Dopo quella mezza discussione con J ho vagato senza senso per queste strade fino a fermarmi su un tetto.
Beh, quello che ho appena visto da qua su mi fa pensare che sarebbe stato meglio andare a casa.
È stato lì a baciarsi e strusciarsi con quel suo aiutante, Jonny Frost, e poi gli ha tirato un pugno. Tralasciando il fatto che se me lo trovassi io davanti, quel Frost riceverebbe come minimo un altri due pugni da me, ma cosa sta facendo J? Prima quello scagnozzo, adesso lui.
Da una parte vorrei parlargli, dall'altra so che non avrebbe senso perché so che sto esagerando.
Salgono in macchina e io li seguo. Dopo pochissimo si fermano davanti a quella che sarà probabilmente la casa di Frost, lui scende e l'altro se me va sulla sua macchina.
In quel momento mi attraversano la testa troppi pensieri in una volta. Quello che vorrei fare è andare lì e menare Johnny, ma so che dopo J mi farebbe di peggio. E poi con J dovrei anche parlare... ma sarei solo troppo apprensivo... in ogni caso non posso fare finta che questo qua davanti non abbia fatto niente. Un attimo e tutte queste idee diventano inutili perché automaticamente vado da Frost e gli arriva un pugno.
"Ma vi divertite tutti a picchiarmi oggi?"
"Beh, prova a dire che non te lo meriti!"
Okay, ho appena fatto una cazzata. Una cazzata.
"Ascolta, Frost..." Faccio io
"No, Jonny, vai dentro. Ci penso io qui."
Merda. J non era andato via. Ha visto tutto. Probabilmente mi aveva notato e si era fermato di proposito, perché temeva una cosa del genere.
Il suo aiutante entra in casa senza dire niente.
"Wayne, sei impazzito?"
Come avevo immaginato, il pugno mi torna indietro tre volte più forte.
Ma non è neanche il pugno la cosa che mi preoccupa di più.
"Wayne, rispondimi."
"J, sono stato un cretino, hai ragione. Ma vederti in una sera con due persone diverse non è proprio il massimo."
"Uffaaa, ma dov'è il problema?"
"Boh sai, mi da abbasta fastidio."
"E dai, Bruce, stai esagerando. E in ogni caso questo non ti autorizza a toccare il mio braccio destro."
"Tu ti limoni due persone ogni due ore e io starei esagerando? E per Frost ti ho già detto che so di aver sbagliato."
"Mi sto solo divertendo un po', come ci divertiamo noi."
"Pensavo fosse diverso... non capisco. Ti importa davvero così poco di me?"
"Senti Bruce, lo sai che non ce l'ho con te, assolutamente, anzi... ma non voglio legarmi a nessuno. Quindi per favore smettila di fare così e stammi su da dosso, stai esagerando."
"Ti ho già detto che mi dispiace per quello che ho fatto al tuo aiutante!"
"Ho capito ma... tu Wayne ti stai legando troppo. Non prendere le cose così sul serio."
Detto questo sale in macchina e se ne va.
Io non so cosa dire. A questo punto potrei fare quello che mi pare, tanto a lui cosa importa?
Per prima cosa vado in casa e mi vesto come una persona normale. Normale... come se ci fosse qualcosa di normale nella mia vita. Un riccone orfano che si veste da pipistrello per cercare di migliorare una città e che intanto si innamora della sua nemesi che ovviamente è un pazzo bipolare incapace di provare sentimenti.
Comunque... mi metto addosso qualcosa e poi torno a uscire.
Non posso non pensare a J, al fatto che sta succedendo un casino che difficilmente si risolverà... ho solo quello in testa al momento.
Devo trovare un modo per distrarmi, pensare a qualcos'altro perché non c'è molto che io possa fare per migliorare la situazione. Ormai è tardi, parecchio, ma sulla strada trovo un locale aperto, potrei entrare e bere qualcosa.
Entro, mi avvicino al banco e ordino un alcolico. Bevo in fretta e dopo poco ne ordino un altro. Non devo esagerare, continuo a ripetermi. Ma inizio a sentire di più l'effetto dell'alcool. Sono confuso, dovrei andare a casa, non vorrei fare cazzate. Tanto sono qua vicino.
Sono molto confuso, forse ho bevuto più di due drink.
Vedo un uomo che si avvicina. All'inizio non capisco cosa voglia da me. C'è confusione, sia fuori che nella mia testa, ma poi capisco. Ci sta provando, è evidente. Questo qui deve aver bevuto più di me, di sicuro.
Però non non è per niente brutto, potrei anche starci, che cosa mi ferma? Siamo entrambi abbastanza ubriachi e soprattutto credo che a nessuno importerebbe se anche accettassi.
Non è tanto questo qui che mi interessa, non l'ho mai visto prima e probabilmente non lo rivedrò più... ma J dice che devo prendere meno sul serio quello che c'è tra noi, quindi magari dovrei dargli ascolto. E magari anche provare a distrarmi.
In pochi secondi sento le labbra di questo avvicinarsi alle mie, mi bacia e cerca di spingere dentro la lingua, faccio per assecondare i suoi movimenti ma subito dopo mi sento un idiota, mi stacco, esco dal locale e vado verso casa. Mentre sono fuori, con il freddo addosso e lontano dal caos di quel posto sento gli effetti dell'alcool scendere leggermente, o forse un po' più di leggermente.
Cosa stavo facendo? Cos'è, mi sono messo a fare cretinate tutte in una notte? Dove penso di arrivare così?
Non so se quello che stavo facendo poco fa fosse una vendetta o un tentativo non riuscito di dare retta a J, probabilmente entrambi.
Fatto sta che mente ero con quello là l'unica cosa che riuscivo a pensare è che tutta quella situazione non aveva senso, perché lui non era Jack.
Ormai sta venendo il mattino. Che notte assurda. Arrivo a casa e vado a letto.Batman
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Batjokes
FanfictionEcco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile