capitolo 1.

4.6K 92 20
                                    

Angela era seduta sul davanzale della finestra intenta a leggere il brano "Il treno ha fischiato" di Pirandello dal suo libro di antologia quando una frase la colpì parecchio:
"Si era dimenticato da tanti e tanti anni -ma proprio dimenticato- che il mondo esisteva".
In quella frase, infatti, lei si rispecchiava davvero tanto.
Si era concentrata per talmente tanti anni sui giudizi dei suoi coetanei e della sua stessa famiglia che si era dimenticata che la vita non era fatta solo di tagli, fumo, alcol e sensi di colpa ma anche di cose che avrebbero potuto farla sentire viva davvero.
Fino a quel momento tutto ciò che la distraeva dai suoi dolori era la lettura, grazie alla quale Angela si creava un mondo tutto suo distraendosi dalla merda che era la realtà.
La ragazza rilasciò un sospiro, si alzò e, dopo aver sciolto la coda disordinata fatta quella mattina, uscì di casa per poi sfilare una marlboro dal pacchetto che aveva nella tasca della felpa e accenderla ponendo le mani a coppa davanti al suo viso tondo e pallido.
In poco tempo arrivò a destinazione: il parco.
Si sedette su una panchina buttando la cicca a terra e si mise ad osservare la vita scorrere tranquilla facendola sentire invisibile.
Ben presto, però, una presenza al suo fianco la distrasse.
Angela si girò per vedere chi fosse e ringraziò il cielo per non essersi trovata davanti qualcuno che volesse infastidirla ma bensì un semplice bambino che la guardava con occhi neri come la pece e un'espressione dispiaciuta.
-Ti sei fatta male?- le chiese quest'ultimo indicando le braccia della ragazza facendole notare che le maniche della felpa le si erano alzate facendo intravedere dei tagli abbastanza freschi.
-Oh... Sì, sono caduta per sbaglio...-
A quelle parole il bimbo si alzò, si parò davanti ad Angela, le prese le braccia e lasciò su di esse teneri baci che le procurarono un sorriso.
-Anche il mio fratellone si fa spesso male ai polsi ed io glieli bacio sempre, così sta meglio- le disse poi, e prima che Angela potesse parlare corse tra le braccia di un ragazzo.

N/A.

Non sono conosciuta per niente qui su wattpad, ma spero davvero che qualcuno legga questa storia (la prima in assoluto che scrivo) e mi aiutasse a migliorare nello scrivere perché è sempre stato un mio sogno farlo.

'It's all okay'.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora