epilogo.

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Angela.

Quella notte, dopo esserci rivelati la nostra parte più intima, fu un susseguirsi di baci e carezze.
Mentre Kristian mi baciava lentamente, altrettanto lentamente accarezzava il mio corpo dal volto in giù. Mise le mani sotto la mia maglietta, e stavolta decisi di non fermarlo.
Ero pronta.
Me la levò staccandosi dal bacio e guardandomi negli occhi come per chiedermi se fossi pronta.
Annuii con un lieve sorriso, facendone nascere uno molto più grande sul suo viso.
Continuò ad accarezzarmi la pelle nuda, soffermandosi sui fianchi.
In altre circostanze mi sarei vergognata, ma lui mi aveva insegnato ad amare me stessa e il mio corpo.
Mi aveva fatta sentire bella come mai nessuno ci era riuscita prima d'ora.
Le mie mani lo liberarono dal primo indumento rivelando il suo bellissimo torace, poi gli tolsi i pantaloni del pigiama sembrando forse un po' imbranata per via delle mie mani tremanti.
Rimanemmo in intimo entrambi, continuando a baciarci piano, avevamo tutto il tempo del mondo.
Le sue mani raggiunsero il gancetto del mio reggiseno e lo sbottonarono con un gesto sicuro, per poi scendere a togliermi gli slip, mentre le mie liberarono la sua erezione dai boxer.
Le sue labbra si staccarono dalle mie per poi scendere per tutto il mio corpo, talvolta lasciando segni violacei su di esso, raggiungendo la mia intimità e iniziando a baciare e leccare piano anche quella.
Infilò un dito in essa, poi due, forse per abituarmi alla presenza di qualcosa in un posto che nessuno aveva mai toccato prima.
Si alzò e prese un preservativo, ma prima che lo aprisse lo fermai.
-Prenderò la pillola- gli dissi semplicemente
Avevo voglia di sentirlo pelle contro pelle.
Piano entrò in me facendomi gemere per il dolore.
Restò fermo.
-V-vai- gli dissi una volta abituatami alla sua presenza.
Mi sorrise per incoraggiarmi.
-Farò piano, se ti faccio male basta dirmelo, okay?- mi chiese.
Dopo aver avuto il mio consenso con un cenno del capo iniziò a spingere lentamente.
Ben presto il piacere superò il dolore e iniziai a muovere i fianchi per avere di più.
Le spinte si fecero man mano più veloci, i nostri gemiti e ansimi distrussero il silenzio che la notte portava con sé.
Presto raggiungemmo l'apice del piacere, venendo.
Uscì da me e si mise al mio fianco.
Appoggiai la testa sul suo petto e circondai la sua vita con le mie braccia, mentre lui prese ad accarezzarmi i capelli.
-Grazie per avermi insegnato che l'amore esiste, e grazie per avermi fatto capire che devo amare me stessa e il mio corpo, perché del giudizio degli altri non m'importa più ora che ho te- gli dissi sottovoce, sorridendo.
-Sai, mi ricordi tanto una bambina che conobbi quando avevo otto anni. La vidi accasciata ai piedi di quell'edificio grigio dove sei andata dopo essere stata al parco. Dei bambini la stavano picchiando, temetti il peggio. Mi avvicinai e mandai via quei bulletti, minacciandoli. La presi tra le mie braccia e le sussurrai..-
-È tutto okay- continuai io per lui.
I suoi occhi si spalancarono, io gli sorrisi.
Avevo ritrovato il mio piccolo grande eroe.
E in quel momento ebbi la certezza che lui fosse la persona giusta.
E sì, in quel momento era davvero tutto okay.

FINE.

N/A:
Siamo arrivati alla fine di questa storia.
Okay, non è molto conosciuta ma a me va bene così, ci tengo tanto e in fondo l'importante è scrivere, non quante persone la leggano.
Mi scuso se la parte in cui hanno fatto l'amore non è chiara o bella ma non ho mai descritto scene simili.
Infine, voglio ringraziare tutti quelli che sono arrivati fino alla fine, in particolare HistoriaReiss89, itsniki1003 e il mio ragazzo AntnMrcBrscn per avermi sostenuta sin dall'inizio.
Alla prossima storia.❤

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