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"L'ennesima rissa tra malviventi, avvenuta questa volta in pieno giorno. Tra i feriti due ragazzini che hanno cercato di intervenire per mettere fine alla lite.
È stato arrestato soltanto uno dei coinvolti, che afferma di essere stato trascinato da altri personaggi della criminalità di Gotham City, di cui non vuole fare i nomi, probabilmente per paura."
Spengo la televisione, accesa sul canale delle notizie.
Non so cosa sia preso ultimamente ai criminali di questa città. Ogni giorno è una nuova rissa, che spesso sfocia in un omicidio.
E sono coinvolti criminali di ogni tipo, diverssissimi tra di loro. Da quelli "storici" di Gotham City a personaggi che non ho mai visto prima.
Non so quanti ne ho fatti arrestare in questi ultimi giorni. Ovviamente i più esperti non si fanno prendere.
Mi chiedo se anche lui sia coinvolto in questo casino.
Sembrano tutti impazziti, ho quasi paura per lui. È un po' che non lo vedo. Ho voglia di vederlo.
Se dovesse succedergli qualcosa, non potrei sopportarlo. Le vittime di queste risse sembrano essere i vecchi mafiosi della città e i criminali autonomi che da più anni lavorano qui.
So che Joker è difficile da vincere, è un genio del male dalle mille risorse. Ma ho comunque paura.
Ho paura di sentirlo nominare tra le vittime di questa continua serie di morti criminali. Ma perché cazzo mi sto preoccupando per lui?
Non riesco ad immaginare come mi sentirei. Joker... morto. Non ci voglio neanche pensare.
Ormai, non so bene perché, è un parte fondamentale nella mia vita.
Vorrei parlargli, chiedergli se sta bene, chiedergli cosa cazzo succede a Gotham.
È notte ormai, con l'aria che tira mi conviene uscire a controllare.
"Quindi tu saresti Joker, così ti fai chiamare."
Delle voci da dietro un vicolo
"Sì, sì sono io... ma siete un po' vigliacchi ad attaccare in cinque un povero pazzo che fa un giro da solo nel cuore della notte, non pensate anche voi? Fortunatamente porto con me qualche arma, sai... esplosiva.. perché sia uno scontro alla pari."
Arrivo e osservo la scena e intervengo, riuscendo ad acciuffare parte dei criminali. Joker ovviamente riesce a scappare, e con lui altri due uomini. Faccio solo in tempo a dirgli "tu mi devi spiegare".
Arrivo a casa e lo trovo già lì.
"Incredibile, da quanto tempo che non ricevevo una tua visita. Sei tipo sparito ultimamente, immagino ti stessi divertendo con altra gente."
"Sì ehm, sono giorni un po' particolari per i criminali di questa città."
"Ho notato, ma cosa cavolo è successo?"
"Ecco, non dovrei dirlo a te che sei in contatto con la polizia ma tanto se li fai arrestare elimini solo una rottura di coglioni. In pratica c'è questa organizzazione criminale che è arrivata da poco a Gotham City e vorrebbe prendere il posto dei mafiosi.
In realtà sono simili a loro. Sono come dei mafiosi ma più rompicoglioni.
E quindi hanno deciso di fare fuori gli uomini della mafia e anche gli altri criminali che potrebbero essere di intralcio alla loro organizzazione, quelli non in linea con il loro tipo di criminalità. E ovviamente io sono uno dei più ambiti, non per vantarmi. Quindi sai com'è, ultimamente ho avuto un po' di cose a cui pensare."
"Ti prego, fai attenzione."
Joker mi guarda come se avessi detto la cosa più stupida che avrei potuto dire
"Ti prego fai attenzione?? Ho appena finito di spiegarti perché Gotham è diventata tipo il doppio pericolosa rispetto a prima e la prima cosa che pensi è che IO devo fare attenzione? Sei impazzito? Devo ricordarti il tuo ruolo in questa città?"
"Sì okay beh che Gotham fosse diventata più pericolosa me ne ero già accorto da solo, grazie. E faremo qualcosa a riguardo.
In questo momento mi fa più paura l'idea che questi tizi possano farti qualcosa."
"E cosa potrebbero farmi? Chi è mai riuscito a colpire il Joker?
E poi, di cosa ti preoccupi? Mal che vada mi ammazzeranno..."
"NO!"
Sento come una sensazione di angoscia improvvisa e dall'espressione di J in questo momento devo aver fatto una qualche faccia strana.
"Scherzo idiota, non mi avranno mai. Ma ti preoccupa davvero così tanto il pensiero che possano uccidermi? L'idea della mia morte ti angoscia a tal punto?
Intendo... tu rischi di morire tutti i giorni ma la cosa non mi da minimamente da fare. Voglio dire, se tu morissi mi toglierei solo un gran peso. Hahahaha."
Io non lo capisco. Non riesco a capire se questo quello che pensa davvero, o se invece quei momenti in cui dimostra di tenere a me rappresentano anche per lui la realtà.
"Forse perché io non sono un menefreghista del cazzo come te? Forse perché sei una delle persone più importanti della mia vita e non riuscirei a sopportare la tua morte? Perché tutte le volte non vedo l'ora di rivederti in questa stanza, di vedere il tuo sorriso, di poterti stringere e di sentirmi addosso il tuo fottuto odore?"
"Hei hei calmati Wayne."
"Calmarmi? A te non frega un cazzo di me, te ne importa forse qualcosa solo quando sei preso bene!"
"Ahh avanti Wayne, sai benissimo che ti adoro ma non sono capace di dimostrarlo, o almeno non sempre...
Ci provo, ma non è naturale per me. Non dico che non mi piaccia quello che c'è tra noi, perché mi piace e anche tanto. Semplicemente dopo un po' ho bisogno di tempo per metabolizzare quei... tipo... sentimenti che più o meno mi susciti. Non è da me, capisci? Ma questo non vuol dire che non mi importi di te, anzi. Ricordati che sei il primo che mi ha confuso così tanto."
Arrossisco come un idiota e fisso i suoi occhi. Sono bellissimi e tutte le volte mi distruggono.
"C-Come siamo arrivati a parlare di questo?"
"Perché tu sei stupido e hai paura che mi succeda qualcosa."
Non so cosa mi sia preso, sono a conoscenza delle abilità di Joker e so che per quel gruppo deve essere quasi impossibile anche solo capire dove si trova. Ma non so perché non riesco a stare tranquillo.
"Quel gruppo ti ha preso di mira. E sono in tan..."
Non finisco la frase perché le labbra di J me lo impediscono, appoggiandosi sulle mie in un bacio.
"Adesso stai un po' zitto e la smetti di preoccuparti per me?"
È passato un po' di tempo, devo dire che mi mancavano le sue labbra. E adoro quando mi fa tacere in quel modo.
"Scusa, sono un cretino. So come sei, so che fai fatica ad accettare quello che provi e a dimostrarlo. E questo deve essere un momento difficile con tutto quello a cui devi pensare.
Scusa se sbaglio, sempre. Se non ci sono abbastanza o sono troppo assillante."
"Senti se vuoi che ti faccia tacere di nuovo dillo subito, perdiamo meno tempo. Su, non dire scemenze, non è vero che sbagli. Sopporti tutte le mie cazzate, chi altro lo farebbe?"
"Qualcuno che ti ama quanto me."
"Esiste?"
"No, non credo. Vieni qua, idiota."
Lo abbraccio e lo faccio sedere su di me, sul letto. Continuo a guardarlo.
Stiamo così per un po', poi inizio a baciarlo sul collo. Si gira mi da un bacio.
"Sei uno stronzo sai?" Gli dico così all'improvviso.
"Hei perché? Cosa ho fatto questa volta?"
"Niente, così. Sei uno stronzo ma adoro il tuo modo di essere stronzo. Come adoro i tuoi occhi, il tuo sorriso stupendo e le cicatrici sul tuo viso."
"Se tu sapessi la storia che c'è dietro ti piacerebbero un po' meno, le cicatrici."
"Shh non so la storia ma mi piacciono comunque. Non mi piace la sofferenza che le ha causate, mi piacciono le cicatrici. Sono parte di te quindi sono fantastiche. Tu sei fantastico."
"Ahh semttila idiota, i tuoi complimenti mi destabilizzano."
"Lo so, e questa cosa mi piace da impazzire."
"Allora lo stronzo sei tu."
"Forse."
Iniziamo a baciarci più a lungo, appassionatamente. Lo stringo a me come se non volessi farlo andare via. E c'è sempre quella strana sensazione che adoro, sentirsi al sicuro tra le braccia di un pazzo pluriomicida.
"Wayne, per favore, evita di preoccuparti per me okay?"
"Okay okay, come vuoi tu."

Batman
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Scusateci sei non abbiamo postato niente in questo periodo ma abbiamo avuto molto da fare con la scuola

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