Capitolo 20 - Lorenzo's pov

200 27 9
                                    

Forse in un altro momento l'avrei considerata una pazzia, ma ormai il dado era tratto e non potevo più tirarmi indietro: sarei uscito con Francesca. Dopotutto lei aveva accettato di venire con me una seconda volta, quindi non sarebbe stato niente di strano. Comunque sia sarebbe stata solo una passeggiata per la città, lo facevano milioni di persone ogni giorno a Venezia.

Ormai non aveva più senso farsi paranoie, a momenti avrei avuto il mio secondo appuntamento con la ragazza dei miei sogni.

***

Avremmo dovuto incontrarci in piazza San Marco ma, mentre la stavo aspettando, sentii squillare il mio cellulare per poi vedere il suo nome sullo schermo. Ecco che mi dà buca, pensai.

Risposi. Allegra come sempre, Francesca mi aveva chiamato solo per dirmi che la piazza era troppo affollata per riuscire a trovarci; conclusi la telefonata dicendole che ci saremmo visti davanti ad uno dei miei negozi preferiti: l'Hard Rock Café. Quello piccolo però, perché a Venezia ce n'erano due.

Arrivammo davanti al negozio contemporaneamente, seppur avessimo intrapreso percorsi differenti. Francesca era radiosa, proprio come aveva lasciato intendere dalla telefonata.

L'appuntamento fu più una passeggiata tra amici, ecco perché speravo di poter fare la mia mossa in un posto più "appartato".

«Fran, che ne diresti di prendere un gelato? Sai, mi hanno detto che qua vicino c'è una gelateria buonissima, dove puoi letteralmente farti una coppa di gelato e...»

Come sempre stavo parlando troppo, forse per questo lei mi interruppe con un sorriso sulle labbra e disse: «Certo, per me va bene qualsiasi cosa. Sai che non ho problemi con il cibo.»

Più che ridere per la sua battuta, risi per il nervosismo. Ma comunque stavo ridendo, e lei non doveva per forza sapere perché.

***

Arrivammo alla gelateria e con mia grande sorpresa - e una punta di dispiacere - notai che era molto affollata.

«Mi avevano detto che era piuttosto sconosciuta» dissi allora, arrossendo.

«Beh, la presenza di tutte queste persone mi induce a pensare che il gelato sia ottimo.» Come sempre Francesca sapeva come tranquillizzarmi.

Preparammo i nostri gelati e mi sorpresi a mettere meno topping sulla mia coppa di quanti ne avesse messi lei.

Decisi di lusingarla con un piccolo gesto di galanteria, ovvero pagando anche il suo gelato.

«Fran, insisto affinché sia io a pagarlo» le dissi, puntando a farle notare il fine di conquistarla.

«Allora grazie, Lorenzo. D'altronde è solo un gelato» rispose lei. Ebbi l'impressione che la sua risposta fosse stata detta volutamente in quella maniera, quasi a voler evidenziare la non-importanza del mio gesto.

Imperterrito come sempre, ribattei con l'obiettivo di riportare la discussione sul prezzo. «Giusto, il costo di un gelato in più non mi cambia la vita!»

Ridemmo entrambi, mentre io mi avviai alla cassa.

Ma... non poteva essere. Forse stavo sognando, cavolo, non poteva capitare a me. Proprio a me. Proprio in quel momento. Proprio in quella circostanza. Proprio con lei.

Dov'era finito il mio portafoglio? Non lo trovavo più. E adesso?

Come potevo dirlo a Francesca, messa in fondo al locale, a gustare il suo gelato con un bel sorriso sulle labbra?

A un certo punto lei si avvicinò a me, forse intuendo che qualcosa non andava. O forse no, dato che mi confidò di non aver portato soldi con lei, dando per scontato che avrei pagato io.

Di bene in meglio, pensai.

Qualche istante dopo, quasi come un'apparizione, vidi Ignazio entrare in gelateria. Lo guardai, facendo un sospiro di sollievo e puntando la mia completa attenzione su di lui.

«Ignà! Hey! Che bello vederti! Come mai da queste parti?» lo raggiunsi con Francesca dietro di me.

«Lorè, tutto bene! Avevo voglia di qualcosa di fresco, perciò ho deciso di comprarmi un bel gelato... Altrimenti perché sarei qui?» rise ed io feci lo stesso, appoggiandogli una mano sulla spalla.

«Ecco... Caro Boschetto, sai che ti voglio molto bene, siamo amici da tanto, mi hai sempre aiutato quando avevo bisogno, sei sempre stato disponibile e...» Ignazio mi interruppe, mettendo una mano davanti a sé.

«Lorenzo, di cos'hai bisogno?» chiese lui. Si vedeva che mi conosceva bene.

«Ehm... Ho dimenticato il portafoglio a casa e non posso pagare il gelato che ho comprato. Francesca non si è portata dietro i soldi per cui...» lasciai la frase a metà, sentendomi in imbarazzo.

«Tranquillo, pago io ma mi devi un favore, chiaro?» mi puntò il dito contro e sorrise, alzai le mani in segno di resa e gli promisi che presto gli avrei ripagato il debito.

Ignazio si diresse al bancone, ordinò il suo gelato e pagò per sé, per me e per Francesca. Mi chiesi mentalmente dove diamine fosse finito il mio portafogli, feci una mappa mentale dei vari luoghi in cui ero stato ma non mi ricordavo proprio dove l'avessi messo.

Nel frattempo il mio sguardo si focalizzò su Francesca, la quale sorrideva raggiante verso Ignazio e lui le rispondeva in modo fluido senza tentennamenti o dubbi come facevo io.

Mi avvicinai lentamente e ascoltai l'ultima battuta della mia amica.

«Grazie ancora, Ignazio, sei stato molto gentile, non dovevi.» Lui le fece l'occhiolino.

Se Ignazio fosse stato interessato a Francesca avrebbe di certo ottenuto più punti lui in confronto a me, ma fortunatamente lui non aveva intenzione di conquistarla o almeno così pareva, e così speravo che fosse.

Quando mi immersi nuovamente nei miei pensieri, Francesca e Ignazio ripresero a parlare con un certo affiatamento.

«Stai finendo di studiare italiano?» domandò lei e mi accorsi di quanto fosse più a suo agio con Ignazio che con me.

«Vuoi la verità? No, tanto manca ancora qualche settimana» rispose. Stavo per ribattere, ma Francesca mi precedette.

«Scansafatiche, dovresti studiare e non mangiare dolci che poi non hai più voglia di metterti sui libri» lo prese in giro lei e lui abbassò lo sguardo, ridendo di gusto.

Ed ecco che anche il nostro secondo appuntamento si rivelò un totale disastro! Quel giorno mi resi conto di non avere chance con lei, eppure prima sentivo che magari qualcosa ci sarebbe potuto essere.

[Scritto da GiuliaUJ feat. ErikaYellow]

***

Buonaseraaa!

Possiamo affermare che gli unici due "appuntamenti" che il povero Lorenzo ha avuto con Francesca siano stati entrambi un mainagioia per lui, in un modo o nell'altro. E ora si rassegnerà?

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e/o un commento :)

Grazie mille e alla prossima!


In questo mondo di ladriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora