Non avrei mai pensato di ritrovarmi a servire in un Bar però è divertente, la clientela è simpatica e pure il proprietario che è il padre di JungKook...io sono in sostituzione a Hoseok che si è influenzato, la cosa non mi spiace, almeno ho la scusa per stare da Jimin senza dover tornare a casa.
"Sei proprio bravo ragazzo! Se ti interessa ti posso offrire un posto!"
-Grazie capo, ci penserò su!-
Certo, poter stare sempre insieme a Min sarebbe bello ma non voglio soffocarlo...ma che pensieri faccio? Non stiamo neanche assieme! Sorrido all'uomo dietro al bancone mentre il nostro sguardo viene catturato da una scena inquietante...Jimin è capitato in mezzo ad un tavolo di sessantenni su di giri, gli fanno battute e lo spalpocciano su tutto facendolo arrossire è tenero ma la scena mi da un po' fastidio.
N- Fanno sempre così e Jimin sa di non avvicinarsi troppo. Pare nutrano un profondo interesse per i bei ragazzi come lui...Attento Tae prima di ritrovarti qualche mano rugosa in posti impensabili...
Ridacchia NamJoon mentre rabbrividisco al solo pensiero che una cosa del genere possa succedere.
N- Signore ve ne prego, potrebbe essere vostro nipote...
Che perspicacia...tutti lo potremmo essere! E' la seconda volta che lo vedo ma ho capito che NamJoon è sia intelligente che tontolone. JungKook si è avvicinato al bruno e lo sta tirando fuori dai guai mentre serve del tè caldo alle signore, vedo Min sorridergli calorosamente mentre il più piccolo gli passa la mano tra i capelli, passando.
- Mi sembrano parecchio intimi...-
N- Già, diciamo che per Min, Kookie è speciale. Gli è stato vicino nei momenti più brutti della sua vita.
- Vi conoscete da tanto?-
N- Il giusto per sapere tutto sulla sua vita. E tu quanto sai?
Non rispondo. Io cosa so di Jimin? Ripunto lo sguardo sul mio amico, rendendomi conto di non avergli mai prestato realmente importanza, è come se fosse stato sempre lui a correre dietro a me e io mi sia solo adagiato alle sue volontà.
K- C'è un punto a tuo favore...
Il più piccolo si è avvicinato a noi, mi guarda seriamente mentre lo fisso come una cernia.
K- Tu da quando l'hai conosciuto l'hai visto sempre sorridere, ma solo a te riserva il suo vero sorriso, quello privo di forzature.
Dovrei sentirmi felice per quella frase, vorrebbe dire che Jimin sta bene con me, però un senso di oppressione e fastidio preme. Io non mi son mai preoccupato di conoscerlo.J- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh non c'è la facevo più!!!!!! Ho una fame!!!!!!
Si gira a guardarmi mentre perso nei miei pensieri cammino dietro di lui, pensieri rivolti a quel ragazzo che ha fatto capolino nel mio cuore.- Smack--Schiocca un sonoro bacio sulle mie labbra, facendomi sobbalzare. Mi ha colto di sorpresa.
J- Perché sei così immusonito?
- Non sono immusonito!-
J- però sei pensieroso...ti si formano le rughe, qua sulla fronte!
Posa il dito sulla mia fronte, mentre sorrido.
- Jiminie...-
J- Siiiii?-
-Io...non ti conosco.-
Lo vedo sgranare gli occhi e portare subito la mano sulla mia fronte.
J- Oddio! Hai perso la memoria!? Oddio!! Hai la febbre!? E adesso che
faccio?! Non puoi dimenticarti di me!!!!Scosto la sua mano, guardandolo seriamente.
-Smettila di scherzare...-
Si ferma in prossimità del fiume, e guardando verso i gradini dice.
J- Ti va se passiamo di qua?
Annuisco, ritrovandomi accanto a lui al buio per un sentiero cementato, costeggiando il fiume per poi ritrovarci in uno spiazzo verde con un bel salice. Lo raggiungiamo e finiamo per sederci ai piedi di questo, davanti a noi solo la chiara acqua scorrevole del fiume. Restiamo in silenzio per un tempo indeterminato, si sta bene. Sto bene così appoggiato a lui, sospira prima di parlare.
J- Ogni tanto mi piace venire qua. C'è pace, nessun rumore cittadino, solo lo scorrere quieto dell'acqua...hai parlato con gli altri?
Annuisco, carezzandogli la testa mentre si sistema meglio accanto a me.
- Mi sono sentito stupido quando ho capito di non conoscerti affatto. Sono sempre stato concentrato solo su me stesso, scusa .
J- è solo per il fatto che ti senti in colpa?
Cerca il mio sguardo mentre parla.
- No...-
Sono un po' agitato per questo...io non so essere sdolcinato.
- È...è solo che...che...-
J- Che???
- Che...-
Decido di lasciar perdere le parole e faccio la cosa che vale più di qualsiasi parola...lo bacio, sentendomi comunque immensamente idiota.
- È per questo che voglio sapere tutto di te.-
Resta imbambolato, portandosi la mano alle labbra e toccando dove l'ho baciato, come se fosse la prima volta che le mie labbra si posassero sulle sue. Questa cosa mi manda totalmente in imbarazzo.
J- Cosa ti hanno detto gli altri?
Lo chiede titubante abbassando la voce, lo vedo così delicato in questo momento.
- So che hai sofferto, non so per cosa, ma hai sofferto...-
Annuisce mentre gli occhi cominciano ad inumidirsi. Non ha sofferto...sta soffrendo ancora.
J- ti sei accorto che l'appartamento era per due?
- Si ma non ho mai fatto domande, pensavo avessi solo manie di grandezza...-
Spunta un timido sorrisino sul suo viso, prima di sentirlo ancora parlare.
J- In America la mia famiglia non è vista di buon occhio, ma ho sempre cercato di tirarmi fuori da tutto, non condivido la vita di mio padre ho sempre cercato di arrangiarmi a vivere. Nonostante lui mi paghi comunque gli studi.
Vedo il suo volto cominciare a rigarsi per via delle lacrime fluenti mentre lo tiro tra le mie braccia per farlo sentire al sicuro. La sua voce è un sussurro rotto dai singhiozzi.
J- Ero contento di tornare in Corea, l'avevo vista solo da piccolino e avevo promesso al mio migliore amico di portarlo al mare una volta trasferiti, ma quel mare non l'ha mai potuto vedere. Nonostante fosse uno dei suoi più grandi sogni non ho potuto farlo avverare, era una cosa così palpabile, così vicina...
Trema scosso dalla disperazione, la sento scuotere il suo corpo. Lui fino ad ora è stato realmente solo. Mi sento così male pensandoci.
- Non andare avanti se non te la senti piccolo, non volevo forzarti a ricordare cose così tristi ...-Non so che dire per farlo stare meglio, non sono un grande oratore, in questi casi peggio ancora.
J- No va bene, se può aiutarti a conoscermi meglio voglio raccontarti, perché sei importante per me. Cerco sempre di non far pesare il mio stato agli altri, in un certo senso sto mentendo alle persone, mi sento meschino per questo ma non voglio essere compatito...
Lo cullo mentre continua a raccontare
J- Amava dipingere e fotografare sai?
Ha lo sguardo rivolto verso il fiume, sorride, anche se per poco.
J- Diceva sempre che ero la sua piccola trottola. Gli bastava guardarmi per essere felice, ho imparato tanto da lui...anche quella mattina ci stavamo preparando per andare a dipingere, voleva mostrarmi il ragazzo che da un po' di tempo tormentava i suoi pensieri per la sua tristezza, per il malessere verso la vita che sprigionava con un'immensa bellezza. Una bellezza logorante che ti colpiva diritto al cuore facendolo sanguinare. Mi disse che voleva mi avvicinassi a quel ragazzo, perché era sicuro che io sarei stato in grado di farlo sorridere e brillare ma in quel posto non ci siamo mai arrivati, mentre gli altri ci aspettavano là...
Porta le mani agli occhi singhiozzando fortemente mentre anche i miei occhi s'inumidiscono. Queste parole mi fanno male...è come se avessi dimenticato qualcosa, qualcosa di fondamentale importanza.
J- Mentre ci aspettavano...è colpa mia, solo colpa mia, non- non doveva mettersi in mezzo...La...La sensazione della sua vita scivolarti tra le mani, mentre speri che il suo cuore non cessi di battere, è la cosa più brutta che qualcuno possa sentire. Nonostante i miei sforzi, per tenerlo in vita. Nonostante pregassi i nostri aguzzini, l'unica cosa che ricevetti in cambio fu uno sguardo vuoto, spento...privo di sentimento.
Resto a cullarlo mentre finisce di sfogarsi, mentre la mia mente torna a 3 anni fa. Ad una vita piena di torture e ordini, una vita nella quale solo il più resistente ha la meglio sugli altri. Una vita di atrocità e cattive azioni...Una vita della quale porto ancora il segno, un segno indelebile marchiato sulla mia pelle...Porto la mano alla nuca, toccando quel lembo di pelle rovinato. Quante volte l'ho fatto sanguinare cercando di cancellare quella vita, riuscendo soltanto a sentire più dolore.
STAI LEGGENDO
CATTIVI RAGAZZI /BTS/ VMIN (Completa)
FanficNon esiste la vita perfetta, chi è convinto di viverla non è altro che l'ennesimo sciagurato che ammaliato da quelli che generalmente possiamo chiamare bei momenti, fortuna e felicità si lasciano trasportare da questi che non sono altro che attimi f...