Capitolo 14

23 5 4
                                    

Nash mi porta in un angolo di città mai visto prima. Si ferma con l'auto e scendiamo.

"Adesso chiudi gli occhi e fidati di me..." e nel mentre mi posa le sue grandi mani sui miei occhi.

"... così non sbircerai" aggiunge facendo un risolino adorabile.

Rido anche io e mi lascio guidare da lui.

Dopo una trentina di passi, si ferma e io con lui.

Senza dire niente, mi toglie le mani dal volto e mi lascia un piccolo bacio sulla testa. Apro lentamente gli occhi e piego leggermente la testa di lato, come per vedere meglio ciò che ho davanti. Un muro bianco.

"Nash, perché?" gli chiedo, non riuscendo ad immaginare cosa voglia fare con me qui.

"Valerie, da quando ci siamo incontrati, mi sei subito sembrata interessante. Diversa. Non è da tutti dare un'impressione così speciale di sé. Eppure tu, senza nemmeno fingere di essere una persona che non sei, mi hai trasmetto emozioni e sensazioni che hanno messo in moto il mio lato artistico. La nostra prima chiacchierata nell'ora di arte, mi ha fatto capire quanto ci sia di bello nel mondo. Il mio mondo sei tu. Ehi non pensare ad una dichiarazione d'amore e sdolcinata! Volevo solo farti capire che per me sei stata la mia musa e l'artista contemporaneamente. E lo sei ancora. Hai disegnato i tratti della mia anima senza toccare il pennello e hai dato colore alla mia vita senza scegliere una tonalità. Mi hai fatto capire quanto due persone possano essere simili e opposte contemporaneamente. Questo ero io, adesso voglio che trasformi il mio passato nel presente. Insieme."

Nash mi ha, ancora una volta, tolto le parole di bocca. Non ho mai pensato di essere così importante per una persona. Non ho mai pensato di poter influire tanto sull'anima di qualcuno. Nash mi sta mettendo in mano l'utensile per scolpire sé stesso. Mi sta dando la possibilità di aiutarlo e distruggerlo. La fiducia che lui ha riposto in me è molto alta, e solo ora mi rendo conto di che ragazzo ho davanti. Lui mi ha espressamente detto quanto sono importante per lui, ed io intendo dare del mio meglio per lui.

Prendo un pennello fra le mani, mi sistemo i capelli dietro l'orecchio e comincio la formazione dell'essere meraviglioso che è il mio amico. Nash si mette al mio fianco e anche lui comincia a tracciare lunghe linee rettilinee davanti a sé. Questa è fiducia. Il concetto più concreto che io abbia mai avuto il piacere di vedere con i miei occhi.

Fra la stesura di un colore e un altro, i nostri occhi si scambiano mille sguardi. I sorrisi nascono spontanei sui vostri volti. Se qualcuno passasse di qui, penserebbe che siamo la chiara espressione della felicità, ma non sa che, finalmente, entrambi abbiamo messo da parte la realtà, per immergerci nell'arte.

Dopo aver concluso la mia parte, mi giro verso Nash, che è seduto a terra con gli occhi puntati su di me. Mi sorride ancora e ancora. Ci allontaniamo di qualche passo per ammirare ciò che abbiamo davanti. Si avvicina a me, senza distogliere lo sguardo del muro, e mi posa una mano sul fianco.

"Grazie Valerie, grazie" si limita a dire.

"Mi hai dato la possibilità di dipingere la tua anima, e questo è il risultato Nash. Grazie a te ho capito cosa voglia dire fidarsi di qualcuno."

"Mi sono fidato di te. Ed è stata la scelta migliore che abbia mai preso in diciotto anni della mia vita."

Ci scambiamo un altro sguardo e lo bacio sulla guancia.

Ci sediamo a terra per contemplare questa meraviglia. Non smetterei mai di guardarla. Abbiamo disegnato Nash che cerca di uscire da una crepa bianca, che rappresenta la monotonia, il suo passato, ed entra in un mondo a colori, dove sembra che le figure prendano vita.

Solo chi può guardarlo dal vivo può capirne la reale bellezza.

Mentre penso a queste cose, il cellulare squilla e rispondo senza vedere chi sia.

-Finalmente mi hai risposto!- mi dice sorpreso Cameron, dopo aver risposto 'pronto..' alla sua chiamata.

-Cosa vuoi?- gli chiedo turbata.

-Sapere dove sei, voglio parlarti.-

-Cameron ti ho già detto che dobbiamo troncare ogni rapporto, anche di semplice amicizia- gli dico, ribadendo questo concetto per la decima volta.

Noto che Nash mi guarda particolarmente attento alla conversazione e la cosa mi rende più agitata.

-Valerie, non so cosa io abbia sbagliato, ma sappi che non mi arrenderò.-

-D'accordo. Ciao- rispondo secca.

-Sei con qualcuno?- mi domanda sfacciatamente.

-Si, nessuno di cui ti dovrebbe interessare.-

-Nash vero?-

-Si.-

-Ciao- dice arrendendosi.

Chiudo senza degnarlo di una risposta.

"Che c'è?" chiedo quando noto sul volto di Nash un'espressione severa.

"Secondo me Valerie stai sbagliando a trattarlo così."

"Nash, ti ho già più volte spiegato che non posso avere nulla a che fare con lui" gli ripeto.

"Esatto. Hai detto che non puoi, no che non vuoi" mi fa notare, sottolineando con tono più marcato 'puoi' e 'vuoi'.

"Anche se fosse non posso farci niente. Troppe volte sono stata tradita, non voglio rischiare di ripetere tutto quanto."

"Valerie, nella vita vanno corsi dei rischi. Se no sarebbe una schifosa vita monotona. Prendi ad esempio questo. Se non avessi corso il rischio di fidarmi di te, probabilmente non avrei mai conosciuto me stesso e scoperto questa mia passione per l'arte. A volte non puoi scampare a certe scelte e certi rischi. L'importate è che tu sia convinta della tua scelta. E per scegliere devi porti una domanda: Cameron è il tuo 'ne vale la pena' ? Vuoi correre il rischio per stare con lui ed essere felice almeno per pochi attimi, oppure continuare a condurre la tua solita vita e non provare quel brivido di amore che potresti provare con lui?"

"Non lo so Nash, anche con Harry credevo che fosse così."

"Ed hai sbagliato, ma comunque sei stata felice, no?" mi fa notare.

"Si" ammetto.

"Bene, quindi adesso spero di aver fatto ragionare quel cumulo di rottami che hai in testa. Ora andiamo, le visite stanno per aprire in ospedale."

Lo seguo ed entriamo in macchina. Forse Nash ha ragione. Non posso permettere al mio passato di influenzare il mio presente. Devo correre il rischio per ciò che ritengo giusto, ed anche se alla fine non andrà come avrei voluto, non importa. Sarò fiera di averci provato. Non posso reprimere ciò che provo per Cameron, e forse potrebbe essere proprio lui a farmi andare avanti e farmi dimenticare tutto il male che mi ha fatto Harry.

Ne vale la pena. Ne varrà la pena.


Attraction (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora