Capitolo 15

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L’ho già detto di essere testarda e poco fiduciosa? Forse è il momento adatto per sottolineare questo aspetto del mio carattere. E per caso ho anche già detto di essere curiosa e tremendamente
impicciona? Che poi a pensarci bene dire tremendamente è un bell’eufemismo.

Non potevo fermarmi a quelle parole e sono venuta a vedere, ma mi è
bastato scorgere un paio di mutande di pizzo nero abbandonate sul lenzuolo aggrovigliato, per capire che no, non era davvero il caso di sdraiarsi lì sopra. Probabilmente la banca del seme ha residenza su quel materasso. Penso seriamente che se osassi sedermi tra quelle coperte rischierei di rimaner gravida per semplice osmosi.

Tayler, che penso abbia compreso a grandi linee i miei pensieri, ride alle mie spalle per poi abbozzare un lieve cenno del capo verso la sua camera, ed io lo seguo senza avanzare la minima obiezione.

“Dimmi che non è reale quello che ho visto" rompo quel silenzio senza rifletterci troppo "Ha davvero lasciato il proprio intimo a casa tua?” chiedo un secondo dopo sedendomi sul suo letto, perfettamente in ordine.

“è solo una delle tante troiette Cooper, non farti sempre troppe domande”.
Parla rimanendo in piedi, poi in un silenzio quasi tombale si sfila il giubbino di pelle. Lo fa con sicurezza e senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Dio, dammi la forza di non crollare.  I miei ormoni hanno deciso di mettermi davvero alla prova oggi.
Non ne conosco l'insano motivo, ma è evidente che mi sta provocando. Se cosi fosse non saprei cosa provare, questo suo modo di fare è risultato vincente con chissà quante altre ragazza, non oso volerle contare. Odio pensare che creda di avermi in pugno solo per questo, solo perchè è sempre stato cosi, solo perchè ha due oceani al posto degl'occhi. Vuole che io sia una delle tante conquiste da annotare nella sua lista infinita? Senza accorgermene distolgo lo sguardo dalla sua figura, e non sapendo dove posarlo, lo saetto  sul comodino vuoto accanto a me. E
poi penso che questa stanza è davvero triste, nulla qui attorno sa di lui. È decisamente più personalizzata la seconda camera. Scuoto lievemente la testa per dissolvere l'immagine di lui a letto con la ragazza del giorno.

“Perché non mi guardi ragazzina? Ti imbarazzo?”. La sua voce arrochita
riecheggia tra queste quattro mura che sembrano stringersi sempre più attorno a noi, come una morsa che mi attanaglia i visceri. Il cosmo si è ridotto a noi due, qui, in questa camera, in silenzio e con il cuore che impazzito sbatte contro la gabbia toracica, ricordandomi che sono viva e che lui è reale. Mi auguro che Tayler non sappia di farmi questo effetto, altrimenti mi sentirei tremendamente a disagio, come una bambina che si rincantuccia dopo un amaro rimprovero.

“Niente affatto” mento anche se non mi è mai riuscito bene, ma non importa perchè  decido comunque di accogliere a braccia aperte la sua sfida. Dopo una serie di tentennamenti ripunto, questa volta decisa e senza indugio, lo sguardo su di lui. Ed eccolo sollevare ancora quel maledetto angolo della bocca, mentre una strana consapevolezza fa breccia nei suoi occhi.

Solo ora noto una sfilza di tatuaggi attorniare il suo braccio destro, tutti neri e senza un significato, almeno credo. Dalla finestra entra così poca luce che la camera è velata da una piacevole penombra. Lo vedo muoversi verso il letto. Ad ogni impercettibile movimento i suoi muscoli rispondo guizzando a più riprese.

Allunga le braccia, le incrocia all'altezza del ventre per poi afferrare il bordo inferiore
della maglietta.

Non sta realmente accadendo, mi ripeto e lo ripeto senza sosta, bloccandomi solo quando vedo uno stralcio della sua pelle nuda. Il respiro è sospeso, mentre una serie di emozioni diverse si annodano tra loro ed io le lascio così, non provo nemmeno a districarle.

La sfila lentamente, rivelando da prima il suo addome marmoreo e poi i pettorali imponenti. Mi mordo l’interno guancia per scaricare in qualche modo la tensione. Vorrei che si aprisse una voragine proprio in questo momento così da sprofondarci dentro…o peggio ancora vorrei fermare il tempo per non affrontare questa situazione.
È troppo concentrato sul momento per provare ad indagare cosa mi passa nella testa, e sinceramente è molto meglio così. Fa cadere con non curanza la maglietta ai suoi piedi, poi si lascia scivolare sulle lenzuola posizionandosi proprio accanto a me. Anche se non lo sto toccando so che il suo corpo è caldo, ma al momento la sola vera certezza che ho è che i palmi delle mie mani stanno sudando. Non mi ritengo una persona impacciata, eppure con lui non so mai come pormi perché ha sempre a portata di mano affermazioni e considerazioni pungenti. Molto semplicemente a volte temo di non sapere come replicare, e quale donna ama esser zittita?
“Non star li seduta, rilassati. Non mordo ragazzina” dice indicando il posto
accanto a lui “Non ancora per lo meno”.

Mi si gela il sangue.

Standogli affianco noto meglio i suoi lineamenti, mi piace come serra
la mascella e come muove il pomo d’Adamo ogni volta che deglutisce. È
possibile davvero esser attratte da particolari così sciocchi?
Lo fisso cosi tanto prima di rendermi conto che ero letteralmente persa nei suoi lineamenti, fino al punto di non aver ascoltato quel che ha detto. Ci impiego un attimo per arrivare a concludere che , mai prima d'ora, mi è capitato di guardare qualcuno cosi; nemmeno con Adam che non si può che definire un bel ragazzo, eppure non ne ero colpita tanto quanto credevo. Come mi fa sentire tutto questo? Sicuramente tanto sciocca e altrettanto fragile.

E poi queste maledette labbra chissà quanti baci hanno fatto sognare.
Sono le labbra del diavolo, tentatrici ed ingannatrici. Senza volerlo passo la lingua sulle mie, umettandole. Così con questo semplice, e per me impercettibile, gesto attiro il suo sguardo che viene saettato sulla mia bocca. “Cattiva idea quella di provocarmi Cooper” mormora lui sollevandosi su un gomito.

“No, ma io…non intendevo…non so…”

“Non giustificarti” dice in un sussurro appena percettibile. È così vicino che sento il suo respiro infrangersi sul mio collo, poi solleva lo sguardo e torna a guardarmi negli occhi. Spero non legga tutto
quello che nascondono.

Mi sistema una ciocca di capelli, portandoli dietro l’orecchio con una delicatezza che quasi non gli si addice.

“Lo puoi rifare? Mi piace come ti lecchi le labbra” chiede posizionandosi quasi su di me. Chino lo sguardo e noto come il suo
petto faccia su e giù sfiorando il mio. Non mi tocca realmente, è solo molto vicino e tanto basta per sentire un brivido lungo la schiena.

Fermate il mio cuore vi prego, ho il terrore che possa esplodere...o meglio dire implodere?
“Si” sibilo.
Si? Sul serio? Ma sono forse impazzita? Cosa diavolo mi passa per la testa? Perchè , pur criticando tanto i suoi modi di fare, alla fine finisco sempre per assecondarlo? No, no e poi no, non lo farò. “Tu non cederai a questi tranelli Elly” mi ripeto, lo ripeto più forte tanto che la testa pare chiedermi pietà. Perché si sta comportando così?  Ritorno su di lui per cercare di sondare il suo sguardo che è più imperscrutabile del solito. Ottimo.

È come se con lui mente e corpo fossero due cose distinite e mai una sola, la mente sceglie qualcosa ed il mio corpo risponde facendo l'opposto di ciò che mi sono imposta. Sono ancora più convinta di questa duplicità quando esitante passo la lingua sul labbro inferiore e subito dopo, senza rendermene davvero conto, lui vi adagia su il pollice. Lo fa scorrere su e giù fino ad umettarlo e poi, tenendolo sempre li premuto su di me, si avvicina.

Posa la sua bocca e ne avverto il calore, ma solo lì dove le mie labbra non sono coperte dal suo dito. Si interpone solo lui tra noi, ed io giuro che non ho mai odiato così tanto un pollice come in questo momento: blocca un bacio che sento di volere dal profondo. Ma questo non mi importa
poi più di tanto perché il gusto ed il tepore delle sue labbra è sulle mie, anche se in pochi punti, anche se chissà per quanto tempo.

Affondo le dita tra i suoi capelli e così rimango, immobile, come immobile è lui su di me.  Ispira il mio respiro fino a saziarsene. Non mi illudo di nulla, mi limito a vivere quest’attimo, perché è di
un unico attimo che si tratterà, giusto?

Pareri, opinioni, rimproveri? Insomma: cosa ne pensate?😍 se il capitolo vi è piaciuto fatemelo sapere con una stellina😚 Alla prossima.
Ps: in una settimana ho pubblicato 3 capitoli per rimediare alla mia assenza, merito un applauso ahahah

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