Non mi resi neanche conto di essere crollata a dormire sul corpo di Caleb e quando mi svegliai tenevo la testa appoggiata al suo petto mentre il suo braccio era intorno alla mia vita.
Non potevo credere a ciò che era successo con Caleb.. Volevo sperare che per lui aveva avuto la stessa importanza che per me, mi ero veramente esposta concedendomi a lui.. Ma il ricordo delle parole che mi aveva detto mi fece apparire involontariamente un sorriso sul volto.
Sentì, inoltre, uno strano rumorino provenire dal mio stomaco.. Stavo morendo di fame!
Mi alzai cercando di non svegliare Caleb e dopo aver indossato l'intimo andai ad aprire il frigorifero.
C'erano solo bevande e delle uova, non avevo poi così tanta scelta!
Cercai una padella e ci versai dell'olio, quando gettai anche le uova sentì delle braccia stringermi i fianchi mentre un viso si appoggiava sulla mia spalla.
-Buongiorno- sussurró ancora addormentato al mio orecchio Caleb.
-Buongiorno- risposi sorridente -vuoi delle uova?- chiesi mentre mettevo le mie in un piattino.
-Le ruberò da te- rise passando il naso sul mio collo.
-Smettila- ridacchiai mettendogli una mano sul volto.
Mi girai, ma lui non si era spostato e ora mi trovavo di fronte a lui, chiusa tra il suo corpo e la cucina.
-Dai ho fame- sbuffai mordendomi un labbro.
-Voglio un buongiorno con i fiocchi- sussurrò lasciandomi un leggero bacio a stampo.
Ridacchiai leggermente e mi alzai sulle punte per poter far incontrare i nostri visi -buongiorno- sussurrai prima di lasciargli un leggero bacio a stampo.
-Mangiamo- ridacchiò spostandosi.
Ci sedemmo e cominciammo a mangiare insieme le MIE uova.
-Sei sveglia da molto?-mi chiese tra un boccone e l'altro.
-Poco prima di te- scossi la testa.
-La prossima volta però metti anche la maglietta sennò mi viene voglia di un secondo round- ridacchiò squadrandomi e mordendosi il labbro.
-E chi ti dice che ci sarà una seconda volta?- lo provocati ridacchiando per poi posare il piatto sul lavandino.
-Lo dico io- sussurrò stringendomi al suo petto e cominciando ad accarezzarmi i capelli.
Non mi sentivo così felice da tempo e penso di essere stata sul punto di sentire qualcosa di bellissimo allo stomaco, non mi ero mai sentita così bene con me stessa e con qualcun altro.
-Stupido- dissi semplicemente lasciandogli dei baci sul petto.
Alzò con la sua mano il mio volto per fargli incontrare il suo e fece scontrare nuovamente le nostre labbra e di conseguenza le nostre lingue in modo dolce e passionale.
-Che ore sono?- sussurrai mantenendo ancora le labbra poggiate alle sue.
-Tardi- alzò le sopracciglia allontanandosi.
-L'una e un quarto- quasi urlai correndo verso i miei vestiti -oddio ho anche il telefono morto- mi passai le mani sul volto.
-Veloce che andiamo- rise leggermente cominciando a vestirsi.
Mi vestì anche io e cercai di aggiustare nel migliore dei modi i capelli prima di uscire.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso, quasi come se tutto quello che era successo in quella casa fosse stato solo un sogno.
Cominciai a mangiucchiarmi le unghie per non tartassarlo di domande, non volevo prendere troppo in questo momento pure perché nonostante fossi sicura che lui mi piacesse.. Non sapevo cosa volevo veramente dal nostro rapporto, sapevo solo che volevo lui vicino a me, ora.
-Allora ci sentiamo?- chiese parcheggiandosi.
Io annuì e stavo per uscire ma lui mi tenne per un braccio.
- Cosa c'è?- inarcò un sopracciglio.
-Nulla- risposi confusa.
-Non ti fare mille paranoie, ti prego- sospirò ridacchiando leggermente -non andare oltre e vediamo come vanno le cose con calma- ovviamente si riferiva al rapporto tra noi, che neanche lui sapeva definire.
Io non sapevo veramente cosa dire, non avevo parole perché effettivamente non aveva torto, non aveva senso correre nel rapporto per poi rimanere con nulla in mano per le mie troppe illusioni.
-Certo- sorrisi cercando di rassicurarlo.
-Rilassati e viviamoci questa cosa a pieno- rimarcò il concetto avvicinandosi a me -ci stai?- mi sorrise.
Mi morsi il labbro annuendo leggermente e lui mi lasciò un bacio a stampo.
-a dopo- risi scuotendo la testa per poi scendere dalla macchina.
Appena entrata in casa sentì i passi pesanti di mia madre venire verso la mia direzione.
-Ashley- urlò puntandosi davanti a me -un'ora che ti chiamo! A scuola non eri! Nessuna delle tue amiche sapeva dov'eri! Ora spiegami dov'eri!- sbraitò gesticolando animatamente.
Diamine, mi aveva beccata.
-Mamma rilassati sto bene- cercai di dire deglutendo e mettendomi di fronte a lei -io.. Ero... Andata a fare una passeggiata?- dissi anche se suonò quasi come una domanda e il che, non la fece calmare per niente.
-A fare una passeggiata? Ma sei impazzita?- alzò ancora di più il tono di voce -Io non lo so cosa ti è preso ultimamente- abbassò il tono scuotendo la testa -ma da oggi sei in punizione, sappilo, almeno una settimana, poi vedremo- disse decisa guardandomi negli occhi.
Non potevo dire nulla, aveva ragione e per quanto mi dispiacesse, era la cosa giusta.
Mi limitai a sospirare annuendo, non avrebbe avuto senso dir nulla.
Non aggiunse nulla neanche lei ed uscì di casa senza aggiungere nulla.
Attaccai il caricatore del telefono alla presa più vicina e mi sedetti sul divano.
Trovai un sacco di chiamate perse di mia madre e un sacco di messaggi da parte di Shay preoccupatissima che mi chiedeva dove mi fossi cacciata.
Decisi così di scriverle un messaggio per rassicurarla e invitarla a stare un po' insieme a casa mia, infondo, io non potevo uscire di casa.. Ma non mi era stato vietato far venire qualcuno a casa.
Dopo neanche 10 minuti qualcuno suonò al campanello e Shay mi strinse subito in un abbraccio.
-Mi hai fatto prendere un infarto idiota- disse stringendomi più forte.
-Se continui a stringermi mi affoghi- dissi con il poco fiato che avevo e così mollò la presa -vieni- risi andando verso il soggiorno mentre lei mi seguiva e ci sedemmo.
-Spiegami quello che stai combinando- tagliò subito corto inarcando un sopracciglio -sparisci da scuola senza dir nulla e tua madre si è anche lamentata con me per l'ultima notte che hai dormito da me all'ultimo momento.. Accaduto quando..?- cominciò a parlare velocemente e sempre più confusa, vabbe, lo sarei stata anche io al suo posto..
-Ero da Caleb- confessai sospirando e lei spalancò gli occhi -quella sera poi è venuto a prendermi al locale e mi ha portato a casa sua mandando un messaggio a mia madre dicendole che dormivo da te.. Avevo dimenticato di dirtelo- dissi storcendo leggermente le labbra.
-Beh buongiorno!- mi rimproverò -menomale che ti ho retto il gioco altrimenti potevi farti il segno della croce- mi fece notare ridacchiando leggermente -e oggi? Dov'eri?- chiese maliziosa.
-Sempre con Caleb - ammisi mordendomi un labbro.
-Lo sapevo- strillò pimpante -dove ti ha portato? Che avete fatto? E tua madre? Oddio parla- parlò velocemente e la stoppai mettendole una mano sulla bocca.
-Devi stare calma- dissi duramente inarcando un sopracciglio -mi ha portato in un posto.. Personale- commentai semplicemente -e diciamo che..- tossì e le mie guance si tinsero leggermente di rosso mentre i ricordi di me e Caleb insieme riaffiorarono nella mia mente.
-Ashley- strillò nuovamente -l'avete fatto?- continuò con lo stesso tono.
Rossa come un peperone le diedi solo uno schiaffo sul braccio facendole cenno di abbassare la voce.
-Oh finalmente mi hai ascoltata- sospirò gettandosi sul divano -dovevi scioglierti con lui- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo.
-Ho ascoltato il mio istinto tutto qui- cercai di minimizzare sdraiandomi accanto a lei.
-E ora?- tornò seria lei guardandomi.
-E ora cosa?- chiesi di rimando non capendo a cosa alludesse.
-Voi due tipo.. Avete parlato?- si spiegò meglio.
-Più o meno.. Diciamo che mi ha detto di voler fare le cose con calma e vivere la cosa a piccoli passi- dirlo ad alta voce faceva un altro effetto, anche se la mia mente era costantemente confusa.
-Sono a casa- urlò rientrando mia madre che si piazzò a mani incrociate inarcando un sopracciglio davanti alla porta del soggiorno -tu sei in punizione- mi ricordò dura.
-Non sono uscita di casa infatti- le feci notare -Shay è venuta qui, non ho superato la porta- finsi di giustificarmi ridacchiando, e per quanto lei volesse rimanere seria, si unì alla mia risata.I'M ALIVEEEE
Sono sparita da un sacco lo so, ma sinceramente non mi ero neanche resa conto di come il tempo stesse volando!
Inizierò presto l'università e sono anche in fase di trasferimento in un'altra città quindi il mese di settembre fino ad ora è stato abbastanza caotico.. Tutt'ora la situazione è quella che è, ma fortunatamente sono riuscita a concludere questo capitolo! Giuro che farò il possibile per aggiornare presto intanto godetevi questo capitolo❤❤
STAI LEGGENDO
Help Me Please!
ChickLit-Farò qualsiasi cosa in cambio- mi lasciai scappare. Lui si fermò un attimo e si voltò guardandomi con un sopracciglio alzato. -Qualsiasi cosa?- rise maliziosamente. Io deglutì senza rispondere e passò a guardarmi nuovamente, soffermandosi sulle mie...