Capitolo 35

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Appena riapro gli occhi mi rendo conto che è quasi mezzanotte, Skyler è accanto a me che dorme beato. Io ho un turbinio di pensieri che mi affollano la mente e il senso di colpa per non essere con Tayler mi rende irrequieta. Così sollevo delicatamente il braccio di Skyler che posa pesante sul mio fianco, lentamente mi rivesto, tenendo d'occhio il bell addormentato e poi mi dileguo fuori da casa di Skyler.
Fuori fa freddo, ma per fortuna ha smesso di piovere. Mi fiondo in macchina e inizio a guidare. La città è quasi deserta, eppure non è così tardi, ma del resto queste serate uggiose fanno venir voglia di stare sotto le coperte al caldo con una bella tisana tra le mani. Mentre la distanza tra me e Tayler si accorcia sempre più mi rendo conto che da inizio tragitto ho dietro di me una grossa macchina nera, proprio incollata. Guardo dallo specchietto e scorgo una figura indistinta. È un uomo ma non capisco molto di più. Ha degli occhiali e un berretto, probabilmente è un uomo di mezza età con una barba curata e una macchina di lusso. Non sono certa che mi stia seguendo, così inizio a prendere delle strade secondarie eppure lui mi segue anche lì. La mia testa inizia a mandarmi segnali della serie: qualcosa non va! Per avere l'ultima conferma decido di non perderlo di vista quando parcheggio vicino casa di Tayler, mi fermo, spengo la macchiane e afferro l'unico oggetto che ho a portata di mano: il mio ombrello.
La grossa macchina nera mi da la risposta che cercavo parcheggiando poco distante da me. Mi stava seguendo!
Ho paura ad uscire, così provo a chiamare Tayler che non risponde, riprovo nuovamente ma niente da fare, eppure le luci in casa sono accese. Provo l'ultima volta e alla fine decido di fingere di parlare al telefono mentre mi avvio a passo lesto verso la porta di ingresso. Busso. L'uomo con il berretto scende dalla macchina. Busso ancora. Sento della musica. Lui avanza con le mani in tasca. È alto. Busso ancora più forte e per fortuna qualcuno apre la porta.  Lui applaude mentre fa marcia indietro verso l'auto. Ho il fiato sospeso.
"Ciao Ginny" esclamo non appena la porta si apre. "Cosa ci fai qui? Tayler dov'è?"

Questo capitolo è decisamente più corpo, ma ho preferito spezzare il prossimo altrimenti sarebbe stato troppo lungo! Prima di continuare però ho una domanda per voi. Vorrei sapere se vi sta piacendo questa sfumatura più misteriosa che sto dando alla storia, essendo la prima che scrivo vorrei sapere se la gradite e se riesco effettivamente a dare un po' di mistero alla situazione.

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