CAPITOLO5

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"Cosa ci fai qui?"
"Dobbiamo parlare" eccolo sempre il solito prepotente.
Non andremo mai d'accordo io e Trent siamo gli antipodi
Oggi mi sono spaventata seriamente quando l'ho visto disteso e terra e lui cos'ha fatto mi ha mi ha risposto in malo modo facendolo sentire male.
"Non ho nulla da dirti" sto per richiudere la porta.
Ma lui la blocca con il braccio.
"Cazzo!Trent ma sei stupido? Fatti male in un posto dove non ci sono io."
Sono arrabbiata. No!di più furiosa.
"Allora fammi entrare a non rischieremo"
È serio e altezzoso . Nel suo volto non si intravede neppure un pizzico di ilarità.
Ha mai riso in vita sua?
No,non penso.
"Dai,muoviti che ho da fare"
"Ehy,ehy gattina calma"
Arrossisco e non so neppure il vero motivo.
"Dai muoviti" anche io so comportarmi male ed essere sgarbata.
"Perfavore prima potresti darmi un bicchiere d'acqua?"
Il suo tono adesso è cambiato è più dolce.
Ha una voce così soave che sarebbe ingrado di farti fare quello che vuole.
"Certo.Ci riesci a passare in questo spazio?" Dico a bassa voce per paura di una sua reazione cattiva verso di me.
"Si,si"
Si muove sulla sedia a rotelle e ci dirigiamo in cucina.
Gli porgo il bicchiere d'acqua
"Grazie"faccio un cenno con il capo e lui la beve con una pillola.
Sono molto curiosa di sapere cosa fosse.
Ma non vorrei mai offenderlo
"È un antidolorifico. Sai i muscoli, dopo fatto fisioterapia sembrano che s'incendino"
Adesso davvero sto male per esserlo andato a "disturbare"oggi durante l'allenamento.
"Trent riguardo oggi"faccio un sospiro e continuo"mideviscusaretantononvolevoessereinappropriata"lo dico così velocemente che quando finisco faccio un respiro profondissimo per riprendere l'aria.
Lui ride
"Perché ridi?"
"Sei troppo buffa" arrossico per l'ennesima volta.
Lui continua a ridere.
Ma quando finalmente interrompe riprende a parlare"e comunque scusa tu non volevo essere scortese e che quando faccio fisioterapia mi trasformo diventando cattivo"
"Più del solito"borbotto.
"Già. Comunque adesso vado non voglio disturbarti oltre"
Non voglio farlo andare. Non so il perchè ma voglio che rimanga un altro pò qui con me .
"No,non disturbo non preoccuparti"
Cerco di essere più disinvolta possibile.
"Ma avevi detto che avevi da fare"
Stupida bocca!
"Si,ma nulla di che volevo ridipingere la stanza. Ci siamo trasferiti da poco e i miei genitori hanno avuto la fantastica idea di farla tutta rosa"
"Oh,wao tutta rosa?"
Anche lui è scioccato.
"Guarda che è più brutta e vederla che a dirlo."
"Fammela vedere"non capisco
"C...Cosa?"chiedo titubante.
"La tua Camera"
"Va bene ,però si trova su"
"Ah"sembra pensarci un pò "però se mi dai una mano. Riesco a salire"
"Certo volentieri"sono felice che rimanga qui con me.
"Ok,bene.Forza e coraggio" si alza facendo pressione con le braccia e quando finalmente ha equilibrio di appoggia al mio corpo.
"Come posso aiutarti io?"
"Cammina lentamente"
"Ok"
Saliamo lentamente la scale e quando saliamo in Cima sospiriamo entrambi.
"Altri due passi e poi potrai sederti"
"Ok,ma non preoccuparti non sono stanco"
fa un sorriso sghembo,ma si vede che è affaticato.
Arriviamo nella mia stanza e guardandosi intorno rimane esterrefatto. Lo faccio sedere sul letto e dice
"Wao,non mentivi sul rosa"
"No,per nulla"
"È adesso vuoi dipingere tu?"
"Si"lo guardo orgogliosa di me stessa
"È dai dipingere?"
Rido "Non so tenere neanche il rullo in mano"
Mi guarda sconvolta
"Bene,iniziamo proprio bene"
"Vuoi una mano?" Mi chiede
"Dici sul serio?"
"Si,ma ricordati che posso fare soltanto il basso"
"Mi saresti di gran aiuto grazie"
Gli sorriso sinceramente grata e lui ricambia.
"Bene,allora che coloro vuoi utilizzare?"
"Ho comprato il bianco e nero. Il nero lo utilizzo sulla parete dietro il letto con un soffione gigante bianco,mentre il bianco sulla restanti pareti"
"Ok,allora iniziamo" si toglie la maglia e la fatta sul letto
"Trent!!cosa fai?"Mi metto le mani sugli occhi.
"Sto togliendo la maglia.Sennò mi sporco"
Normale!quindi.
"Dai. Ora lavoriamo"
Sembra contento
"Già"
Lui fa la parte di basso e io tutto quello di sopra.

"Olivia stai attenta. Ci sono io qui sotto e mi stai facendo tutto i capelli bianchi"
Lo guardo e non riesco a non ridere quello spruzzo nero tra i suoi capelli biondi cenere è troppo esilarante.
"Cosa ridi?"
"S...scusa È che sembri un pancakes"
"Come un pancakes?"
"Si. Una volta li cucina i ma vennero del tuo colore. Erano crisi al centro e bruciato all'esterno."
"Oh!Devo dedurre che sei un ottima cuoca"
Mi scherma lui.
"Con i dolci non tanto" scrollo le spalle.
"Dai ti aiuto a sederti sul letto così pulisci i capelli"
Con tutta la mia forza lo alzo e lo posò sul letto.
Prendo un fazzoletto e inizio a tamponargli i capelli.
Lui mi cinge per la vita e mi attira più a se.
"Uuhm!gattina che nella visuale che ho da qui"
"Trent!"urlo
"Cosa c'è? "
"Finiscila"
mi sposto. Ma lui mi ritira a se.
Tutte queste sensazioni che sto provando con Trent non l'ho mai provato con nessuno:odio,rabbia,passione.
Sono tutti sentimenti e me sconosciuti.
"gattina non fare la permalosa" si sta divertendo.
"Trent non fare lo stupido"
Le sue mani sui miei fianchi sono ben salde e non cennano a spostarsi.
"Come sei bella gattina"
Ha una voce roca e desiderosa.
Mi accarezza i fianchi facendomi rabbrividire dalla passione.
D'istinto mi abbasso verso le sue labbra e iniziamo a sfiorarci senza mai toccarsi sul serio.
Ci stiamo stuzzicando ma adesso voglio le sue labbra sulle mie non m'interessa del dopo
"Olivia"urla qualcuno

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