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Arrossì immediatamente alle sue parole, era adorabile il fatto che nonostante quelle foto lui avesse tenuto la più semplice, la più naturale.
Prese nuovamente il suo telefono e lo posò dentro la tasca.
-Dovresti farti fotografare- disse guardandomi -sei molto fotogenica- aggiunse tornando a bere il suo cocktail.
- Non penso sia il caso- risi finendo il mio succo -non mi sentirei a mio agio davanti ad una fotocamera- spiegai scrollando le spalle.
-Caleeeeb- arrivò urlando una ragazza -mi hai lasciata lì da sola- piagnucolò passando un dito sul suo petto.
-Megan- rise lui mordendosi il labbro.
Questa era Megan? La ragazza che Sean cercava? Effettivamente era una bella ragazza ed era ovviamente ubriaca fradicia e con le mani su tutto il corpo di Caleb.
Feci una faccia disgustata guardandola e lei mi guardò curiosa.
-Lei chi è?- sputò fissandomi.
-Ehm io vado- dissi sentendomi chiaramente di troppo in quel momento. Feci per andarmene e Caleb mi tirò dal polso facendo incontrare i nostri occhi mentre Megan continuava a lasciargli baci sul collo.
Lo guardai perplessa.
Cosa voleva?
Si leccó le labbra e non so perché la cosa mi fece innervosire parecchio.
Liberai il mio polso dalla sua presa e andai verso Shay.
Notai con lei e Tyler una terza persona.
-Sean- urlai abbracciandolo.
-Ash- urlò lui stringendomi a sua volta.
-Non ti ho mai vista nella stessa settimana a due feste- mi derise passandosi una mano tra i capelli.
- Se Non lo faccio ora- mi limitai a dire scrollando le spalle.
Poi guardai Shay che beveva non so che cocktail -ehi, non bevo io non bevi neanche tu- la rimproverai ridendo e prendendole il bicchiere dalle mani e assaggiando il drink.
Era forte e immediatamente feci una faccia schifata.
-Che roba è?- chiesi porgendoglielo nuovamente.
-Opera sua- rise lei indicando Tyler.
- Fa schifo- urlai ridendo verso Tyler che ricambiò semplicemente la risata.
Nonostante facesse schifo bevvi un altro sorso e subito dopo ci dirigemmo tutti e quattro a ballare.
La musica continuava a suonare e mi stavo letteralmente bruciando i timpani.
Ad un tratto vidi Shay prendermi per mano e portarmi, insieme anche a Sean e Tyler verso un tavolo dove c'era seduta parecchia gente.
Caleb e Megan compresi.
-Giochiamo?- chiese Caleb prendendo in mano due contenitori, Tyler annuì.
Ci sedemmo e io finì in mezzo a Sean e Shay.
-Che gioco è?- chiesi guardandoli.
-Più o meno obbligo o verità- mi disse Shay -in un contenitore ci sono delle verità, nell'altro degli obblighi, scegli uno dei due contenitori e poi la sorte deciderá per te- mi spiegó scrollando le spalle.
Chiaro, annuì e aspettai di cominciare il gioco.
Iniziò un ragazzo che fu costretto a rimanere in mutande per l'intero giro.
Seguirono diverse persone fino a Shay.
-Obbligo- disse prendendo un bigliettino -Bacia una persona del tuo stesso sesso- lesse lei e si voltò verso me scrollando le spalle.
Io risi e ci avvicinammo baciandoci per pochissimo con la lingua mentre tutti, soprattutto i ragazzi, schiamazzavano contenti.
-Obbligo- risi avvicinandomi al contenitore e prendendo un bigliettino -levati un indumento(le scarpe non sono incluse come indumento)- lessi e poi mi guardai attorno.
Ci fu un boato collettivo e subito mi trovai a fissare Caleb mordendomi un labbro.
Lui sembrava divertito e soprattutto curioso di cosa avrei fatto.
Avevo solo un vestito? Che avrei dovuto togliere?
Ebbi quasi un lampo di genio e portandomi le mani dietro la schiena sganciai velocemente il reggiseno e dopo aver abbassato le spalline lo levai tranquillamente.
Sorrisi soddisfatta, la differenza a malapena si notava, alzai lo sguardo incontrando nuovamente gli occhi di Caleb che cominciò a leccarsi le labbra.
Gettai il reggiseno dietro di me ed era il turno di Sean.
-Verità- disse tranquillamente prendendo un bigliettino -quante delle persone presenti ti porteresti a letto?- lesse e anche lui, come tutti alzò lo sguardo guardando singolarmente ogni ragazza, me compresa -due- disse secco buttando il bigliettino.
Continuò il giro e fu il turno di Caleb.
-Verità- disse ridendo e prese anche lui un bigliettino -mai fatto cose a tre?- lesse ad alta voce, poi scoppiò in una risata e fece l'occhiolino a Tyler -anche a quattro- rispose ridendo.
Io deglutì senza neanche guardarlo. Io sapevo che Caleb era così eppure ogni volta che lo vedevo o lo sentivo parlare delle sue conquiste, avevo come un peso allo stomaco di cui non riuscivo a liberarmi.
Involontariamente mi appoggiai alla spalla di Sean che mi sorrise.
Riprese il giro e fu nuovamente il mio turno.
-Obbligo- ripetei prendendo un fogliettino -bevi tre shottini di seguito- dissi e alzai lo sguardo su Shay, non dovevo ubriacarmi.
Ma magari con soli tre shottini sarei stata leggermente allegra.
Annuì e nel frattempo posarono davanti a me i tre bicchierini che ingoiai senza pensarci due volte.
Li sentì bruciare nella gola e una volta aperti gli occhi mi resi conto che ero ancora abbastanza cosciente ma la testa cominciava a farmi male.
Mi appoggiai nuovamente alla spalla di Sean tenendomi la testa con le mani.
-Vuoi che andiamo a casa?- mi chiese Shay notando come stavo.
-Esco solo un momento- sussurrai alzandomi.
Fu difficile uscire fuori dal locale ma quando l'aria colpì la mia pelle mi sentì stranamente bene.
Anche non sentire più la musica rimbombare nelle orecchie stava placando il mio dolore alla testa.
-Tutto okay?- sentì chiedermi e vidi Caleb proprio dietro di me.
-Solo un po' di mal di testa- minimizzai scrollando le spalle.
Lui annuì e ci fu un momento di silenzio, dove nessuno dei due sembrava aver più nulla da dire.
-Penso che quando entrerai non troverai più il tuo reggiseno- rise lui rompendo il silenzio.
Il reggiseno, e chi se lo ricordava più.
-Perché?- chiesi.
-Ho visto un ragazzo prenderlo e poi buh è sparito- rise passandosi una mano sul volto e avvicinandosi a me.
Lo guardai avvicinarsi e rimasi immobile, quando mi abbracciò accarezzandomi i capelli mi irriggidì.
Perché si stava comportando in questo modo?
Perché mi stava abbracciando?
-Che stai facendo?- sussurrai schiacciata contro il suo petto.
-Ho la costante voglia di starti accanto- sussurró tra i miei capelli -e non capisco il perché- sospiró.

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