Osservo Bruce allontanarsi per le vie della città mentre io sto fermo a capire perché se la sia presa così tanto.
Faccio passare una mano in mezzo ai capelli e sospiro. Dopo qualche secondo mi appoggio contro il muro dietro di me.
Perché deve sempre prendersela? Poi per cose così futili. Okay, lui pensa che fra me e lui ci sia qualcosa di veramente serio e non che dipenda solo da come va nella mia testa?
Sento il telefono squillare, rispondo.
È il mio braccio destro, Jonny Frost, vuole alcuni aggiornamenti dopo aver saputo dell'arresto dello scagnozzo che era con me.
Gli do la mia posizione e l'ordine di raggiungermi.
Dopo neanche quindici minuti è arrivato, scende dalla macchina e viene verso di me.
Frost: "Boss, il piano è riuscito? La spia e in prigione?"Io: "Ovvio, ci ho messo un po' per convincere quell'idiota a baciarmi ma ci sono riuscito."
Frost: "Quindi è andato precisamente come avevi pianificato."
Io: "Sì, più o meno."
Il piano in sé è andato benissimo, sono riuscito a far catturare il mio scagnozzo da Bruce, ma non avevo pianificato la sua reazione.
Sono perso nei miei pensieri fino a quando non vedo che Frost appoggia una mano sul muro dietro di me, finisco fra lui e il muro... ed essendo più basso di Frost questa non è la situazione ideale.
Sento la sua mano sul fianco, so benissimo cosa vuole fare quindi gli lancio uno sguardo di sfida.
Mi blocca contro il muro, mi slaccia i primi bottoni della camicia e incomincia a baciarmi sul collo e sulle clavicole lasciandomi dei segni violacei.
Queste cose fra me e lui succedono spesso, sono un modo per passare il tempo, come una sfida, niente di più. Ma devo ammettere che se la cava veramente bene.
Gli prendo la testa facendolo spostare dal mio collo alle mie labbra, mentre mi bacia gli mordo il labbro facendolo sanguinare, si allontana per pulirsi la bocca dal sangue.
Io: " Hahahaha, credo proprio di aver vinto io."
Torna verso di me e mi blocca le braccia contro il muro. Continuo a sorridere, spinge il suo bacino contro il mio con movimenti regolari fini a farmi uscire un gemito.
Io: "Okay... Okay, siamo pari, ora staccati."Frost: "Per uno come te è difficile sopportare la sottomissione."
Dopo questa frase gli do un pugno. Non se lo aspettava, finisce contro il muro.
Ho già le nocche distrutte e dopo questo pugno incominciano a sanguinare, però non ci faccio molto caso.
Io: "Alzati, siamo stati qui fin troppo."Frost: "Sì, capo."
Mentre sto salendo sulla macchina guardo in alto e intravedo la figura di Bruce su un tetto... speravo che non avesse assistito alla nostra piccola sfida.Joker
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Batjokes
FanfictionEcco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile