J- Sei ancora arrabbiato?
Lo precedo fuori dalla porta, sono infastidito non mi va di parlargli per ora ma mi ritrovo bloccato per il braccio.
J- Taehyung...
Sbuffo, con lui perdo sempre.
- Cosa vuoi?-
Lo guardo, accorgendomi della sua espressione triste.
J- Sei davvero arrabbiato?
- No lo faccio perche mi annoio...-
Uso un tono monotono, anche se non vorrei rispondergli male c'è qualcosa che mi spinge a farlo, mi sento un bambino ad essere infastidito per una cosa del genere, io che ho imparato ad odiare il sesso, ora per colpa sua ne sono quasi malato...che assurdità! Nemmeno ci sei andato a letto...
- Tu mi farai impazzire!-
Lo guardo scompigliandogli i capelli con le mani per poi tirarlo a me, scostandogli il collo della camicia. Finisco per posare le labbra sul suo collo mentre si lamenta dicendo che qualcuno potrebbe vederci, non mi importa, succhio quel lembo sensibile di pelle, sentendolo appena gemere mentre cerca di spingermi via.
J- Ah ma sei stupido?!
È completamente rosso in volto, sorrido.
- Mi sono vendicato!-
J- eh?
Sgrana gli occhi massaggiandosi la parte lesa, gli ho lasciato proprio un bel segno."Ciao..."
Eccole, le due ragazze con le quali dobbiamo uscire ci aspettano fuori dal cancello della scuola, vedo Min avvicinarsi di più a me anche se loro sembrano imbarazzate.
J- dobbiamo proprio farlo?
-Per quanto la cosa non mi piaccia, ormai abbiamo promesso...-
Abbozzo un falsissimo sorriso e le saluto, vedendo i loro occhi brillare.
J- Mi spiace però prenderle in giro così...
- Così come?-
Mi volto verso di lui mentre cammino con le mani in tasca e lui tartassa la cinghia della sua tracolla.
J- Eh non lo so, non siamo realmente interessati ad uscire con loro...
- Ti verranno i sensi di colpa?-
J- Forse...
Porto le labbra al suo orecchio, sussurrando.
- Te li farò passare la notte allora...-
Lo vedo tremare ed arrossire lievemente mentre il professore si avvicina a noi.
"Ragazzi..."
!>Lo salutiamo educatamente.
"Signor Park, so che è un po tardi ma il pianoforte è stato aggiustato, se vuole può provare su quello"
J- Grazie prof passerò dopo le lezioni in aula, mi sono gia esercitato comunque
"Sono sicuro che sarà impeccabile come sempre!"
J- speriamo!
Li guardo come se stessero parlando in un'altra lingua e una volta che il professore ci ha mollati chiedo spiegazioni.
J- Mi hanno chiesto di suonare alla festa della scuola, tra pochi giorni...
È vero che stupido mi ero dimenticato che oggi finisce scuola, ma per chi ha le attività e deve preparare tutto ha l'obbligo di frequenza. Non mi sarei mai aspettato che Jimin fosse immischiato. Speravo di far qualche giro con lui.
- Perché non mi hai detto niente?-
J- Non me lo hai mai chiesto, e poi non ho molta voglia di suonare. Suonavo sempre per Lui sai? Da quando è morto ho l'ansia quando mi avvicino ad un pianoforte...
- Parli di Jimmy?-
Punta lo sguardo nel mio, sorpreso ed un pò intimorito.J- Come sai il suo nome?
- L'hai pronunciato stanotte ...
Sospira guardando lontano, oltre il cielo.
J- Tae...
- Dimmi.-
J- Cosa siamo noi?
Lo guardo, interdetto da quella domanda.
- Cosa...?-
Sorride appena, voltandosi verso di me, sembra imbarazzato. Forse intimidito.
J- Lascia perdere non ha importanza! Andiamo?
Entriamo mentre il suono della campanella riempie l'edificio.
Non sopporto più le lezioni, Min ogni tanto sbadiglia. Guardarlo mette sonno anche a me.- Cosa siamo noi? – Quella domanda mi ha colto di sorpresa lasciandomi senza parole, non so che rispondergli esattamente, non ci ho mai pensato mi sono solo lasciato trasportare dagli avvenimenti, dai giorni, ma capisco che non è semplice affetto quello che sento nei suoi confronti.
Ripunto lo sguardo su di lui mentre si tocca il punto del collo sul quale ho marchiato il territorio, vedendo spuntare un timido sorrisino sul suo viso che scaccia immediatamente, probabilmente dandosi dello stupido.- Andiamo a fare spese oggi?-
Mi guarda, mantenendo comunque la bocca piena. Siedo accanto a lui mentre il resto della classe sta confabulando per i regali di natale
J- vuoi farmi un regalo di natale????
Ha gli occhi che brillano, annuisco mentre comincio a pranzare.J- ah ma io farò un attimo tardi...
Mi ero dimenticato che doveva fermarsi.
- Fa niente, se non do fastidio ti aspetto-
J- No solo...non aspettarti un granché è da tanto che non suono, dalla scorsa festa della scuola...
Si vergogna. Sorrido, avvicinandomi con la sedia più a lui.
- Scommetto che sei ancora bravissimo...-
Lo sussurro di nuovo al suo orecchio, facendolo vibrare
J- sme...smettila di fare così...
Sospira dicendolo, mentre alcuni compagni si avvicinano a noi. Che stress!"Allora dove le portare le ragazze?"
Mi risiedo scompostamente, guardandoli. Che nervoso, gli è bastato sapere che uscivamo con quelle ragazze ed eccoli qua tutti a curiosare.
J- penso cinema e karaoke...
"Quello sicuro dovete farlo! Sono i posti migliori per provarci !"
E chi ci vuole provare?!
"Poi che farete?"
Vedo Jimin girarsi verso di me, chiedendo aiuto con lo sguardo.
- Una cioccolateria...-
"Si, si alle ragazze piacciono tantissimo le cose dolci!"
Ho quasi voglia di cedergli il posto, sembra così esaltato dalla cosa.
"E poi?"
J- E poi ce ne torniamo a casa!
"Ma cosa!!!! Nooooo"
"Che scemo! Dovete portarle a vedere l'albero"Sti idioti di fronte a me si stanno dando manforte, ma perchè non escono loro con le ragazze se sono tanto entusiasti? quasi quasi glielo propongo. Albero?! e dopo l'albero che voglio facciamo? Gli compiamo una casa e viviamo felici e contenti? NO GRAZIE!
J- che albero?-
Mette tenerezza il suo essere poco sveglio a volte.
"quello in piazza e accendere la candela!"
J- Ah...ma quello lo accendono a mezzanotte...-
Sono perplesso, quindi fino a mezzanotte dovremo sorbircele?
"Whaaaaaaaaaaaaaaaaaa Jimin-ah e quello cos'è!!!!??????!"
Tama si è avvicinato troppo al bruno, notando il segno sul collo. Min quasi cade dalla sedia ma non dice niente, cerca solo di coprirsi mentre viene sommerso di domande dagli altri. Eccolo che mi maledice con lo sguardo, mi viene da ridere, se dicessi che sono stato io si ricreerebbe la tensione di pochi giorni fa...J- CHE ODIOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
Pianta la borsa sulle sedie, attorno al piano, tornando verso di me e cominciando a prendermi a spintoni.
J- stronzo! Non provare più a farlo, oltre ad essere fastidioso è anche visibile...non mi piace vedere certi segni sulla mia pelle!
Non mi scompongo, alzando solo le sopracciglia. Un ghigno compiaciuto non vuole lasciare le mie labbra.
- Eh?! Ma se durante le lezioni non facevi altro che toccarlo e sorridere...-
Lo vedo irrigidirsi ed avvampare. Sei carino Jiminie.
J- ah bè...
Non lo lascio finire, accorcio la distanza che c'è tra di noi prendendo possesso delle sue calde labbra, mordendole tra un bacio e l'altro.
- Non sai quanto mi sia mancato baciarti...-
Lo sussurro nella sua bocca, mentre le sue mani corrono a sfiorarmi i capelli. Nella foga lo faccio finire contro il piano e per reggersi posa le mani sulla tastiera, producendo un suono acuto. Ci separiamo con la paura che qualcuno entri.
- Prima inizi e prima siamo fuori di qua!-
Annuisce sedendosi allo strumento, imponente ed elegante. Vederlo muovere le dita su di esso delicatamente ma velocemente mi lascia senza parole, come la musica che crea. Mi ritrovo inspiegabilmente a piangere guardandolo.
J- Taehyung...
Si alza, asciugandomi le lacrime con le mani, poggiando la fronte alla mia.
- Scusa, mi sento uno stupido è che eri così bello ed elegante...-
I suoi occhi brillano a quelle parole, posa le sue labbra sulle mie per un dolce bacio.
- Po-potresti suonare ancora...per me?!-
Sorride, facendomi sedere accanto a lui mentre un'altra melodia riempie la stanza e il mio cuore lasciando che la sua voce si espanda nella mia mente, rinchiudendola in tanti piccoli ricordi.
Ha una voce così bella che il mio cuore continua a battere ad una velocità sostenuta mentre resto con la testa poggiata alla sua spalla, dimenticandomi di ogni cosa.
STAI LEGGENDO
CATTIVI RAGAZZI /BTS/ VMIN (Completa)
FanfictionNon esiste la vita perfetta, chi è convinto di viverla non è altro che l'ennesimo sciagurato che ammaliato da quelli che generalmente possiamo chiamare bei momenti, fortuna e felicità si lasciano trasportare da questi che non sono altro che attimi f...