Sta riposando, tenendo la testa appoggiata al mio petto. Ogni tanto noto degli sguardi da parte di altri passeggeri ma non ci do peso, manca poco e saremo a casa. Per questo, forse, sono un po' preoccupato, ho come una strana sensazione, non piacevole...spero solo che mio fratello non combini niente, devo stare attento e stargli il più vicino possibile.
Lo guardo mentre scosta di poco la testa, accomodandosi meglio, che brutte occhiaie è come se non dormisse eppure ultimamente ho dormito con lui, a volte, ed il suo sonno è stato sempre tranquillo nonostante la febbre alta. Manca poco, la metrò si è completamente svuotata e strusciando la guancia sulla sua testa lo chiamo, ricevendo in risposta un mugugno.
- Piccolo...ehi piccolo svegliati!-
J- Siamo arrivati?
- Si, fammi vedere che ti sistemo bene.-
Si mette a sedere mentre aggiusto la sciarpa che si è slacciata, ha lo sguardo assonnato, è tenero.
J- Mi sento un bambino...
- Ma lo sei!-
Sorrido vedendolo far finta d'imbronciarsi.
J- Non è vero!
Si avvicina al mio viso, rubandomi un bacio.
J- Non potrei fare certe cose se fossi piccolino...
Sorrido di nuovo abbracciandolo.
- Siamo arrivati, scendiamo!-
Percorriamo la strada, mano nella mano, ammirando i magici giochi delle luci di natale esposte nelle varie abitazioni, mentre dalle finestre si scorgono persone in festa. Sembra tutto così romantico, persino la casa dove vivo, così addobbata, sembra magica.
- Sembra non ci sia nessuno, saranno tutti a messa...-
Lo faccio accomodare, chiudendo la porta dietro di noi e finalmente mi lascio andare permettendomi di avvicinarmi a lui come vorrei realmente, abbracciandolo da dietro, lasciando rovinare a terra la sua sciarpa mentre lo indirizzo gentilmente verso il muro, scostando la giacca dal suo collo e lambendolo con le mie labbra, sentendolo sussultare mentre scosta la testa per lasciarmi più accesso e le mie mani corrono ad alzargli la maglia per scoprire la pelle rovente del basso ventre.
J- No, no lasciami prima fare una doccia veloce...
Lo sussurra mentre le mie labbra continuano a divorargli il collo e il suo sedere si spinge sempre più al mio bacino, lasciandogli percepire la voglia immensa che ho di lui.
- Ma non sei sporco...-
J- Sono stato male amore, mi sento sporco...
Amore...sentirmi chiamare così rilascia sempre un attimo di felicità in me, che si espande, configurando sul mio viso un sorriso ebete.
J- Ti piace essere chiamato così?!
Ride, e lo fa di gusto anche!
- Perché ridi?-
Lo prendo per mano indirizzandolo al bagno vicino alla mia stanza, grazie a Dio è separata dalle altre e anche se facciamo un po' di rumore non se ne accorgerà nessuno. Da una parte è anche colpa di questo se mamma non si è accorta di quello che combinava suo figlio quando tornava a casa...ho sempre vissuto così, nella famiglia ma isolato da questa e non mi dispiace per niente la cosa, anzi ora la preferisco.
J- Perché sei un romanticone...
- Non dirmi che è ancora la storia del mio aspetto, l'ho sentita un po' troppe volte sta cosa...-
J- No, no non saranno mai abbastanza...sei perfettamente sbagliato!
- Devo prenderlo come un complimento?-
Mi bacia e sorride.
J- è più che un complimento, vuol dire che per me sei perfetto così come sei...Ma dove stai andando?
Mi blocca prima di poter mettere piede in bagno.
- A far la doccia...-J- No tesoro sai bene come andrebbe a finire ...
Si che lo so, da una parte puntavo a questo. Abbassa la testa arrossendo, lo vedo anche se tenta di nascondersi.
J- Io...ho bisogno di prepararmi...
Lo abbraccio, dimenticavo che questa è la sua prima volta con un ragazzo e sono onoratissimo di essere io. Che strana sensazione è la prima volta che mi sento così felice per queste cose.
- Tranquillo piccolo solo non farmi aspettare troppo!-
Annuisce per poi scomparire oltre la porta che piano si chiude davanti al mio viso.
Ritorno di fretta verso l'entrata e lascio un biglietto scritto. " Siamo tornati stiamo dormendo. Buon Natale!" Lo poggio sul mobiletto accanto al telefono e corro in camera, levo la giacca poggiandola sulla sedia, togliendo prima il preservativo che Jimin mi ha dato. Non riusciva neanche a guardarmi, in quel momento era adorabile. Resto a fissare quella bustina argentata. E' la sua prima volta dovrò essere delicato e deciso al tempo stesso.
Di una cosa sono sicuro, non riserverò mai e poi mai a Lui il trattamento che ho ricevuto io,
non lo tratterò MAI come un'animale da compagnia, come un giocattolo o come sfogo per i miei bassi istinti. Lo amerò, sempre, in ogni attimo, in ogni istante, ogni momento della mia vita senza essere invadente. Assorto nei miei pensieri non mi accorgo neanche della sua presenza alle mie spalle.
J- Ti prego non fissarlo troppo è imbarazzante...
Si riferisce al profilattico che tengo ancora in mano mentre sorridendo sposto lo sguardo su di lui restando a bocca aperta.
J- Non guardarmi così...
Le gocce d'acqua che cadono dai capelli solcano il suo dolce viso scomparendo all'interno dell'accappatoio, facendomi deglutire rumorosamente. E' perfetto. Faccio leva sulla mia forza di volontà per non saltargli addosso, è giusto che anche io mi faccia trovare pulito nonostante quella visione abbia risvegliato la voglia che ero riuscito a far scemare.
- Faccio in fretta intanto mettiti a letto amore...-
Lo sussurro sulle sue labbra, accarezzando delicatamente la sua lingua con la mia, impegnandolo in un bacio bagnato, un bacio che fatico a far finire mentre lo sento sospirare.
Carezzo i suoi capelli bagnati prima di allontanarmi da lui e gettarmi sotto il getto bollente della doccia, ancora non mi sembra vero che stia capitando, finalmente potrò di nuovo amare ed allo stesso tempo proverò finalmente l'ebbrezza di essere amato.
Chiudo il getto della doccia e non mi asciugo neanche, ci penserà il calore del corpo di Jimin a scaldarmi. Sbircio il corridoio, nessun rumore, la casa è silenziosa. Perfetto, almeno per ora posso stare tranquillo, sono sicuro che mamma non verrà a sbirciare ma YoungWo mi preoccupa parecchio. Sospiro e mi preparo ad entrare, scostando di poco la porta, la luce è spenta ed alcune candele si susseguono fino al letto ove il bruno è sdraiato, immediatamente una lacrima solca il mio viso quando per un attimo ho intravisto il suo corpo e la sua bellezza ornati dal delicato involucro di una bara, mentre il mio cuore ha preso velocità ed un immensa tristezza si è fatta largo dentro di me, tristezza che scaccio chiudendo a chiave la porta e facendomi forza.
Raggiungo il mio compagno sotto le coperte, sospirando di felicità sentendolo respirare.
J- Sei bagnato!
- Non resistevo!-
Lo dico ammirando il suo corpo, seppur quelle ferite non mi piacciano minimamente ma la mia concentrazione viene distolta dal tocco delicato delle sue dita sul mio petto, per poi sentirle salire lungo il collo, mentre chiudo gli occhi, per lasciarmi trasportare da quella piacevole sensazione...
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CATTIVI RAGAZZI /BTS/ VMIN (Completa)
FanficNon esiste la vita perfetta, chi è convinto di viverla non è altro che l'ennesimo sciagurato che ammaliato da quelli che generalmente possiamo chiamare bei momenti, fortuna e felicità si lasciano trasportare da questi che non sono altro che attimi f...