Salì in macchina e abbassai subito i finestrini guardando fuori, l'aria sembrava troppo tesa.
-Quelle due ragazze parlavano di te dentro gli spogliatoi- dissi senza neanche rendermene conto, odiavo quel silenzio e sfortunatamente fu la prima cosa che mi venne in mente.
-Ah si? E che dicevano?- ridacchiò guardandomi.
Che sei un gran figo.
-Dicevano che sapevano che avevi rotto con Lucy- non era necessario sapesse proprio tutto quello che stavano dicendo..
-Io non ho rotto con Lucy- disse subito e io lo guardai inarcando un sopracciglio. Non aveva rotto con Lucy?
-Non puoi rompere con una persona se non ci sei mai stato- mi spiegò scrollando le spalle.
-Ah già dimenticavo che tu non ti fidanzi- sputai portando gli occhi al cielo -sarebbe da sfigati no?- lo punzecchiai con un falso sorriso.
-Non è questione di essere sfigati o meno- sbuffò guardandomi male -non mi sono mai innamorato e non sono stato con nessuno.. Perché dovrei dire che stavo con Lucy?- chiese leggermente innervosito.
Io decisi di non rispondere neanche e mi voltai nuovamente a guardare il panorama al di fuori.
-Il tizio che è venuto oggi a scuola.. Cioè tu e lui.. State insieme?- chiese imbarazzato appena parcheggiò davanti casa mia.
-Cosa ti interessa?- sputai inarcando un sopracciglio, lui sbuffò passandosi le mani sul volto.
-Curiosità, si può sapere o è un segreto?- chiese infastidito.
Lui infastidito? Certo che il mondo continua a girare al contrario.
-Non stiamo insieme- sospirai e vidi un leggero sorriso nascergli sul volto -contento?- sbuffai.
-Lo immaginavo, volevo solo una conferma- ridacchiò lui.
-E da cosa lo immaginavi scusa?- chiesi scocciata incrociando le braccia sotto il seno.
-Puoi negarlo quanto vuoi- rise leggermente guardando avanti a sé -ma tu vuoi me- disse seriamente voltandosi a guardarmi.
-Ma fammi il piacere- risi nervosamente e stavo andando ad aprire lo sportello quando bloccò le uscite -non essere infantile, apri- dissi infastidita.
-No fin quando non sarai sincera- rise divertito lui.
-Ti diverte vedermi incazzata?- sbraitai sbattendo una mano sul finestrino.
-Effettivamente sei carina incazzata- sorrise mordendosi un labbro.
-Quanto puoi essere viscido- commentai disgustata appoggiandomi al sedile -facciamo i bambini va bene, stiamo qui fino a quando uno dei due non crolla- sorrisi falsamente.
-Basterebbe che tu fossi sincera- ridacchiò lui.
Come poteva ridacchiare? Avevo voglia di staccargli la faccia sul serio! Si vedeva proprio che gli faceva farmi impazzire, ma a costo di sembrare una bambina che fa i capricci, questa volta avrebbe perso lui.
-Io sono sincera- sputai guardando casa mia.
-Allora vorresti dirmi che ti fa sentire come ti faccio sentire io?- sorrise mordendosi il labbro.
Cosa insinuava? Jason mi faceva stare mille volte meglio di lui, mi faceva ridere e mi faceva star bene.
Mi girai a guardarlo facendo incontrare i nostri occhi e forse solo in quel momento capì il senso della sua frase.
Brividi avevano percorso tutto il mio corpo con un solo sguardo e mi sentivo in pieno imbarazzo.
Lui mi faceva sempre sentire così.
-Lui ti fa sentire come ti faccio sentire io quando ti tocca?- sussurrò poggiando una mano sul mio collo e accarezzandomi dolcemente la guancia con il suo pollice.
I nostri occhi non perdevano il contatto anche se per me stava cominciando difficile.
Chiusi gli occhi respirando profondamente cercando di calmarmi.
-Ti bacia come ti bacio io?- sussurrò avvicinandosi pericolosamente a me.
L'aria stava cominciando seriamente a mancarmi, ma non potevo lasciare che accadesse, non potevo fargli vedere seriamente ciò che provavo quando stavo con lui.
Le nostre labbra quasi si toccavano e lui cominciò a guardarle.
-Smettila, fammi uscire- deglutì, ma lui non si mosse di un millimetro.
-Voglio andare via ho detto- alzai la voce poggiando una mano sul suo petto per allontanarlo da me -fammi scendere- ripetei sicura di me.
Lui si gettò sul suo sedile e sbloccò la macchina dalla quale scesi senza neanche salutarlo.
Appena entrai in casa tirai un sospiro di sollievo era come se per tutto quel tempo mi era venuta a mancare l'aria.
Una bella doccia fresca avrebbe sicuramente aiutato.
Salì velocemente ed entrai subito in doccia cercando di pensare il meno possibile a Caleb, ci provavo davvero!
Ma ripensavo sempre a tutto, ad ogni suo gesto, ogni sua parola.
Non potevo innamorarmi di lui, non dovevo, mi facevo del male da sola facendo in questo modo.
Dovevo allontarmi di più da lui? Mi promettevo costantemente di farlo ma il destino si metteva sempre in mezzo facendomelo trovare davanti e non resistergli.
Appena uscì dalla doccia sentì il portone chiudersi, mia madre era sicuramente tornava, misi l'intimo e una maglietta scendendo velocemente sotto.
-Ehi com'è andata?- chiesi mentre lei svuotava delle buste della spesa.
-Bene solo sono proprio in confusione ho un sacco di cose da fare- disse velocemente per poi fermarsi davanti a me e sospirare -Robert vorrebbe che ci sposassimo tra un mese- disse accennando un sorriso.
-Ah wow così presto?- chiesi inarcando un sopracciglio.
-Tesoro se pensi di aver bisogno di più tempo io ne parlo con lui- disse dolcemente.
-Oh no tranquilla- sorrisi, si sarebbero sposati, prima o dopo non cambiava molto -ma devi preparare un sacco di cose, il vestito?- chiesi subito.
-Pensavo di andarci domani, vieni con me?- chiese speransosa.
-Certo- risi stringendola in un abbraccio.
-Verrà anche Lucy- disse appena ci staccammo.
La guardai malissimo incrociando le braccia al petto, proprio come i bambini.
-Non potevo dirle di no- si giustificò lei alzando gli occhi al cielo.
-Come minimo mi compri una macchina dopo tutti questi atti di bontá- risi alzandomi e mi andai a stendere sul divano dove poco dopo crollai.
- Ashley.. Tesoro alzati.. Tesoro- sentì parlare mia madre mentre mi scuoteva leggermente.
-Mhmm- cominciai a fare versi voltandomi dall'altra parte -ora mi alzo- dissi sbuffando.
-Ashley ci sono ospiti alzati- sussurrò con rimprovero e subito dopo sentì una risata.
Chi era?
Mi voltai di scatto stroppicciandomi gli occhi e alzando il busto.
Aprì gli occhi riconoscendo la persona davanti a me.
Caleb?
- Che ci fai tu qui?- chiesi inarcando un sopracciglio.
-Hai dimenticato questa uscendo dalla macchina- disse mostrandomi la mia borsa.
-Ah, oh grazie- dissi scuotendo la testa e mi alzai prendendogliela dalle mani.
-Caleb ti fermi per cena?- chiese dolcemente mia madre alzandosi.
-Grazie mille signora Marin ma devo proprio andare, ho ospiti per cena, sarà per un'altra volta- disse garbatamente e mi trovai a guardarlo con un sopracciglio inarcato, tutta questa gentilezza mi era nuova.
-Ci conto- sorrise mia madre per poi uscire dal soggiorno.
-Ti accompagno- dissi semplicemente superandolo andando verso la porta.
Mi voltai e lo trovai a guardarmi il culo.
Cazzo, indossavo solo l'intimo e una maglietta.
- Di certo non mi aspettavo questa accoglienza- rise squadrandomi -ma non poteva essere migliore- ridacchiò facendomi l'occhiolino per poi uscire di casa.Waaaaa!
Un solo giorno, mi sentivo troppo ispirata e soprattutto avevo bisogno del ritorno in scena di Caleeeb! Rispetto agli scorsi questo si incentra molto di più su loro due e penso che fosse arrivata proprio l'ora!
Non so quando aggiorneró la prossima volta ma ovviamente spero il prima possibile❤
Lasciate tante stelline e commenti, mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensate 😘
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Help Me Please!
ChickLit-Farò qualsiasi cosa in cambio- mi lasciai scappare. Lui si fermò un attimo e si voltò guardandomi con un sopracciglio alzato. -Qualsiasi cosa?- rise maliziosamente. Io deglutì senza rispondere e passò a guardarmi nuovamente, soffermandosi sulle mie...