Capitolo 40 (la parola a Tayler)

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Ho passato una notte infernale, mi giravo e rigiravo sul quel maledetto divano pensando a lei nella stanza di fronte. Come sta? Mi chiedevo. Perché io personalmente ho una voragine nel petto che cresce e si espande ad ogni respiro.
L'ho sentita piangere diverse volte nel corso della nottata, poi ha delicatamente aperto la porta, al che ho immediatamente chiuso gli occhi. Sapevo cosa stava per fare, ma non avevo le forze per fermarla, così ho finto di dormire per rendere tutto più semplice. Sia a me che a lei.
A punta di piedi si è portata verso il divano, sentivo quel leggero calpestio avvicinarsi sempre più. Poi si è chinata accanto a me e Dio se profumava di buono. Con quella sua piccola mano affusolata mi sistemava i capelli mentre tratteneva qualche piccolo singhiozzo. Ogni tanto si asciugava le lacrime e con le dita leggermente umide tornava esitante sul mio viso per accarezzarlo. Mi ha sussurrato parole per tanto tempo, ed è stato straziante non poterle rispondere. Stanca si è addormentata per terra accanto a me, così questa mattina prima di uscire l'ho presa in braccio per rimetterla a letto. Appena posata si è girata rapida farneticando cose e abbracciando la parte di materasso dove di solito dormo io.
Sono le 7 del mattino, decisamente non è l'orario migliore per presentarsi a casa di qualcuno, ma questa è un'emergenza. Decisamente lo è. Non riuscivo più ad aspettare.
Suono il campanello diverse volte prima di sentire dall'altra parte della porta dei passi.
"Tayler...ma che cazzo?" chiede Skyler ancora assonnato. "È successo qualcosa?"
"È tornato" riesco a dire con un filo di voce preoccupato del fatto che in un modo o nell'altro mi possa sentire.
"No, non è vero. Dimmi che ti sbagli."
Ora è spaventato anche lui glielo leggo negli occhi. "Entra pure amico, raccontami tutto"
Si passa le mani tra i capelli più volte prima di sedersi sul divano accanto a me, la gamba gli trema e rivolgendo lo sguardo sulla mia noto che fa lo stesso movimento.
"Dimmi prima se Elly sta bene" implora.
"Emotivamente no, ma fisicamente si. Ieri è arrivata a casa e durante un litigio ha detto di essere stata seguita, qui da casa tua fino alla mia."
"Porca puttana Tayler" impreca lui battendo un pugno sul ginocchio.
"Non lo ha visto bene, ma sono abbastanza sicuro che sia lui."
"Te l'ho detto mille volte di raccontarle tutta la verità, ed ora eccoci qui. Quello è pazzo. Sei andato dalla polizia?"
"Lo sai che certi personaggi sono intoccabili Skyler. Non mi credono, dicono che non si tratta di nessuna minaccia reale"
Appoggia i gomiti sulle ginocchia prima di crollare con il volto nelle sue stesse mani.
"Skyler me la vuole far pagare lo so, ha giurato che lo avrebbe fatto quando ho detto in tribunale che era stato lui, che era ubriaco e che...". Lui mi tira una pacca sulla schiena prima di abbracciarmi.
"Dimmi che avrai cura di lei. Ti chiedo solo questo"

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