Capitolo 9

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Entriamo in ospedale appena in tempo per entrare a far visita a mia madre. Mi dirigo a passo svelto verso la sua stanza. Cameron è al mio fianco e sembra essere tornato io ragazzo tranquillo e gentile di stamattina. È incredibile come possa restarmi accanto nonostante questi suoi sbalzi d'umore.

"Stanza 207..." sussurra Cameron al mio orecchio.

Ci troviamo proprio di fronte la porta. Il mio entusiasmo di qualche secondo fa svanisce, lasciando spazio ai timori e alle paure. E se non stesse bene? Se fosse in gravi condizioni?

Cameron percepisce la mia paura e mi afferra la mano per infondermi coraggio.

Faccio un profondo respiro ed entro.

Spalancando la porta vedo, di fronte a me, un'enorme finestra che da su un balconcino. Mi faccio coraggio e poso lo sguardo sul letto su cui è stesa mia madre. Cazzo.

"V-vale" sussura mia mamma.

"S-si?" le rispondo balbettando dall'agitazione.

Allarga le braccia per permettermi di abbracciarla. Mi ci avvicino e la stringo a me. Il suo corpicino esile è debole sotto la mia stretta, indebolito dalla malattia.

Mi stacco dall'abbraccio e la guardo negli occhi. I suoi meravigliosi occhi verdi mi illudo, per un istante, che tutto vada bene. Entra spalancando la porta un medico, seguito da due infermiere.

"Buongiorno Signora Lee, come si sente?" chiede a mia madre.

"Potrebbe andare meglio" e capisco che dice così per non allarmarmi.

"Ne dubito, comunque qui in questa mano ho i documenti per permettere o no l'inizio della chemioterapia, in quest'altra ho i suoi risultati" ci guardiamo tutti negli occhi. Giro il volto verso Cameron e mi dice, muovendo solo le labbra, che andrà tutto bene.

Annuisco e torno a guardare io dottore.

"Immagino voi siate i parenti" ci domanda il dottore.

"Si" mi affretto a rispondere.

"E lei sarebbe..." dice rivolto verso Cameron.

"Il suo ragazzo" risponde in maniera disinvolta, accennandomi un adorabile sorriso.

"Bene, i risultati delle analisi mostrano chiari segni dell'avanzamento della malattia. Questo perchè è da molti anni che la signora si astiene dal fare i controlli annuali per prevenire eventuali patologie. E si trova, ora come ora, in uno stadio di avanzamento intermedio. Perciò se si inizia subito una cura, è possibile assicurare alla paziente una guarigione ottimale. Perciò qui ho i documenti che vanno firmati per acconsentire all'inizio della cura, sostenendo i costi per ogni seduta."

Queste parole mi hanno tolto un enorme peso dallo stomaco, anche se non so bene come paghereremo tale spesa, voglio far di tutto per salvare mia madre.

"E la cifra a quanto ammonta?" domando.

Senza darmi risposta, il medico mi allunga il foglio per permettermi di leggere l'importo. Cameron si avvicina a me ed entrambi restiamo a bocca aperta.

"È vergognoso!" mi sussurra all'orecchio, non appena legge la cifra, anche se penso che l'infermiera abbia sentito, e per questo ha voltato la testa.

"D'accordo" mi limito a dire.

Metto le rispettive firme e le infermiere cominciano ad istallare alcuni macchinari da collegare al debole corpo di mia madre.

Prima di uscire mi avvicino a lei per stamparle un bacio sulla fronte.

"Val, non abbiamo abbastanza soldi per questo tipo di cura..." mi fa notare mia madre.

Attraction (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora