14

340 18 2
                                    

Passo il resto della giornata a spiegare ad Alfred gli ultimi avvenimenti, tralasciando determinati particolari.
La notte, dopo un po' di esercizio fisico, esco per una delle solite pattuglie.
Fa abbastanza freddo oggi.
Il vento pungente su quella minima parte del mio viso che la maschera non copre, insieme al buio della città mi trasmettono una sensazione piacevole.
In giro non c'è nessuno.
Andando avanti, vedo in lontananza tre uomini che stanno confabulando.
Ne riconosco immediatamente due: Joker e lo Spaventapasseri. L'altro, non credo di averlo mai visto, sarà probabilmente uno scagnozzo.
Dovrei tenerli d'occhio, staranno di sicuro tramando qualcosa, loro due insieme sono abbastanza pericolosi.
Passano circa dieci minuti, dopo i quali Spaventapasseri si allontana dal trio, correndo per una delle strade principali di Gotham.
Non so se seguirlo oppure restare qui a tenere d'occhio J e il terzo uomo, non ho idea di quale potrebbe essere il loro piano.
Seguo con lo sguardo Spaventapasseri che a questo punto è lontano, forse mi conviene non muovermi e controllare le intenzioni che hanno questi due.
Quando sposto lo sguardo dalla strada ora vuota su cui l'ex psichiatria stava correndo e lo rivolgo agli altri due criminali, mi trovo davanti ad una scena che non è proprio quella che mi ero immaginato.
Dopo quella che sembrava una discussione piuttosto accesa, il probabile scagnozzo si avvicina a J, forse un po' troppo, e lo bacia.
Sento una sensazione fastidiosa salire, una specie di gelosia... okay, è gelosia.
Faccio fatica a trattenermi e non andare a riempire di pugni quel tizio, la sensazione è fin troppo accentuata dal fatto che J ricambia il bacio dopo pochi secondi.
Cerco di ignorare le mie sensazioni, adesso il mio obiettivo deve essere quello di sventare il loro piano, adesso non devo pensare ad altro.
Mi concentro sulle situazioni della notte che di solito mi calmano, il freddo, il buio, il silenzio rotto dai pochi suoni della città a quest'ora.
Mi avvio sulla strada principale nella speranza di trovare Spaventapasseri, non ho alcuna voglia di controllare le mosse degli altri due in questo momento.
Mentre cerco di capire dove è diretto il criminale e percorro quelli che secondo il mio ragionamento dovrebbero essere i suoi passi, non posso che ripensare a quello che ho visto poco prima.
In poche parole J si è appena limonato un suo scagnozzo.
La mia voglia di prendere a pugni quel tizio mai visto prima è pari quasi al bisogno che ho di vedere J, di parlare di questa cosa. Che probabilmente per lui non è neanche così importante.
Ma questa scena mi ha spiazzato, non immaginavo che mi sarei sentito in questo modo.
So che non posso pensare cose tipo "è mio" in una relazione come la nostra, ma è quello che provo infondo...
Raggiungo una vecchia fabbrica, ormai chiusa da anni, che contiene ancora sostanze chimiche dannose sotto certi aspetti.
Vedo Spaventapasseri sul posto, sta cercando di addentrarsi nell'edificio. Probabilmente spera di trovare sostanze su cui lavorare.
Devo intervenire immediatamente.
"Spaventapasseri!"
"Batman."
"Speravi di trovare nuovo materiale?"
Mi scaglio contro di lui cercando di prenderlo, per portarlo via da lì.
Dopo qualche istante vedo spuntate da poco lontano due figure che avevo visto poco prima, J e l'altro uomo.
"Notte divertente, Joker?"
"Non so proprio di cosa tu stia parlando."
"E tu cosa ci fai qui? Fai da spalla al tuo amico?"
"Oh, Batsy, dimmelo tu. I prodotti chimici mi portano... sai... brutti ricordi, non so se sei a conoscenza delle mi esperienze passate... oh aspetta, sì. Quindi tranquillo, non mi interessa entrare lì dentro."
Il loro obiettivo è quello di tenermi impegnato e permettere al criminale di entrare.
Purtroppo Spaventapasseri riesce nel suo intento, ma quando esce ho già immobilizzato lo scagnozzo e riesco in qualche modo a fermare anche lui. J invece era già scappato dopo poco che avevo ammanettato l'altro uomo.
Contatto l'unità di Gordon e scopro che lo sconosciuto è un criminale da poco evaso di prigione
Spaventapasseri era scappato un'altra volta da Arkham, ma questo lo sapevo già.
Dopo averli riportati al loro posto, torno nel punto in cui avevo visto i tre inseme la prima volta e trovo J.
"J?"
"Bruce?"
"Allora, ti dispiace che il tuo amico sia tornato in prigione?"
Il mio tono lascia trasparire il mio stato d'animo, forse un po' troppo.
"Eh? Stai parlando di Crane?"
"No no, intendevo l'altro."
"E cosa mi importa dell'altro? Era solo uno scagnozzo... uno di poco peso.
Mi stupisce, Batsy, che con così tanta esperienza tu non riesca a distinguere un criminale di vecchia data da un semplice scagnozzo pressoché inutile."
"Oh, non sembrava così inutile quando te lo sei limonato!"
"E dai Wayne, è stato lui a fare tutto."
Anche nel suo sguardo probabilmente infastidito non posso che scorgere qualcosa di bellissimo.
"Ma cosa vuol dire? Ha iniziato lui ma da quello che ho visto hai ricambiato molto volentieri."
"Su, non te la sarai presa!"
"J, io... niente, lascia stare."
"No, Bruce, dimmi..."
"È solo che non sopporto l'idea che qualcun altro possa... tu.. ahh, che cazzo!"
Non so se sono più geloso, deluso o incazzato. Non riesco a formulare un periodo di senso compiuto. E tutto questo solo perché si stava baciando con un suo scagnozzo. Mi rendo conto io stesso che forse sto esagerando.
"Wayne, la tua frase non ha senso, te ne rendi conto?"
"...Sì."
"..."
"Non importa, ciao"
Dicendo questo me ne vado, irritato
"Dai, Bruce, smettila di fare così"
Lo sento dire, ma non gli do retta, anche se so che tra poco mi pentirò della mia reazione, che mi sentirò un cretino e forse anche stronzo per non essere rimasto lì.

Batman

BatjokesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora