troppi tutti insieme no?- si fermò quando fummo davanti alla scuola. Ovviamente stava facendo riferimento al fatto che secondo lei al momento mi 'contendevano' Caleb e Ramsay, convinta lei.
Non risposi e mi limitai a scuotere la testa mentre entravamo a scuola.
Appena entrammo in classe Shay mi guardò inarcando il sopracciglio sempre più sorpresa dal mio rapporto con Lucy, mi limitai a dirle che dopo le avrei spiegato.
Le ore fino alla ricreazione passarono abbastanza velocemente, fortunatamente.
-Eri con Lucy?- mi chiese Shay appena ci sedemmo al nostro tavolo.
-Si- dissi tranquillamente -forse non è così male-commentai scrollando le spalle.
-Possiamo unirci?- chiese una voce e insieme io e Shay alzammo lo sguardo incontrando la figura di Lucy affiancata da Sasha ed Emily.
Okay, questo era strano.
Mi voltai verso Shay per vedere cosa ne pensava, lei si limitò a scrollare le spalle.
-Certo- risposi io sforzando un sorriso.
Senza dir nulla le tre si sedettero.
-Adoro i tuoi pantaloni Shay- disse entusiasta Sasha fissandoli e fortunatamente, bastò questa semplice frase per farci ridere tutto e rompere la tensione che c'era tra di noi.
Alla fine dei conti non era così male, stavamo parlando delle cose più comuni tra ragazze e ci mettevamo una battuta qui e lì nel discorso che riuscivano a farci sorridere tutte insieme.
Ad un certo punto notai in lontananza Caleb che ci guardava ridendo leggermente, appena notò che lo guardavo mi fece cenno di avvicinarmi a lui.
-Scusatemi- dissi alzandomi dal tavolino per avvicinarmi a Caleb.
-Beh ormai siete proprio amiche- rise guardando prima le ragazze al tavolo e poi me.
-Diciamo che ci stiamo scoprendo- dissi poco sicura facendo una smorfia -Vieni-aggiunsi poi allontanandomi da lì per andare verso il mio armadietto, dove c'era meno gente.
-Comunque, quello blu- disse poggiandosi all'armadietto.
-Quello blu?- chiesi non capendo e inarcando un sopracciglio.
-Il vestito per il matrimonio- mi spiegò sorridendo -cioè l'altro è.. Wow- sospirò alzando gli occhi al cielo -ma quello blu lo vedo più adatto- puntò nuovamente gli occhi su di me sospirando.
-Ho lo stesso pensiero- mi limitai a dire mordendomi il labbro -ma dobbiamo ancora parlarne bene con Lucy- spiegai scrollando le spalle -senti tu invece...- cominciai a cambiare argomento dondolando sui talloni -hai per caso parlato con Molly di ciò che ti avevo detto?- chiesi.
-Con Molly?- chiese per conferma inarcando un sopracciglio -cosa dovrei dirle?- rise -Ashley non avrà niente contro di te, sarà stata solo nervosa, dovrei andarle lì a dirle 'cosa ti ha fatto Ashley?'- chiese come se fosse la cosa più anormale del mondo.
-Esatto, non capisco cosa ci sia di così strano- sbuffai allargando le braccia -sarebbe frustrate vederla infastidita da me la prossima volta che vengo a casa tua- confessai portando gli occhi al cielo.
Lui mi guardò ridendo soddisfatto, anche se non so per cosa stesse ridendo, così mi voltai, magari dietro di me c'era qualcosa di così divertente. Ma nulla.
-Che c'è?- chiesi esasperata inarcando un sopracciglio.
-Nulla- cercò di rilassarsi mordendosi il labbro.
-Parla- sbuffai incrociando le braccia al petto.
-Niente.. Davvero- scosse la testa e io non riuscivo veramente a capire cosa avesse scaricato questa sua risata e soprattutto perché non volesse dirmelo!
-Parlerò con Molly- tornò serio guardandomi -promesso- affermò -ad un condizione- sorrise mordendosi il labbro.
-No, sei serio?!- alzai la voce.
-Vieni- mi ignorò completamente prendendomi per mano portandomi lontano.
-Ehi dobbiamo entrare dove stiamo andando- sbraitai cominciando a tirargli degli schiaffetti nella mano -mollami non ti ho detto di si- continuai a dire sbattendo i piedi a terra.
Lui si fermò solo quasi all'uscita di scuola.
-Ti stai calma?- mi rimproverò non mollando la presa.
-No- dissi secca -devi dirmi dove stiamo andando- dissi decisa incrociando le braccia al petto.
-Andiamo via- disse tranquillamente -fidati, vieni- rise leggermente.
Ora, non so veramente per quale motivo, ma lo seguì.
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Help Me Please!
ChickLit-Farò qualsiasi cosa in cambio- mi lasciai scappare. Lui si fermò un attimo e si voltò guardandomi con un sopracciglio alzato. -Qualsiasi cosa?- rise maliziosamente. Io deglutì senza rispondere e passò a guardarmi nuovamente, soffermandosi sulle mie...