Gangsters don't cry Therefore, therefore I'm Mr. Misty-eye, therefore I'm
Can you safe, can you safe my
Can you safe my heavy dirty soul?
Sascha era uno che non badava a spese. Se organizzava queste cose, le organizzava in grande. Il ristorante sorgeva su una collina fuori Milano. Era un bel posto, appartato e molto rustico. Ginevra si lasciò scappare qualche verso di approvazione.
-Ti piace?-
-Si, tanto. Devo ringraziare Sascha.- disse mentre spegnevo il motore. Annuì e mi abbracciò improvvisamente.
-Quanto sono stupida! E io che non volevo venire! Mi sarei persa te e questo posto.- disse stringendosi più forte a me. Notai Sascha, Sabrina, Stefano, Marina, Giuseppe, la ragazza di Giuseppe che ci fissavano. Mi sentivo tremendamente in imbarazzo.
-Non preoccuparti, non importa. Adesso andiamo?- le chiesi cercando di non sembrare uno stupido imbranato.
-Certo.- saltai fuori dalla macchina per aprirle la portiera.
-Prego principessa.- porgevo la mano a Ginevra che, a sua volta afferrò. Fece un accenno di inchino e mi sorrise.
-Grazie mio principe.- sussurrò vicino al mio orecchio. Mentre ci univamo a gli altri, catturai la sua mano. Una volta al tavolo, si fece coraggio e sotto gli occhi attenti di tutti si avvicinò a Sascha.
-Sascha, volevo ringraziarti per questa cena. Tu non mi conosci ma..- la interruppe con dolcezza. Sascha le disse qualcosa che non riuscì a sentire e lei tutta sorridente tornò al suo posto. Cioè al mio fianco.
-Mi piacciono i tuoi amici. Però tu sei il più bello.- sussurrò nel mio orecchio. Mi sentivo in imbarazzo, ma se era lei a provocarmelo potevo anche farci l'abitudine.
Ci portarono l'antipasto, seguito quasi subito dal primo, il secondo ed il dolce. Era tutto delizioso. Sascha ci invitò a dormire da lui, dato che aveva un appartamento immenso. Avevamo ripeso la macchina e stavamo tornando da Sascha. Ginevra era stranamente silenziosa.-C'è qualcosa che non va?- lei sobbalzò e cercò di ricomporsi.
-No, si, cioè non ho un pigiama. Non posso dormire fuori.- arrossì immediatamente.
-È una scusa per non dormire con me, vero?- domandai divertito mentre lei diventava rossa come un peperone. Avevamo già dormito insieme, ma avevamo toccato dei livelli che erano troppo avanti per quello che eravamo. Dopo qualche minuto di silenzio, si fece coraggio.
-Portami alla mia macchina, torno a casa prendo dei vestiti e alcune cose e ci rivediamo da Sascha, okay?-
-Certo principessa, tutto quello che vuole lei.- sorrisi e mi sembrò più serena. Mi fermai vicino alla sua macchina e sospirò.
-A dopo.- disse prima di baciarmi e correre verso la sua auto. Ero felice per i risvolti che stava avendo la nostra relazione, però sentivo che mancava ancora qualcosa. Passa a prendere anche io qualche cosa da casa e guidai verso casa di Sascha, che mi mostrò la camera dove avremmo dormito io e Ginevra.
-È una cosa seria?- chiese sedendosi sul letto. Mi leggeva come un libro aperto, sapevo che non avrei dovuto dire nemmeno una parola.
-Quando le chiederai...?- mi domandò osservandomi attentamente.
-Non lo so. Forse sta sera.-
-Vedi di non fare lo stupido. Lei ti guarda e i suoi occhi si illuminano. Non so cosa sia successo tra di voi, ma a guardarvi fate invidia.- Sascha, uno dei miei migliori amici, perché quello che diceva lo pensava. Poteva essere brutto, bello, ma lui lo diceva. Bussarono alla porta e Sabrina urlò un 'finalmente è arrivato arrivata Ginevra'.
-Sabrina la porterà qui. Vedi di fare qualcosa.- disse facendomi un occhiolino. Dopo qualche secondo sentivo i loro passi. Si avevo cominciato a sistemare la mia roba. Sono un tipo troppo ordinato.
-Oh guarda, Surry è già qui. Io vado a preparare thè a Stefano, che non si sente molto bene. Buonanotte.- squittì Sabrina sorridendo.
-Notte.- risposi continuando a fare quello che avevo comiciato. Sabrina e Ginevra si abbracciarono, successivamente se ne andò.
-Vado...vado a cambiarmi.- mormorò imbarazzata.
-Ti prego aspetta.- lei si arrestò, rimanendo a fissarmi.
-Non sono molto bravo a parole, ma io ti amo, hai detto di amarmi. Perché se ci amiamo non stiamo insieme?- avevo il cuore in gola, rischiavo di soffocare. Lei sorrise, quasi amaramente. Poi buttò le cose che aveva in mano, dove non aveva importanza. Si avvicinò e mi avvolse con le braccia.
-Mi stai davvero chiedendo questo?-
-Si, ti sto proponendo di avere un impegno con me.-
-Ti amo.- mi baciò subito dopo. Mi bastò, senza parole avevo capito. Quando le nostre labbra erano lontane, infilai una mano in tasca e mi misi alla ricerca dell'oggetto che avrebbe segnalato al mondo che fosse mia.
-Viene dalla Costa Rica, è l'unico corallo che si può lavorare al mondo. L'ho preso due anni fa, pensando di regalartelo prima o poi.- sorrise così tanto alla vista di quel anello tanto semplice quanto prezioso.
-Non so, non lo so come ho fatto a non capirlo prima.- sussurrò mentre lo infilava almondo dito.
-Cosa?-
-Quanto sei speciale.-
Dormire con lei era come avere un acchiappasogni sulla testa. I miei soliti incubi non mi perseguitavano. Come se tenerla vicino fosse l'unico antidoto. Non so per quando tempo la fissai mentre dormiva, prima che il sonno mi rapisse. Quanti secondi, minuti o ore a guardarla, a studiare ogni suo particolare. Più la guardavo, più mi rendevo conto che si, l'amavo davvero. Come quando senti dentro, di piangere dalla gioia, come quando il cuore perde un battito quando ti guarda. I suoi capelli sparsi sul cuscino, i suoi occhi chiusi, il suo respiro calmo e regolare, il suono rassicurante del suo respiro. La sua bocca socchiusa, il naso schiacciato contro il cuscino. Il suo tenermi stretto a se, come se potessi scappare
Oh si. L'amavo, ma non credo di avere mai smesso.954 parole
Angolino dell'autrice
Ciao a tutti 🌸
Sono tornata. Allora, venerdì è stato il mio compleanno, ho comprato un cellulare nuovo, più veloce e figo.
Vi ricordo il supergruppo telegram:Melovemates make me stalker
Vi ricordo, come al solito di commentare e lasciare una bella stellina per incoraggiamento.
Ve amo 💛
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•Faded•
FanfictionDestinati ad essere uniti. In ogni caso, in ogni modo. Se avessi saputo della tua bellezza, prima, credo che il mio amore ti avrebbe raggiunto prima.