Capitolo 1

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Oggi è il mio primo giorno del mio nuovo lavoro. Sono veramente felice di esser stata assunta, anche se per il primo periodo mi affideranno compiti più semplici per permettere di integrarmi meglio nel mio nuovo lavoro.

Il negozio dista un po' da casa, perciò prendo la mia bici e in 10 minuti sono davanti l'entrata.

Con un sorriso smagliante entro e saluto cortesemente il proprietario dietro al bancone, che mi accoglie calorosamente e mi da il benvenuto.

"Signorina... Ross giusto?"

"Si sono io!"

"Benvenuta nello staff del Phil's music store! Sono veramente contento di averla qui con noi. Dal suo curriculum ho notato che prima lavorava in una libreria, perciò non le sarà difficile prendere confidenza con questo nuovo incarico. Inoltre ho letto che nel suo tempo libero lei suona anche vari strumenti!"

"Si suono il pianoforte e la chitarra. La ringrazio per l'accoglienza signor Parker, sono veramente lusingata e..."

"Le ho detto che sono ben contento di averla qui con noi. Oltre ad essere uno staff efficiente, siamo come una famiglia ormai, perciò non mi dia del lei! Tantomeno mi chiami col mio cognome! Mi chiami Phil."

"La ringrazio sign... Phil!"

"Vedo che deve ancora entrare nello spirito del posto Valerie, ma presto si ambienterà nel posto. Adesso la lascio con un membro dello staff che le illustrerà le sue mansioni. Oh! Eccolo lì! Cameron vieni qui, è arrivata Valerie, la nuova ragazza! Mostrale ciò che deve fare, mi raccomando. A dopo Valerie, dopo ricordati di passare nel mio ufficio per sistemare su carta alcune cose."

Annuii alla sua richiesta e lo salutai con un sorriso.

Non appena mi voltai scorsi in lontananza il ragazzo che, probabilmente, dovrà mostrarmi il mio lavoro.

Mi pare si chiami Cam... Cameron si!
Si avvicina molto velocemente e non appena me lo ritrovo davanti, non riesco a trattenermi dallo sprofondare nei suoi meravigliosi occhi scuri.

Mi sorride educatamente porgendomi la mano, e non esitai un secondo da ricambiare la stretta di mano.

"Allora tu sei la ragazza nuova di cui mi ha tanto parlato Phil! Bhe, devo ammettere che ha fatto una buona scelta. Sicuramente con questo sorriso attirerai molti più clienti di quanti siamo abituati a vederne qui dentro!"

Non posso crederci che mi abbia fatto un simile complimento!

Arrossisco visibilmente in volto non appena mi fa l'occhiolino e accenna un sorriso. Ricambio con un 'grazie' che sembra più un sussurro che una affermazione.

"Adesso seguimi, ti mostrerò ciò che farai qui dentro. Inizierai con degli incarichi semplici, cosicchè tu possa capire come funzionano le cose in questo negozio. Devi solo..."

Lui continua a parlare, ma io non riesco a prestare attenzione a ciò che dice. Rimango imbambolata a fissarlo.

I suoi lineamenti così perfetti sembrano quelli di un dio greco, mentre le sue labbra carnose mi fanno venire le farfalle nello stomaco.

Chissà di che sapore sanno! Cosa darei per averle sulle mie in questo momento.

Scuoto il capo e scaccio questi sciocchi e inopportuni pensieri, cercando di concentrarmi su ciò che mi sta spiegando penso, ormai, da 10 minuti.

"... e come vedi qui dalle etichette c'è un gruppo diverso per ogni strumento, che è contraddistinto da un colore diverso e tu dovrai solo porre queste scatole da... Ehi! Ti senti bene?"

Mi riprendo di colpo. Lo stavo di nuovo osservando come una cretina? Spero di no, ma che dico certo che lo stavo facendo! Spero che non se ne sia accorto. E se avesse capito?

Scaccio questi pensieri dalla testa e torno a concentrarmi sulle sue domande.

"Si sto bene, scusa ma mi sono distratta al punto in cui mi parlavi dei colori delle scatole e di dove riporle... Potresti riprendere da lì, perfavore?"

"Vedo che ho parlato da solo per un bel po'! Non preoccuparti comunque... Come ti stavo dicendo devi solamente porre le scatole negli scaffali del magazzino in base al loro colore. Poi non appena avrai fatto ti spiegherò cos'altro devi fare. Per il momento questo è quanto! Stavolta mi hai ascoltato 'ragazza con la testa fra le nuvole'?"

Non appena pronuncia quelle parole dovrei essere arrabbiata per come mi ha definita, ma è vero. E poi come faccio a tenere il broncio a un ragazzo così carino e gentile? Perciò faccio la finta offesa e lui mi da un buffetto sulla guancia.

Si allontana e lo ringrazio da lontano

"Grazie... Cameron, giusto?"

"Si, e tu invece?"

"Valerie."

"Piacere di averti conosciuta. Sarà bello lavorare fianco a fianco con una ragazza bella come te."

Arrossisco di nuovo, ma è troppo lontano per accorgersene. Perciò gli sorrido da lontano e torno a svolgere il mio incarico.

Non posso crederci che vedrò ogni giorno questo Cameron! Sono felice come non lo ero da tempo ormai!

Finisco il mio turno senza troppi problemi. Cameron mi ha spiegato nelle ultime ore le altre cose che ho da fare qui in negozio e ho fatto tutto quanto.

Prima di andarmene vado nell'ufficio di Phil come mi aveva detto prima, e non appena esco vado a sbattere contro qualcosa. CAMERON!

"Oh scusami! Non volevo, non era mia intenzione... Sono così maldestra, mi dispiace! Ti ho fatto male? Sc..."

Mi posa l'indice sulle labbra e aggiunge

"Ehi ehi! Calma! Non mi hai fatto nulla, piuttosto tu stai bene?"

"Si io si, scusami ancora."

"Se provi a scusarti di nuovo sarò costretto a farti tacere a modo mio!"

Sorrido, anche se la mia curiosità mi implora di sfidarlo ancora per sapere come mi farebbe smettere di scusarmi. Mi limito ad annuire.

"Va bene, ci vediamo domani Cameron!"

"A domani Valerie."

Esco dal negozio e torno a casa con uno stupido sorriso in volto. Racconto la mia prima giornata di lavoro a mamma che è entusiasta quanto me!

Dopo cena vado a letto e ascolto un po' di musica. Right now degli One Direction mi rilassa sempre, ma oggi mi fa pensare a Cameron. Mi riporta a pensare al nostro incontro, e non nego di esserne felicissima. Mi addormento, sapendo che domani mi aspetta una nuova giornata. Una nuova giornata con Cameron.

Attraction (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora