Capitolo 4

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È la mia prima notte qui e sono già sola. Tiffany è tornata solo per cambiarsi e per dirmi che sarebbe andata ad una festa. Ha provato mille vestiti prima di scegliere il più stretto e quello che più lasciasse scoperte le gambe.

"Questa sera è la mia serata" aveva detto prima di uscire.

Dopo essermi girata nel letto una cinquantina di volte riesco finalmente ad addormentarmi. Ho controllato il telefono anche questa sera, ma di Adam nessuna notizia. Ho provato a chiamarlo, ma la sola cosa che mi ha detto è stata "Lasciami stare Elly, mi passerà" al che ho messo giù poiché non ero in grado di rispondere. Aveva una voce pacata e ferma, la sua solita.

Probabilmente sono nel pieno del sonno rem quando una voce mi fa saltare dallo spavento.

"Apri Ebby" sento urlare dall'altra parte della porta in piena notte. Sbiascica e colpisce ripetutamente la porta. Ci metto qualche secondo per realizzare la situazione. Prima di alzarmi mi siedo sul letto stropicciandomi gli occhi con i pugni chiusi, mentre sbuffo senza sosta.

Ho una mano sulla maniglia mentre con l'altra cerco di tenere abbassata la felpona che indosso per dormire, sono così frastornata che mi dimentico anche di mettermi dei pantaloni prima di aprire.

Batte ancora un colpo sulla porta.

"Ciao amica" sibila lei quando me la ritrovo a pochi centimetri da me con il trucco sciolto sul viso. Pur non essendo più in grado di camminare sui tacchi sembra esser cosi ubriaca da non pensare nemmeno alla possibilità di toglierseli. Vedo le sue caviglie ondeggiare ad ogni passo, ho quasi paura che si possano rompere da un momento all'altro. Lei non sembra preoccuparsene e continua a fare avanti ed indietro sul posto senza decidersi ad entrare.

"Tiffany non urlare così, fatti aiutare" dico con la voce roca.

"Ebby ti ho portato uno scimmione per te" dice alzando la voce sempre più.

"Cosa mi hai portato?" rispondo ormai divertita da quella situazione.

Al che lei si porta una mano sulla testa ed una sulla pancia mentre cerca di fare strani saltelli. Penso sia una sorta di imitazione.

"Uno scimmione tesoro, hai presente?"

Sto per rispondere quando un colosso mi si para davanti. Indietreggio rischiando di inciampare tra le mille scarpe di Tiffany sparse per la camera. Mi afferra per un braccio prima che io possa trovarmi con il culo per terra e con tanto di gambe in aria. Oddio le gambe, solo ora ricordo di averle completamente scoperte.

"Sei tu quella ubriaca o lo è la tizia li fuori?" dice con una voce profonda mentre la sua figura si fa sempre più nitida. Ha i capelli biondi, con ciocche molto chiare. Gli occhi sono di un verde accesso, quasi sembrano brillare.

"Scimmia scimmia. Uh uh uh" urla Tiffany correndo nel corridoio.

"Mi hai colto alla sprovvista" dico con un filo di voce mentre vedo passare dietro di lui quella pazza della mia compagna di stanza che striscia per terra dicendo che per il suo compleanno vuole nuotare con i serpenti.

"E' sempre così?" fa lui.

"Spero di no, non la conosco, è solo il mio primo giorno qui" dico cercando di distogliere lo sguardo dai suoi occhi che fissano le mie gambe. Sento puzza di alcool anche su di lui, spero non inizi ad impazzire come Tiffany altrimenti non saprei come gestire un gigante così.

"Tu non la conosci?" aggiungo. In corridoio il silenzio, credo si sia addormentata da qualche parte.

"No, era alla festa a casa del mio socio, era così ubriaca che ha cercato di mettersi a guidare in questo stato. Così l'ho portata io qui" spiega in tono pacato.

"Capisco, ad ogni modo ora è meglio che io vada ad aiutarla" dico sorpassandolo, ma subito dopo sento una mano sulla mia spalla.

"E' così che si fa dalle tue parti?" chiede inarcando il sopracciglio.

"Che vorresti dire?"

"Non sei abituata a presentarti alle persone con cui parli?" chiede quasi infastidito.

"Ellison Cooper" dichiaro con una certa fretta dopo aver visto Tiffany stesa poco lontana da me, con i tacchi in mano e il vestito che ormai le è salito quasi sotto l'ombellico.

"Skyler Evans" dice andando verso la bionda.

La prende tra le braccia sollevandola da terra mentre lei mugugna qualcosa di incomprensibile. Rimango a guardarlo mentre la posa a letto, per poi sparire dietro la porta.

Che incontro strano per esser la prima sera qui.

Secondo me a tutte noi dovrebbe capitare almeno una volta nella vita un incontro così.
Continuiamo a sperare ragazze😂😘

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