Capitolo 14 Pov Taehyung

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Guardarlo suonare è così rilassante che ho perso la cognizione del tempo. Fuori è già buio, saranno le 18 per fortuna sotto natale i negozi restano aperti fino a tardi, mi dispiacerebbe non trovare tempo per fargli un piccolo regalo, qualcosa per fargli capire che tengo a lui e che è sempre nei miei pensieri, è l'unico che sta tentando realmente di starmi vicino all'infuori della madre adottiva che ho.

J- Ahhhhhh ho una fame!

Si volta verso di me lamentandosi, rido a volte risulta così buffo il suo modo di fare, mi fa stare bene.

- Allora appena siamo in centro ti porto a mangiare!-

Passo un braccio lungo le sue spalle uscendo dall'edificio, mentre, cercando di stuzzicarlo avvicino le labbra al suo orecchio sussurrando.

- Anche se preferirei mangiare te.-

Lo sento irrigidirsi, scendo piano a sfiorargli il collo, il suo viso imbarazzato mi fa morire.
Ho ancora più voglia di provocarlo. Lecco quel piccolo lembo di pelle, sentendolo tremare.

J- Non fare così...potrebbero vederci...

Lo sussurra chiudendo gli occhi, mentre mille brividi scuotono il suo corpo, per me perfetto.
Mordo il labbro inferiore, cavolo ho così voglia di farlo mio che lo farei qua...ora.

"Taehyung..."

Mi gela il sangue quando riconosco la voce che ha appena pronunciato il mio nome...YoungWo.
Sento Jimin deglutire mentre con uno strano sguardo, tra lo scioccato e il timoroso guarda quello che è mio fratello, fratellastro. Hanno lo sguardo fisso l'uno nell'altro. Che strana sensazione, come di pesantezza, come...non so spiegarlo, non ancora. Torna a puntare lo sguardo su di me.

- Cosa fai qua?-

La sua presenza mi irrita e mi blocca allo stesso tempo, ho paura faccia qualcosa davanti a Jimin.

Yo- Sono venuto a prenderti, ero nei paraggi. Dobbiamo prendere il regalo per mamma.

- Chi t'è l'ha chiesto? E poi sono occupato con lui, il regalo so sceglierlo da solo.-


  Min tira il lembo della mia giacca.

J- Non fa niente, vai con lui, andremo un'altra volta in centro...

- NO!-


Zittisco il bruno, facendolo quasi spaventare per il mio tono. Non voglio che se ne vada solo perché è arrivato lui.

Yo- Allora vi accompagno, così prendiamo tutto insieme.

Cerco di ribattere ma Min mi anticipa.

J- Va bene ...

Sono teso, non riesco ad avvicinarmi del tutto al più basso e non voglio che YoungWo  capisca che c'è qualcosa di più tra di noi, anche se credo che ci abbia visti...- Cosa siamo noi ? – Rieccola quella domanda che riecheggia nella mia testa mentre lo guardo da lontano, perdersi tra le sciarpe,
è così tenero, così speciale che solo guardarlo mi fa commuovere, si perde con niente sembrando un bambino. Del terzo incomodo nel negozio non c'è traccia così posso permettermi di avvicinarmi a lui. Mi muovo per raggiungerlo, togliendo la mia attenzione dagli anelli quando questa viene catturata da una doppia coppia di orecchini a croce e tondi, li prendo in mano e leggo l'etichetta, sono d'argento e inciso su ogni coppia c'è una parola ...soul – mate...

- Anima gemella...-

Guardo gli orecchini, puntando lo sguardo sul bruno che mi sorride facendomi poi una linguaccia. Mi ritrovo a sorridere, è perfetto, sarà il mio regalo speciale per lui così capirà cosa è visto che a parole non ne sono proprio capace e questa semplice parola credo che racchiuda sentimenti ancora più profondi, qualcosa che va oltre alla fratellanza e all'amicizia, credo sia anche più profondo dell'Amore stesso. Mi blocco dando peso ai miei pensieri...Io lo Amo ?! Lo conosco nemmeno da un mese!...

J- Questa ti sta divinamente, guarda è come la mia...

Vengo avvolto dal calore e morbidezza di una sciarpa che con delicatezza il bruno mi sta legando al collo avvicinandosi al mio viso. Ne ha una uguale anche lui, sorride, il suo solito stupendo sorriso che mi fa perdere le parole. Nascondo dalla sua vista gli orecchini, non voglio che li veda. Esco per ultimo dal negozio mentre noto che fuori i due stanno parlando, lo sguardo di Jimin è colmo di tristezza. Perché mi sento stringere così forte il cuore? Guardandoli ho una strana sensazione, come se si conoscessero già, come se in tutto questo ci fosse qualcosa di sbagliato...

J- Tae mi sa che è meglio che torno a casa...comincia a fare veramente freddo e sono stanco.

Annuisco, anche se non ho voglia di lasciarlo andare.

- Domani a che ora vai a scuola?-

J- Credo per le 14 così la mattina dormo e la sera lavoro...

- Ci vengo anche io, Hopie non sta bene, così do ancora una mano.-


Sorride e la strana sensazione scompare.

J- allora ci vediamo domani! Ciao.

Lo vedo allontanarsi sentendomi tutt'un tratto perso, come se mancasse qualcosa. Il nostro saluto era freddo, distaccato, avrei voluto prenderlo tra le braccia come al solito.

Yo- Ci conviene rientrare

Mi volto a guardare quel ragazzo, quel terzo incomodo.

- Che gli hai detto?-

Mi guarda non capendo.

- Non se ne sarebbe mai andato così, che gli hai detto?-

Non so se sono più arrabbiato o frustrato dal fatto che se ne sia andato e che YoungWo sia da solo con me.

Yo- Io niente...tu invece, mi chiedo a cosa stai giocando...

Sostengo il suo sguardo, sentendomi seccare la gola. Perché queste parole?

- Cosa intendi?-

Vedo i suoi occhi spalancarsi per un momento.

Yo- Tu...non ti sei accorto di nulla?

- Cosa?-

Yo- Jimin...

- Di cosa dovevo accorgermi? So solo che se n'è andato come se fosse spaventato...te lo richiedo di nuovo...CHE COSA GLI HAI DETTO ?!-


Ho alzato la voce ma non importa, non mi importa dare spettacolo, non se si tratta della persona a cui tengo. Lui avanza, tirandomi per il braccio.

Yo- Non gli ho detto niente...solo...ha solo rivisto il passato.

Quelle parole mi ghiacciano, che vuol dire? Cosa vuol dire che ha visto il passato?

- Spiegami.-

Mentre torniamo a casa scopro che YoungWo e Jimin si conoscono, hanno vissuto insieme per un periodo in America assieme all'amico che non c'è più. Hanno vissuto insieme, mi chiedo se si è preso Yoochun come ha preso me. La sola idea mi fa stare male, se l'ha anche solo sfiorato...non voglio neanche pensarci.

Yo- Jimin per Jimmy era qualcosa di speciale. Eravamo tanto amici tutti e 3 finchè non capii che per me Jimmy era qualcosa di più, ma purtroppo mi è stato portato via prima che potessi farglielo capire...Laly è sua sorella...

Non ci sto capendo più niente, ho mal di testa e tutte queste informazioni mi stanno scombussolando la mente. Apro la porta di casa e raggiungo la mia stanza, il più alto mi segue. Tutti e tre, tutti e tre si conoscevano, hanno provato gli stessi sentimenti tristi ma ancora una cosa non mi è chiara...

- Se, se lo amavi perché ti stai sfogando su di me da allora?-

Si avvicina prendendomi tra le braccia, mentre il mio corpo trema al contatto. Non è aspettativa è paura, è la sensazione di essere toccati da qualcuno che non vogliamo, quella sensazione che ti blocca non potendo far altro che restare inerme.

Yo- Questo non dovresti neanche chiedertelo, perché dentro di te la risposta la sai già...

Si, la risposta la so, ma fino ad ora non me ne ero realmente reso conto o semplicemente l'avevo scartata non volendolo ammettere.

- Jimin...-

Pronuncio quel nome mentre il mio viso si riga di lacrime e un forte dolore e senso di colpa esplode dentro di me, non per le cose che il mio fratellastro mi sta facendo ma per il peso e senso di colpa che ho verso il bruno, quel bruno che mi ha regalato emozioni così forti...Con che occhi lo guarderò domani? Con che coraggio mi avvicinerò a lui? Mentre soffro, piegato dal dolore e dal senso di colpa, il suo viso straziato dal dolore, mentre tiene tra le braccia quel corpo privo di vita, si para davanti ai miei occhi facendomi tremare e disperare mentre YoungWo finisce quello che ha iniziato,
mentre al piano di sotto nostra madre e la sua ragazza preparano con tutta tranquillità dei manicaretti, senza rendersi conto di quello che sta succedendo. - La ... La sensazione della sua vita scivolarti tra le mani è la cosa più brutta che qualcuno possa sentire nonostante i miei sforzi per tenerlo in vita, nonostante pregassi i nostri aguzzini l'unica cosa che ricevetti in cambio fu uno sguardo vuoto, spento ... privo di sentimento. – Rendermi ora conto che quello sguardo era il mio mi fa morire.

Yo- Non ti preoccupare tutto questo finirà prima che lui si renda conto che sei tu il suo carnefice... non ti preoccupare...

Lo dice cullandomi mentre dilaniato dal dolore e senza forze mi addormento, sentendo sulla sua pelle un segno, come una bruciatura. Qualcosa di simile ad una picca, la picca con la quale anche io sono stato marchiato, quel marchio che mi ha rovinato la vita...

CATTIVI RAGAZZI /BTS/ VMIN (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora