Capitolo 23

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Come previsto la telefonata di Ginny non tarda ad arrivare, più
allegra che mai mi propone di andare alla festa di Tayler, ma penso
sia inutile dire che con molta classe ho declinato l’invito. Era così
felice, lo notavo dal tono delle sue parole, chissà come mai tanta
gioia. Se solo sapesse che ero sotto quel dannato letto…

Scuoto la testa per scacciare quei pensieri, mentre preparo il borsone
per andare in piscina. Le chiavi di Jason tornano sempre utili, dovrò
dirglielo.

La pioggia continua ad essere fitta, ed io sono senza ombrello, ma
poco mi importa. Qui c’è il deserto questa sera ed in ogni caso io
sono quasi arrivata. Afferro le chiavi dalla giacca e apro la
serratura. Tiro un sospiro di sollievo non appena mi chiudo la porta
alle spalle. Finalmente sono sola…e all’asciutto.

Appena entro in acqua ho la sensazione che non siano solo i miei
muscoli a rilassarsi, ma anche i miei pensieri, sai che c’è Elly? Mi
domando. C’è che te ne devi fregare, semplicemente. Perché mai dovrei
ancora perdere tempo in una situazione malsana come questa? Tayler?Skyler? Che vadano al diavolo entrambi, da oggi non forzerò più
nessuna situazione, lascerò che gli eventi accadano, preoccupandomi
poco del perché o del come, la mia priorità sarà seguire il mio
istinto. Non voglio far parte dei loro problemi e non voglio loro come
miei problemi. Ho 19 anni, sono troppo giovane per impazzire in questo modo, dovrei solo divertirmi, pensare a me stessa, al mio futuro e a
questo presente che non tornerà di certo indietro. Leggerezza, devo
solo usare leggerezza. Leggerezza nel sentire. Leggerezza nell’agire.
Leggerezza nel decidere, non superficialità, solo leggerezza. Persone e situazioni non devono essere per me macigni. Sono tremendamente sollevata, alcune volte basta davvero così poco. L’acqua tiepida mi abbraccia dondolandomi tra un’onda e l’altra. Mi lascio  cullare, è una morbida ninna nanna. Sono sospesa. I minuti passano senza che il tempo risuoni davvero, sembra un momento eterno tanto sono rilassata.
Magico!

Con mio grande dispiacere noto che i polpastrelli sono già raggrinziti
e con un’estrema forza di volontà mi precipito fuori dalla piscina.
Peccato non essere un pesce, semmai dovessi incontrare Merlino di certo come incantesimo per me sceglierei di diventare una trota, per uno o due giorni, non di più. Si vorrei proprio
essere una trota, anche perché è l’unico pesce che mi viene in mente
al momento. Sorrido mentre mi accingo sotto il getto della doccia.
Devo togliermi di dosso tutto questo cloro che ogni volta mi irrita la
pelle. Slaccio il sopra del bichini e lo lascio cadere ai miei piedi.
È tutto così incredibilmente rilassante, il fiotto d’acqua si
concentra sul petto, sembra quasi un massaggio. In un gesto inconscio
inclino all’indietro la testa per potermi inumidire anche il collo. I
capelli bagnati ricadono lungo la schiena e mi sembra quasi di poter
contare tutte quelle gocce che scivolano su di essi per poi
precipitare per terra, affogando tra di loro.

All’improvviso sento dei rumori in lontananza, mi volto di scatto
portandomi le mani sul seno.  Avverto una risata a distanza, sorrido
di rimando e con grande coraggio libero le mani. Percepisco un piccolo
tonfo dietro di me, ma non mi volto. Si sta togliendo le scarpe. Un
rumore ben più flebile mi dichiara che ha lasciato cadere i vestiti
sul pavimento. Rimango girata di spalle, con gli occhi fissi sulla
parete di fronte a me e il getto sempre sul petto che agitato fa su e
giù facendomi emettere respiri impacciati. Pochi secondi dopo il suo
petto nudo sfiora la mia schiena bagnata, fletto leggermente il capo
fino a posarlo sul suo petto marmoreo. In questo momento non mi importa nemmeno chiedergli come è riuscito a sapere dove mi trovavo. La sua mano mi accarezza decisa il collo, risalendo verso il volto. Non ho
bisogno di voltarmi! L’altra si porta sul fianco e lungo il tragitto
il suo bicipite sfiora il mio seno. Rabbrividisco. Sento che i nostri
respiri vanno all’unisono, agitati entrambi, frenetici, impacciati e
tremendamente vivi.

“Non sei alla tua festa?” dico ad un certo punto.

“Non sei venuta Cooper” risponde qualche attimo dopo.

“Tanto avrei fatto solo numero, giusto?” dico acida. Lo sento
sorridere dietro di me per poi stringermi a lui. Mi sollevo
involontariamente sulle punte, come per poter meglio aderire al suo
corpo. È come se non controllassi più i miei movimenti. Il suo respiro
si perde tra i miei capelli che lo imprigionano come a volerlo
conservare per sempre.

“Sei cosi stupida ragazzina…proprio non capisci eh” afferma mentre le
sue labbra si portano sul mio collo per poi adagiarci un bacio.

Non so cosa sto facendo, probabilmente sono caduta nella sua trappola, probabilmente nella sua testa sono solo un nuovo bersaglio, ma leggerezza Elly. Non appena ricordo questa meravigliosa parola mi volto di scatto, lo afferro per la mandibola e mi porto verso di lui.
Decisa. La mia testa non conosce esitazioni in questo momento.

Non so cosa ne ho fatto della vecchia Ellison, ma un po' di
intraprendenza non farà mica male. Le nostre bocche si incontrano
violente, le sento bagnate, sanno di acqua, sanno di un fremito che
arriva alle nostre labbra passando prima dal nostro cuore. Il getto
sopra di noi. La sua lingua è così morbida e sembra combaciare
esattamente con la mia. Le gocce rigano i nostri volti in questa meravigliosa penombra. Mi stringe a
lui, sento il suo cuore contro il mio, galoppa. Aggroviglio le mie
mani tra i suoi capelli sgocciolanti, mentre lui afferra i miei tirandoli indietro. Lo scroscio sembra quasi un rumore lontano tanto sono immersa in quel momento, tanto sono adesa a lui. Sento solo Tayler. Accolgo il suo ardore, accolgo il suo bacio pericoloso, profondo. È dolce e amaro allo stesso tempo. Sarà mai possibile?
Avverto i suoi bicipiti contrarsi per stringermi di più a lui, sento
le sue labbra divorare le mie. La passione è tale da indurmi a
pensare che questo momento è stato così tanto agognato da entrambe le parti da indurci a volercene saziare senza remore! Non ci sono indugi nelle nostre movenze. A conferma di ciò mi spinge inaspettatamente contro la parete, ora sono più lontana dal getto d’acqua che invece precipita
sulla sua schiena facendo zampillare in ogni direzione le gocce che
ricadono sul suo dorso. Mi afferra per le gambe, io le avvolgo dietro
di lui. Sembra tutto così naturale! Per un secondo il mio pensiero va
ad Adam e a quanto con lui non mi sia mai sentita così donna, cosi me,
così energica. È tanto brutto dire che al momento non sono pentita di
essere tra le braccia di Tayler?

Mi tiene stretta a se mentre con le labbra discende sul mio collo, li
si posa mordendomi leggermente ed io di rimando affondo le unghie
dietro la sua nuca.

“Cooper” fa una pausa mentre deglutisce “mi fai impazzire, giuro
andrei molto più oltre di così” proferisce quasi con l’affanno “tu sei
inspiegabile, in tutto e per tutto. Non voglio trattarti come tratto
le altre, non lo meriti” continua sempre più impacciato mentre tiene i
suoi occhi azzurri fissi nei miei. Mi bacia. “Devo allontanarmi da te
altrimenti non riuscirò ad essere così razionale per molto”. Conclude
abbozzando un sorrisetto.

Dopodiché lascia lentamente la presa fino a quando i miei piedi non
riescono a toccare terra.

Ho ancora le mani tra i suoi capelli e solo ora mi rendo conto che i
miei seni erano schiacciati contro di lui. Tayler posa una mano sulla
parete alle mie spalle, si protende verso di me quel tanto che basta
per sussurrare a denti stretti “sei sexy da morire ragazzina.”

Subito dopo tende l’altro braccio verso la manopola della doccia.
L’acqua smette di inondarci e su di noi cala subito un assordante
silenzio.

Lui si allontana, lo vedo raccogliere i vestiti per poi sparire nel
nulla. Senza voltarsi se ne va.

Alzo gli occhi al cielo, mi mordicchio il labbro e poi scoppio a ridere.
LEGGEREZZA.

Come promesso ecco un nuovo capitolo. Che ne pensate? Visto che è da un bel po' che non aggiorno son curiosa di conoscere il vostro giudizio.😘

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