Dopo aver bussato per tre volte il campanello la porta venne aperta da un Kristian con le sopracciglia aggrottate e solo un asciugamano a cingergli la vita.
-Cosa ci fai qua? E perché sei bagnata fradicia?- chiese facendole spazio per entrare.
Nessuna risposta.
Lo sguardo della ragazza era fisso sul suo corpo mezzo nudo e le sue guance stavano prendendo fuoco.
-Piccoletta, hai la bava- la schernì il ragazzo, compiaciuto dell'effetto che le procurava.
-Stronzo- alzò gli occhi al cielo Angela.
-Vieni con me- disse, e la portò in quella che doveva essere la sua stanza.
Aveva le pareti di un blu elettrico, il colore che Angela aveva sempre amato, una finestra che affacciava su un paesaggio montano, una scrivania, un letto a due piazze e un armadio spazioso di colore bianco.
Kristian aprì quest'ultimo pe prese una tuta per lui e una maglietta per lei.
Gliela lanciò e le indicò la porta del bagno per farla cambiare.
Angela andò senza esitare e senza chiedere nulla da mettere al disotto della maglietta. Sapeva che le avrebbe coperto il corpo fin sopra il ginocchio e ormai davanti a lui non si vergognava poi tanto delle sue gambe.
Quando tornò in camera del ragazzo lo trovò sdraiato sul suo letto vestito e asciutto, tranne per i capelli, proprio come lei.
-Vuoi asciugarli?-
-No, sto bene così, grazie.-
-Vieni, non ti mangio- le disse il ragazzo battendo delicatamente la mano sul lato vuoto del letto.
Angela andò senza fiatare, ormai l'imbarazzo aveva preso il posto delle parole che si era preparata in mente.
-Scusa- dissero entrambi nello stesso momento, per poi fare un lieve sorriso.
-Non dovevo arrabbiarmi così tanto-
-E io non dovevo darti buca per studiare tutte quelle volte-
-No, tranquilla. Lo capisco. Vuoi solo superare l'anno e io sono stato troppo egoista per farci caso-
-Non importa. Pace?-
-Pace.-
Kristian si avvicinò e le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Mi è mancato tutto di te sai? Compresa la tua acidità.-
-Anche a me è mancato tutto di te, compresi i tuoi soprannomi stupidi- dissero guardandosi negli occhi.
Solo Dio poteva sapere quanto avrebbero voluto baciarsi, ma nessuno ne ebbe il coraggio quella volta, avevano paura di rovinare tutto.
In fondo si conoscevano da poco.
-Adesso mi dici perché eri bagnata fradicia?-
-Lidia mi ha buttato un secchio stracolmo di acqua gelata addosso-
-Che stronza. Adesso ti prenderai un malanno..-
Angela sorrise.
-Allora ti importa ancora..- disse senza pensare.
-Avevi dubbi?-
-Alcuni. Dovrei dirti una cosa..- disse Angela facendolo preoccupare.
Sperava tanto che non fosse ciò che pensava.
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'It's all okay'.
Random"E in quel momento ebbi la certezza che lui fosse la persona giusta". Storia di una ragazza che impara ad amarsi grazie ad un ragazzo diverso dagli altri. È la mia prima storia in assoluto, passate.