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"Devo andare, Wayne."
Joker si alza e fa per vestirsi, ma immediatamente affero la camicia che ha lasciato per terra.
Non mi va che se ne vada, magari così lo convinco a restare... beh, più che altro lo obbligo.
"Idiota, dammi la mia camicia!"
"No, questa resta qui! Se la vuoi, rimani qua anche tu. Altrimenti la tengo io."
"Cosa? Sei diventato matto?"
"Assolutamente no, anche se so che lo vorresti."
"E cosa te ne fai di una camicia? La abbracci mente dormi?"
Inizia a ridere, guardandomi mente tengo stretta.
"Beh, potrei farlo. Ha anche un buon profumo, ecco"
La annuso... si sente tantissimo il suo odore su quella camicia.
Mi fa impazzire il suo odore. Lo adoro.
"Smettila di annusarla, stupido!"
Continua a ridere, cercando di strapparmi la camicia dalle mani. Rido anche io.
"Ho detto che questa la tengo io!"
"E io cosa dovrei fare, girare mezzo nudo per la città? Sarebbe sicuramente un bello spettacolo per tutti ma non credo che sia il caso!"
"Oppure rimani qui."
Lo guardo con aria di sfida, ridendo ancora. Lui si fa immediatamente più serio.
Scorgo un'aria di dubbio nei suoi occhi, capisco che non sa se andare o fermarsi qui.
"Ahhh Bruce, sai che non posso."
"E io ti costringo."
"Io... no, no non posso rimanere."
Va verso la finestra, senza la camicia che ho ancora tra le mani.
La appoggio sul letto e vado di scatto verso di lui, prendendolo da dietro.
Sento le sue mani sfiorare le mie. Inizialmente tenta di allontanarle dal suo corpo, ma poi intreccia le sue dita con le mie e stringe.
"Dai, fermati qui almeno questa notte... è così difficile lasciarti andare ogni volta..."
"Bruce, lasciami andare. Io non dovrei essere qui neanche adesso."
"Ma ormai ci sei..."
Appoggio la testa sulla sua spalla, lo sento vicinissimo.
Mi piace da morire la sensazione che provo quando lo sento così vicino, come se nulla potesse farmi stare meglio...
Si gira verso di me, poi lancia un'occhiata alla camicia sul letto.
"Beh, per questa volta potrei anche lasciarmi costringere. Tanto non posso uscire senza quella, no? E sono sicuro che non me la restiruirai."
"Ovvio che no."
Porta la sua mano verso il mio viso e mi accarezza il mento. Dopo poco si avvicina di più e mi bacia.
Arrossisco all'improvviso. Ha davvero deciso di rimanere qui.
"Perché quella faccia, Bruce? Sembri quasi... imbarazzato.
Strano, la prima volta io ero quello imbarazzato, e anche molto. Ti ricordi?"
Mi ricordo la prima volta. Già, lui era imbarazzatissimo e io ero fottutamente confuso ed euforico allo stesso tempo, anche se cercavo di nasconderlo...
"Me lo ricordo benissimo. Ma cosa ti imbarazzava così tanto?"
"Sai, quando è successo era da un po' che speravo che anche tu provassi qualcosa, che cercavo di confonderti con i miei strani ragionamenti per smuovere qualcosa verso di me, nella tua mente così... sana."
"E ci sei riuscito benissimo"
Lo interrompo con un bacio.
"Lo so, Brucey. Era da un po' che mi sentivo così e quando è successo non sapevo bene come reagire, cosa fare... sapevo che mi sarei messo nei guai ma non desideravo altro... per questo ero così imbarazzato dopo quel bacio. E poi cavoli eri tu, Bruce Wayne, così perfetto, a baciare me che sono un caos."
"Io non sono perfetto, vivo solo il mio caos in un modo diverso. Ma adoro il modo in cui lo vivi tu, ti rende così dannatamente irresistibile."
Sorride e mi guarda negli occhi, prende le mie mani e le stringe.
Il suo sorriso è così bello.
Fuori dalla finestra c'è Gotham City, quella città che ci mette agli opposti per come abbiamo deciso di viverla. Ma noi siamo qui, in questa stanza, dall'altra parte del vetro e niente può impedirmi di perdermi nei suoi occhi, di stringere le mani ai fianchi di quello che di là è il mio peggior nemico, la mia nemesi, e di stare maledettamente bene qui con lui come non starei mai là fuori senza il mio J.
Porta le braccia dietro la mia testa, mi guarda un attimo e poi mi bacia di nuovo
"Magari non sembra ma io amo stare qui con te, Bruce."
Lo abbraccio più forte che posso.
Quando mi stacco, va verso il mio letto, si siede e prende la sua camicia.
"Questa la prendo io, comunque. È un'arma di ricatto troppo potente."
"Va bene, va bene" mi siedo di fianco a lui "però ormai resti qui."
"Certo che resto qui" si stende sulle mie gambe "ma è solo colpa tua, perché tu mi hai obbligato."
"Va bene, mi prendo volentieri la colpa."
Inizio ad accarezzargli i capelli, mentre lui sorride.

Batman

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