Capitolo 20

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Fa freddo, fa veramente freddo. Mi ritiro all'interno della sciarpa ben avvolta attorno al collo. Affondo il viso fino alla punta del naso, avvertendo subito un certo calore.
Così va già meglio.
Cammino su questa strada deserta in un freddo pomeriggio di Novembre chiedendomi dove sto andando e cosa sto facendo, anche se ho già la risposta.
La casa di Tayler dista ancora qualche metro, la vedo in lontananza, con la sua moto parcheggiata lungo la strada. Imponente e bellissima.
Non è un caso che io sia qui ovviamente,ma giuro che non lo avevo previsto. Ero nei paraggi e ho deciso di andar da lui. Sorrido, sorrido per me stessa, per l'assurdità della situazione e della decisione presa.
Salgo quei due gradini che ci sono prima di accedere alla porta d'ingresso, ed una volta di fronte a quest'ultima esito, tentenno sul da farsi, ma poi, come se la mia mano avesse vita proprio, busso con sicurezza. Aspetto qualche istante e tanto basta per farmi sentire una sciocca. Ma che diavolo sono venuta a fare? Cosa gli dirò? Come mi giustificherò? La sicurezza che vantavo di avere fino a due attimi fa svanisce, come se non fosse mai esistita, come se non l'avessi mai avuta con me. Indietreggio all'istante con così tanta foga e fretta che scivolo sull'ultimo gradino. Ottimo! Sto maledicendo la mia sbadataggine quando all'improvviso la porta si apre.
Di bene in meglio, penso.
"Dunque è così che ti presenti a casa dei bei fighi come me?"dice tra una risata e l'altra, mentre con un piccolo movimento del capo si scosta i capelli.
" Chi sarebbe il figo?".
Per terra fa così tanto freddo che sto perdendo la sensibilità alle natiche.
"Guarda Cooper, sono indeciso sul da farsi a questo punto" si sporge verso l'uscio e un piccolo raggio di sole raggiunge i suoi occhi che brillano sotto la sua luce fioca "Non so se metterti ulteriormente in imbarazzo chiedendoti come mai sei arrivata a casa mia, oppure fingere di non essermi accorto che tu sia qui. È dura come scelta, ma poi penso che finire con il culo per terra sia già una buona umiliazione". Poi abbozza un sorriso storto strofinandosi il labbro inferiore con il dito.
Una volta in piedi di fronte a lui mi fa cenno di entrare, chino il capo abbastanza imbarazzata, e lo seguo fino al salotto.
"A cosa devo questa visita improvvisa?"chiede Tayler.
"No, guarda a dire il vero io stavo solo...stavo solo..."
"Passando di qua per caso?"incalza lui finendo la mia frase.
"Ecco si, stavo solo passando per caso, quindi mi sono detta che potevo venire qui a farti un saluto".
"Che risposta deludente Cooper" dice sorridendo "per un attimo ho creduto di esserti mancato".
Non faccio in tempo a rispondere che la sua mano si posa sulla mia spalla, si avvicina e sussurra "tanto so che è così, nonostante tu non lo ammetterai mai".
All'improvviso qualcuno bussa con insistenza alla porta, indietreggio d'istinto andando ad urtare il mobile alle mie spalle.
"Oddio Cooper calmati o mi distruggerai casa, è solo Ginny" conclude prima di iniziare una sonora risata.
"Cosa? Ginny?"
"Tayler apri!"sento urlare da dietro alla porta. Dannazione è lei, è lei. Proprio lei, in carne ed ossa. Ci rendiamo conto? È lei, non può trovarmi qui .
Inizio a camminare per la sala, su e giù senza fermarmi, nemmeno
quando lui si piazza davanti a me, sembra che voglia tranquillizzarmi, ma al contempo Dio quanto è divertito. Mi fa andare su tutte le furie questa sua indifferenza, lui ride e basta, quanto più una situazione è assurda tanto più lui reagisce a questa sfoderando i suoi denti
perfettamente bianchi. Mi fa sempre sentire una stupida, una di quelle ragazzine immature che si preoccupano eccessivamente, ma non riesco a
gestire momenti come questi, forse è vero, sono proprio come una di quelle ragazzine. Sento il sangue pulsare ovunque, anche nei posti più assurdi, lo sento qui sulle orecchie, le sento calde. Ardono, ardono anche le guance e le gambe sono irrequiete. Sorpasso il corpo massiccio di
Tayler, lui mi afferra per un polso. Bussano alla porta, ancora, ancora ed ancora. Lui non risponde ed io evito di respirare, come se lei potesse sentirmi. Espiro ed ispiro solo quando non riesco più a trattenermi.

“Tu hai qualche problema serio!” bofonchia.

“Tayler ti ho sentito forte e chiaro. Non fare il cazzone ora, non è il momento migliore” sbotto con un tono forse troppo alto.

“Si può sapere che diavolo stai facendo lì dentro? Sei già con qualcuno?” grida Ginny dall’altra parte della porta.

Alt. Fermi tutti. Cosa significa “sei già con qualcuno”? Che razza di
via vai c’è in questa casa? Sto per chiederglielo, quando rifletto sul fatto che forse è meglio non sapere. Togliamo il forse.

“Mi nascondo!” dico con un filo di voce, mentre sgrano gli occhi, come
se avessi avuto chissà quale ideona.

“Nascondere? E dove, genio?” porta le mani sui fianchi facendomi uno
strano occhiolino.

“Mi nascondo…mi nascondo…” cerco di riflettere, mi guardo attorno, ma
questa casa sembra così spoglia che non riesco a trovare una soluzione
“mi nascondo…ecco...mi nascondo…” continuo a ripeterlo come se questo
potesse aiutarmi.

“Ti nascondi e questo lo abbiamo capito”

“Dammi un attimo Tayler. Cazzo mi metti fretta” dico sbattendo le mie
mani sul suo petto.

“Ah no cara, puoi far anche con comodo, ma la tua amica sta per entrare, mi ha rotto i coglioni per avere le chiavi dell’appartamento, non aspetterà ancora molto e credo che…”

“in cucina, in cucina, mi nascondo in cucina” esordisco senza dargli il tempo di finire la frase, mentre deglutisco l’ansia che mi strozza la gola “ in cucina” ripeto battendo i palmi sul suo petto.

“E dove? Nel frigorifero?” scoppia a ridere.

“Tayler io entro tra cinque minuti!” grida Ginny palesemente irritata.

Porca miseria.

“Vai sotto al letto” dice voltandomi di spalle e spingendomi verso la sua stanza.

“Ma sei impazzito? Voi verrete qui?” dico cercando di frenare puntando
i piedi per terra.

“Non fare la bambina e muoviti, staremo in sala” proferisce con un tono evidentemente derisorio.

No, no, no. Questa situazione non mi piace per niente. Sta succedendo
tutto troppo velocemente ed io sto per buttarmi per terra mettendomi sotto al letto di Tayler. Dopo tutto l’allenamento sessuale che ha avuto su quel materasso spero che le doghe reggano ancora, altrimenti me le ritroverò sulla testa.

“Tayler” sussurro da sotto il suo letto “promettimi che non verrete qua dentro”

Lui si china, solleva il lembo di lenzuolo che ricade proprio di fronte alla mia faccia e mi guarda dritta negli occhi “Vedremo di non
far troppo movimento con te li sotto, ma tu non eccitarti più di tanto Cooper” dice prima di scoppiare in una fragorosa (e sexy, dio se è sexy) risata.

“Tayler…Tayler non fare scherzi…Tayler rispondimi!” urlo da sotto il letto, ma lui
chiude la porta e sparisce.
Non andrà di certo a finire bene questa cosa.

Perdonate l'attesa 😊
Se avete commenti da fare non esitatee.
Un bacione😘

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