Capitolo 4 - Francesca's pov

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Lorenzo venne a prendermi a casa. Quando suonò il campanello e corsi ad aprire la porta restai stupita: era vestito veramente bene, aveva i capelli molto sistemati. Non avevo mai visto Lorenzo così ben sistemato!

«Ciao, Francesca!» disse, diventando rosso in faccia.

«Ciao, Lorenzo!» risposi cordialmente, notavo che lui era nervosissimo.

Sospettavo da un po' di tempo che Lorenzo provasse qualcosa per me, ma io non riuscivo a vederlo che come un amico. Quindi, nei giorni precedenti, avevo chiesto a Piero e Caterina, la sua ragazza, un enorme favore...

«Ragazzi, posso chiedervi un favore?»

«Ma certo!» avevano risposto quasi in coro.

«Sapete dell'appuntamento al cinema con Lorenzo, no? Ecco. Sospetto che Lorenzo provi qualcosa per me, ma a me non va di iniziare una relazione. Quindi, se Lorenzo inizia a sfiorare l'argomento voi improvvisate qualcosa per farlo smettere! D'accordo?»

«Dovremmo venire con voi al cinema?» mi aveva domandato allora Piero.

«Beh, non esplicitamente con noi» continuavo, cercando di spiegarmi meglio. «Potreste andare al cinema per conto vostro per guardare il nostro stesso film al nostro stesso orario e farla sembrare una casualità... Vi va?»

...e tutti e due avevano accettato.

***

Lorenzo mi accompagnò in macchina aprendomi lo sportello e per tutto il tempo della strada non aprì bocca, era visibilmente nervoso.

Arrivammo al cinema e una volta presi i biglietti ci dirigemmo verso le scale mobili.

«Allora, Lorenzo. Ti interessa il film che stiamo per vedere?» domandai per incominciare un discorso, visto che non sopportavo stare in silenzio per troppo tempo.

Diventò ancora una volta rosso in faccia.
«C-certo. Mi piace tantissimo!»

Scoppiai a ridere, so che stava mentendo. Sapeva che a me sarebbe piaciuto guardare quel film.

Mentre camminavamo verso la nostra sala cercavo Piero e Caterina. Una volta entrati li vidi all'ultima fila, quindi feci in modo di far sedere Lorenzo in un posto non troppo lontano da loro due. Controllai ancora una volta il biglietto: fortunatamente a noi erano stati assegnati due posti in penultima fila, proprio davanti ai nostri amici.

Durante il film Lorenzo non si avvicinò troppo a me e non tirò fuori strani discorsi, pertanto non ci fu bisogno dell'aiuto di Piero e Caterina. Una volta usciti dal cinema, però, Lorenzo iniziò ad essere più espansivo.

«Perché non andiamo a mangiare una pizza, da soli?» propose infatti.

Annuii nervosamente. «Va bene, dammi solo il tempo di andare in bagno.»

Corsi verso i bagni e mandai un messaggio a Piero e Caterina dicendo di unirsi a noi, Lorenzo avrebbe potuto compiere qualche gesto azzardato e a me non andava di ferire un mio amico.

Uscii dal bagno e non appena vidi i due in compagnia di Lorenzo mi sentii sollevata.

«Ragazzi, che bello vedervi qui! Io e Lorenzo stavamo andando a prendere una pizza, perché non vi unite?» chiesi loro con nonchalance.

«Certo, perché no!» esclamò Caterina.

Anche Piero annuì. «Sei d'accordo, Lorenzino?»

«Nessun problema, ragazzi» rispose allora Lorenzo, con un sorriso forzato.

Un po' mi dispiaceva, però Lorenzo per me era solo un caro amico, e in generale in quel periodo non mi andava di iniziare una relazione... Stavo già soffrendo abbastanza per essermi presa una cotta per il barista dell'università, Alessio, il quale non sembrava avere intenzione di calcolarmi.

Una volta arrivati in pizzeria mi sedetti tra Piero e Caterina per stare distante da Lorenzo. Quando lui mi guardava o cercava di parlare con me, Piero o Caterina lo distraevano. Anche se cercava di non darlo a vedere capivo che si stava arrabbiando, era visibilmente infastidito da quella situazione.

***

A fine serata tornai a casa praticamente distrutta. Dopo essermi coricata scoppiai improvvisamente in una risata ripensando a quell'uscita: Piero e Caterina che ostacolavano Lorenzo in ogni mossa che faceva per cercare di attirare la mia attenzione, Caterina che improvvisava barzellette, Piero che cantava scherzosamente Nessun dorma, il sugo della pizza caduto sulla camicia di Lorenzo perché non faceva altro che guardarmi... Era successo di tutto e di più.

Povero Lorenzo, pensai, sorridendo. Ma per il momento non potevo fare altrimenti... Se dopo quella sera non avesse capito l'antifona, magari più in là gli avrei parlato direttamente.

[Scritto da lorenzoseyes]

***

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